Uno sguardo all’associazionismo della città

 

Siamo il Clan del gruppo Scout di Sant’Angelo Lodigiano, composto da ragazzi e ragazze con un’età compresa tra i 16 e i 20 anni. Durante l’anno intraprendiamo varie attività sotto la guida dei nostri capi, finalizzate allo sviluppo di una cittadinanza responsabile, affinché possiamo compiere scelte consapevoli e partecipare attivamente alla vita della comunità.
In seguito ad un’indagine durante la quale abbiamo chiesto ai santangiolini gli aspetti positivi e negativi della nostra città, è stata rilevata una scarsa conoscenza delle associazioni locali e delle attività che esse svolgono.
Abbiamo pensato, per aiutare i nostri concittadini, di creare un modulo online con cui i gruppi di volontariato e le organizzazioni potessero fornire informazioni riguardo ai servizi che offrono al pubblico, per dare loro una panoramica completa delle risorse della nostra città. Il riscontro è stato sorprendente: oltre quaranta tra gruppi sportivi, culturali, enti del settore sanitario e altre organizzazioni hanno risposto con entusiasmo al nostro appello, manifestando la voglia di farsi conoscere e coinvolgere nuove persone. Questo ci ha permesso di creare un documento online, tradotto anche in inglese, francese e rumeno, con cui ogni cittadino può scoprire quali sono i servizi offerti dalle tante realtà del territorio.
Molteplici sono stati gli obiettivi del nostro progetto: in primis la creazione di uno strumento semplice e chiaro per far conoscere l’associazionismo locale, necessario data la quantità di gruppi presenti ma fino ad oggi mai proposto e realizzato dai vari enti preposti al coordinamento e alla promozione di questi. In secondo luogo speriamo che il nostro lavoro sia uno stimolo, soprattutto per i giovani, ad interessarsi al mondo delle associazioni: partecipare attivamente alla vita comunitaria significa anche portare nuova linfa a queste realtà fondamentali per il tessuto sociale e culturale di Sant’Angelo, alcune delle quali, sconosciute ai più, rischiano di non avere un ricambio generazionale e quindi di venir meno.
Vediamo inoltre questo lavoro come un passo fondamentale verso la creazione di una rete di collaborazioni tra le associazioni locali. I gruppi sul territorio sono tanti, molti di essi operano in settori simili o complementari, ma la mancanza di sinergia e coordinamento spesso ostacola la buona riuscita di alcune iniziative e finisce per essere nociva alle associazioni stesse. Il nostro invito, rivolto anche alle realtà che per svariati motivi hanno deciso di non partecipare a questo progetto, è quello di superare le rivalità e i cattivi rapporti nati nel tempo tra alcuni gruppi associativi. Crediamo sia necessario abbandonare l’atteggiamento che troppe volte ha portato alla concorrenza e al dispetto, facendo chiudere su sé stesse le parti coinvolte, adottandone uno più aperto alla cooperazione con gli altri enti locali.
Ci auguriamo quindi che il nostro impegno per questa iniziativa sia stato d’aiuto alle associazioni e ai cittadini: sia per le une lo sprono ad operare verso la collaborazione e per gli altri un’occasione per trovare nuove realtà a cui interessarsi e dedicarsi. Siamo certi che partendo dall’impegno nell’ambito dell’associazionismo si potrà riscoprire il senso e la bellezza del far parte di una comunità, contribuendo attivamente al benessere della collettività.