Remo Vigorelli, fondatore del Partito popolare italiano, e il legame con Sant’Angelo

di Lorenzo Rinaldi

Fra i tanti collegamenti alla realtà di Sant’Angelo contenuti nel volume di recente pubblicazione “Liberi e Forti - Il Lodigiano dal 1919 al 1924, dalla fine della Grande guerra al fascismo” spicca un intero capitolo dedicato a Remo Vigorelli, tra i fondatori del Partito popolare italiano con don Sturzo, sposato con la santangiolina Agnese Manzoni e sepolto al cimitero di Sant’Angelo.
“Il Ponte” si era già occupato in passato della figura di Remo Vigorelli, con un ampio articolo a cura di Antonio Saletta.
Torniamo sull’argomento in questa occasione perché nel corposo capitolo che gli autori di “Liberi e Forti”, Ferruccio Pallavera e Angelo Stroppa, dedicano a Vigorelli vi è traccia di alcuni documenti inediti, conservati dal nipote Vittorio Vigorelli. Resta degno di nota il fatto che al cimitero di Sant’Angelo è sepolta una personalità che ha contribuito a fare la storia d’Italia.

Remo Vigorelli nasce a Milano il 15 febbraio 1893 da una famiglia della piccola-media borghesia, che si trasferisce successivamente a Lodi, città nella quale studia e in cui vivrà fino al 1915. Remo frequenta il Regio Istituto tecnico di Lodi e si diploma a pieni voti. Dimostra subito di avere una intelligenza superiore alla media, che impegna prima a livello parrocchiale e poi diocesano. A sedici anni, pur essendo ancora un giovane studente di ragioneria, viene scelto dalla dirigenza dell’Azione cattolica diocesana quale “visitatore” dei circoli giovanili che andavano costituendosi nel territorio.
Vigorelli si diploma in ragioneria nel 1910 con una votazione brillante accompagnata da una medaglia d’oro che veniva assegnata agli studenti più meritevoli. Nel 1914 si laurea a pieni voti in Scienze economiche e commerciali all’Università Bocconi di Milano con una tesi dal titolo “La piccola proprietà coltivatrice in Italia”.
L’impegno nell’Azione cattolica lo porta a conoscere nel 1911 una ragazza di Sant’Angelo, Agnese Manzoni, figlia del maggior industriale del paese, Giuseppe, a capo dell’Officina Fratelli Manzoni per la produzione di macchine agricole, che nel 1921 si fonde con la fabbrica di Domenico Savarè, dando vita alla Samadoval (dalle lettere iniziali di Savarè, Manzoni, Domenico e Valerio).
Remo Vigorelli e Agnese Manzoni si sposano il 26 novembre 1914 nella chiesa parrocchiale di Sant’Angelo e dalla loro unione nascono sette figli.
La politica interessa Vigorelli sin dalla giovane età. Nel 1910 segue con attenzione lo sciopero organizzato a Codogno tra i contadini, che si conclude con una pesante sconfitta e con l’intervento della cavalleria inviata a disperdere i manifestanti.
Grazie alla sua intensa attività nell’Azione cattolica regionale, alle conferenze che tiene in Italia e all’esperienza acquisita a livello professionale nel mondo bancario si fa notare, tanto che nel 1919 è tra i protagonisti di un evento storico, la fondazione del Partito popolare italiano. Il 23 e 24 novembre 1918 don Luigi Sturzo convoca a Roma un gruppo di personalità cattoliche, che indice per il 16 e 17 dicembre una piccola costituente per gettare le basi del nuovo partito. A questa assemblea vengono invitati 41 tra i maggiori esponenti del movimento cattolico, in rappresentanza delle varie regioni italiane: Vigorelli è tra questi. Il gruppo, il 18 gennaio 1919 si ritrova per costituire il Partito popolare italiano, lanciando l’appello “ai liberi e forti”.
Durante il ventennio fascista Vigorelli mantiene stretti contatti con quanti avevano vissuto con lui l’esperienza della fondazione del Ppi, alcuni dei quali erano coinvolti nella nascita della Democrazia cristiana, tra gli altri Alcide De Gasperi.
Il suo lavoro però resta nell’ombra e si concretizza con la partecipazione ad alcune riunioni clandestine. Due volte rifiuta la candidatura al Senato della Repubblica offertagli dalla Dc.
A Milano è tra i fondatori dell’Ucid, l’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, di cui ricopre l’incarico di vice presidente lombardo. Nel 1962, dopo 31 anni di lavoro, lascia la Rinascente, di cui era diventato direttore generale.
Agnese Manzoni muore il 19 maggio 1975. Due anni dopo, il 15 febbraio 1977, muore Remo Vigorelli. Viene sepolto nella cappella di famiglia della moglie, quella dei Manzoni, al cimitero di Sant’Angelo.


Remo Vigorelli

Remo Vigorelli e la moglie Agnese Manzoni

Remo Vigorelli

Remo Vigorelli