di Lorenzo Rinaldi
Sant’Angelo Lodigiano, con altri 45 comuni della provincia di Lodi, andrà al voto i prossimi 8 e 9 giugno per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale. In provincia di Lodi si tratta del secondo comune più grande, dopo Casalpusterlengo. Nel caso di Sant’Angelo si voterà con turno unico, dunque senza ballottaggio, essendo un centro sotto i 15mila abitanti.
La tornata elettorale nel nostro comune è anomala, nel senso che arriva in anticipo rispetto alla scadenza naturale, a seguito delle dimissioni del sindaco Maurizio Villa rassegnate nel febbraio 2023, che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale e alla nomina da parte del prefetto di Lodi di un commissario prefettizio per la gestione del municipio.
Lo scenario politico in vista del voto si sta consolidando, anche se al momento nel quale scriviamo - è il 6 febbraio - il quadro non è ancora definito. Due finora i punti fermi. Diego Di Sopra, già consigliere comunale in quota Lega nel primo mandato Villa, ha annunciato la candidatura a sindaco per la formazione di estrema destra Forza nuova. Cristiano Devecchi, esponente leghista di lungo corso, già vicesindaco nella giunta Carlin e poi commissario della Provincia di Lodi, ha lanciato la propria candidatura a sindaco, alla guida di un movimento civico e con il sostegno ufficiale della Lega. Per il momento Fratelli d’Italia (alle elezioni politiche risultato il primo partito in città) e Forza Italia si stanno muovendo in maniera autonoma, lasciando dunque intendere che il fronte del centrodestra potrebbe rompersi. E sarebbe una frattura storica. In particolare, il segretario provinciale di Forza Italia ha dichiarato che la candidatura di Devecchi non soddisfa gli azzurri.
Fratelli d’Italia e Forza Italia peraltro avevano lavorato a una ipotesi alternativa di candidato sindaco, quella di Emanuele Maestri, il quale dopo alcune settimane di indiscrezioni ha specificato che non correrà come candidato sindaco, chiamandosi fuori.
In ambito centrosinistra è assai probabile che proseguirà l’esperienza di Voltiamo Pagina, lista civica collegata al Pd. Ancora da ufficializzare la candidatura a sindaco di Omar Damiani, che aveva corso per la poltrona di primo cittadino anche nella precedente tornata.
Il gruppo dell’ex sindaco Carlin è con Devecchi. Quanto a Crespi, pur avendo annunciato la volontà di tornare in campo - salute permettendo - non è passato inosservato che alcuni suoi “uomini e donne” stanno partecipando ai lavori dei tavoli tematici lanciati da Devecchi stesso.
Il quadro complessivo è passibile di modifiche perché la situazione non è ancora definitiva.
La campagna elettorale deve ancora scaldarsi e ciò avverrà una volta che saranno ufficiali le formazioni in campo e i candidati sindaco. Ma è assai probabile (e auspicabile) che si giocherà su almeno sette temi: la sicurezza, il decoro urbano, i servizi (dagli asili nido alle poste, dall’ospedale Delmati alla fruibilità dei parchi pubblici), i giovani e le situazioni di disagio che purtroppo non mancano, i servizi sociali e le fragilità, l’integrazione (ancora molto faticosa, occorre ammetterlo candidamente) e la necessità assoluta di rinvigorire la socialità, la partecipazione alla vita pubblica e l’interesse collettivo per il bene pubblico.
L’ultima riflessione - preoccupata - attiene all’affluenza alle urne, che nel 2021 è stata molto bassa. Si era recato al voto un santangiolino su due, un quadro davvero sconfortante. La speranza è che la prossima campagna elettorale possa risvegliare interesse e smuovere le tante energie che la nostra città ancora può esprimere. E soprattutto ci permettiamo un consiglio a quanti intendono impegnarsi per il bene comune: puntate a un’idea di città che sappia aggregare, abbattendo personalismi e cercando di unire più che dividere.