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Benemerenze in “forma privata” al parroco e al comandante dei vigili urbani

 

Una festa patronale senza la cerimonia pubblica di consegna delle benemerenze civiche. È quanto ci ha portato in regalo la gestione commissariale del nostro Comune anche se, va ricordato, in occasione del precedente commissariamento, l’allora commissario Savastano aveva organizzato la cerimonia, in maniera sobria ma molto apprezzata, all’interno della basilica.
Quest’anno invece niente cerimonia. Le candidature arrivate in municipio non sono state prese in considerazione. Speriamo almeno che il prossimo sindaco ne possa tenere conto, perché alcune, lo sappiamo per certo, erano di alto profilo.
Le benemerenze per il 2024 sono state assegnate in una cerimonia chiusa al pubblico, in municipio, a monsignor Enzo Raimondi, parroco di Sant’Angelo da pochi mesi, e al comandante della polizia locale Flavio Grassi. La consegna è avvenuta nel pomeriggio del 25 gennaio, una settimana dopo la festa patronale di Sant’Antonio abate. Erano presenti solo le autorità civili e militari provinciali, prefettura, carabinieri, questura e finanza, e con delegazioni delle associazioni locali, vigili del fuoco e Croce bianca in testa.
“Le benemerenze civiche siano uno stimolo per il futuro a indicare che la comunità è riconoscente per i gesti e i comportamenti di valore”, ha detto il commissario straordinario Attilio Carnabuci. “Queste benemerenze - ha aggiunto - vogliono guardare più al futuro che al passato. Non sono solo riconoscimenti per quanto è stato fatto, ma vogliono essere uno stimolo per gesti e comportamenti di valore. Una comunità che non deve avere il senso della chiusura, che deve avere un orientamento positivo e di apertura verso la società e il territorio”.

Monsignor Raimondi ha fatto il suo ingresso in città solo il 7 ottobre scorso, dopo 14 anni da parroco di Maleo e dopo essere stato a Sant’Angelo 30 anni fa da seminarista. “Ringrazio tutti e non nego un po’ di imbarazzo nel ricevere un attestato di stima dopo solo tre mesi di lavoro in Sant’Angelo - ha detto monsignor Raimondi -. La comunità religiosa in città conta su sei sacerdoti, dunque lo considero un’espressione di riconoscenza per l’intera comunità parrocchiale, anche per l’evidente impatto sociale delle sue attività, con le parrocchie, la Caritas, gli oratori. Sono presenze di cui beneficia l’intera realtà sociale di Sant’Angelo. Lo sforzo è quello di realizzare una comunità pastorale unitaria, inclusiva, aperta, disponibile all’impegno”.
A seguire è stato premiato il comandante Flavio Grassi, dal 2019 responsabile di polizia locale e protezione civile. “Ringrazio tutte le autorità, in particolare il maresciallo dei carabinieri di Sant’Angelo con il quale quotidianamente ci sentiamo per affrontare i problemi della città - ha spiegato Grassi -. Per certo posso assicurare che anteponiamo ogni giorno l’interesse della comunità al nostro. Personalmente ho la fortuna di poter contare su un corpo di polizia locale unito e che mi aiuta ogni giorno e su un gruppo di protezione civile sempre disponibile e pronto in ogni occasione”.

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