E così siamo arrivati al diciottesimo appuntamento: sei della prima, sei della seconda e, con questo, sei della terza serie della rubrica dedicata al nostro dialetto. Anche questa volta i lettori che hanno partecipato sono numerosi (ben 42 in totale), a conferma dell’interesse per la nostra parlata e della curiosità per le “scumàgne” e per la loro origine. Qui di seguito trovate la soluzione della puntata di novembre-dicembre 2023..
La “scumàgna”, formata dalle iniziali delle parole dialettali, è CINFRANCHÈN. Il titolare del soprannome santangiolino si chiamava Antonio (Tògnu) Ferrari, abitava in via Statuto: àla Masàja e lavorava alla Fornace di Belfiorito dove si fabbricavano i mattoni a mano e dove, per mantenere gli undici figli, CINFRANCHÈN faceva gli straordinari, in modo da arrotondare la paga da operaio. In questo modo riusciva, appena poteva, a mettere da parte qualche soldo: cin’ frànchi àla vòlta e non di più. Questo suo impegno gli è valso la “scumàgna” che lo ha accompagnato per tutta la vita e che, ancor oggi, consente di individuare la genealogia di alcuni suoi discendenti.
La “scumàgna” ci è stata segnalata da Angela Domenica Ferrari, una nostra appassionata lettrice, della quale CINFRANCHÈN era il nonno paterno. Questo non fa che confermare, ancora una volta, l’attaccamento dei santangiolini al loro dialetto ed alle loro usanze.
Tra tutti i partecipanti, 22 hanno azzeccato l’esatta traduzione in dialetto santangiolino di tutte le parole italiane proposte ed hanno individuato correttamente la “scumàgna”. Essi sono: Bertolotti Liliana, Betti Giovanna, Biancardi Giuseppe e Rozza Rachele, Bontempi Carla, Borromeo Giovanna, Cella Paola, Ferrari Angela Domenica, Lavaselli Toscani Pinuccia, Lunghi Rosanna, Mascheroni Patrizia, Mosca Valerio, Oppizzi Lucia, Pedrazzini Mario, Pizzi Manuela, Saletta Bassano e Gherardo, Toscani Ermelinda, Trabucchi Giuseppe, Vecchio Rossella, Vitaloni Pierluigi, Vitaloni Rosangela.
Hanno partecipato al gioco, hanno indovinato la “scumàgna”, ma hanno sbagliato la traduzione della parola “Comodino”, traducendola con “Cumudén” invece che con “Cifòn”: Abbiati Angela con Ravarelli Giovanna, Augelli (Tano) Gaetano, Bertolazzi Bignami Mariagrazia, Boari Giovanna, Boari Manuele, Bracchi Anna Lucia, Cagnoni Rosanna, Cantoni Giorgia, Gatti Maraschi Elisa Maria, Gelosi Francesca, Lunghi Gaetana, Marchesi Iside, Medaglia Tino, Murelli Antonietta, Pernigoni Ferrari Patrizia, Raimondi Giancarlo, Rusconi (Pinuccio) Giuseppe, Rustioni Marco.
I lettori Augelli (Tano) Gaetano, Boari Giovanna, Boari Manuele, Bracchi Anna Lucia, Cagnoni Rosanna, Rusconi (Pinuccio) Giuseppe hanno inoltre tradotto la parola “Indigestione” con “Indigestiòn” o con la parola “Infesàde” invece che con “Imbaràs”.
Invece il lettore Saletta Carlo ha indovinato la “scumàgna”, ma non ha fornito la traduzione delle parole.
Infine ci dobbiamo scusare perché, a causa di un disguido, sullo scorso numero de IL PONTE non abbiamo pubblicato i nominativi di Betti Giovanna e Ferrari Angela Domenica, che avevano tradotto in modo esatto i vocaboli ed indovinato correttamente la “scumàgna” Candalòca.
LA NUOVA SERIE
Proseguiamo dunque con la pubblicazione della nuova terza serie della rubrica sul nostro dialetto, convinti che la “scumàgna” è una patente di santangiolinità e chi la porta può ben esserne orgoglioso.
Ricordiamo che il gioco si fonda sulla dimostrazione di conoscenza delle parole dialettali più che sull’individuazione della “scumàgna”.
Cari lettori, potrete trasmettere le soluzioni all’indirizzo e-mail: info@ilpontenotizie.it, oppure consegnarle, su scritto cartaceo, presso la Libreria Vittoria - Via C. Battisti, 8 - Sant’Angelo Lodigiano.
PROPOSTA/INVITO
I lettori del PONTE che sono titolari o sono discendenti di un parente che ha una “scumàgna” possono segnalarcela, indicando i motivi per cui la “scumàgna” gli è stata attribuita. Le vostre “scumagne” potranno essere utilizzate in questa rubrica sui prossimi numeri del PONTE per essere indovinate dai lettori.
La segnalazione della “scumàgna” dovrà essere accompagnata dall’indirizzo e dal numero di telefono del segnalatore ed inviata o consegnata ad uno dei recapiti più sopra indicati.