Tra il 4 e il 9 marzo di quest’anno, Tallinn non è stata soltanto la capitale dell’Estonia, ma anche quella dei campionati mondiali in acque gelide. Non ha potuto non accettare anche questa sfida Walter D’Angelo, nuotatore di stanza a S. Angelo, professionalmente impegnato con la squadra master Canottieri Baldesio di Cremona e maestro di salvamento per tantissimi nuotatori fino ai sessant’anni, ma più volte protagonista di record che lui stesso si è impegnato a superare, oltre il proprio limite.
L’avventura nel Baltico, a 350 chilometri dalla Russia, ce lo ritrova così sul podio, per la prima volta in una gara in cui la temperatura dell’acqua, a 27 gradi circa nelle normali competizioni in vasca, era di 1.5 gradi, esternamente di -2. Temperature estreme, per le quali D’Angelo stesso dichiara non aver mai nuotato a temperature così basse. Oltre ai record di lunga percorrenza, che nel settembre 2019 l’avevano visto nuotare per 80 chilometri nel Po, da Monticelli D’Ongina in provincia di Piacenza, a Boretto in provincia di Reggio Emilia, e nel 2011 per la famosa traversata della Manica in team o dello stretto di Messina per sei volte di fila nel 2013, rimangono sfide alle basse temperature come quella ad alta quota del lago San Pablo in Ecuador nel 2022, in seconda posizione della sua categoria per quasi 3600 metri in un’ora e cinque minuti a 2660 metri s.l.m.; mai però in contesti così freddi come quelli estoni.
Il nuotatore estremo, classe 1962, giunge allora con l’oro di Tallinn a un’ulteriore conquista, triplice traguardo nei 25, 50 e 100 metri rana, abbassando anche il tempo sulle prime due distanze di due record mondiali già fatti propri ai 25 e 50 metri. Oltre a un altro record con cui misurarsi, gli allori di un nuovo trionfo per Walter D’Angelo.
