Un calendario veramente corposo con tantissimi appuntamenti nell’ambito dell’arte e della cultura che qualificheranno il 2024 come un anno molto vivace nella recente storia del castello Bolognini.
È il calendario delle iniziative messo a punto da Giampiero Brunelli, direttore artistico di Spazio Ade e comitato Lydia Fine Art, gruppo costituito proprio per promuovere eventi artistici e culturali rivolti alla cittadinanza.
Eventi che parlano d’arte, la fanno vedere, ascoltare, capire, in uno dei luoghi più iconici di Sant’Angelo, il castello Bolognini, che ben si presta, con le sue sale e i suoi cortili, come scenario ideale per le varie proposte.
A partire dalla primavera (dal 24 marzo al 7 aprile) la prima rassegna ha presentato i vetri da parete ideati da Adam Cinquanta, l’artista che ha inventato la “cromofusione”, tecnica che utilizza vetri provenienti da scarti di lavorazione e pigmenti naturali per la colorazione.
Poi, fino a maggio, in contemporanea ad una mostra di pittura e una di design, è stato il turno di “Dialogarte”, incontri per approfondire il legame fra arte e musica: le sinfonie di colori di Kandinsky, la musicoterapia, le copertine d’artista, la piacevolissima serata Sanremo a Sant’Angelo e un altrettanto interessante percorso tra poesia e musica. Momenti divulgativi ai quali si sono aggiunte anche conferenze più impegnative.
Il mese di giugno vede in campo una mostra sul tema ambientale cui seguirà, in ottobre, una performance all’aperto. Col titolo “Laudata sii - l’Arte per salvare il mondo” l’evento cercherà di trasmettere consapevolezza sul tema dell’emergenza climatica.
Settembre sarà dedicato alla figura di Battista Medetti (1880-1959), abilissimo disegnatore meccanico, modellista e fondatore dell’omonima fonderia, per molti anni insegnante della scuola di Arti e Mestieri in castello. Ai suoi lavori saranno affiancate ceramiche realizzate dal nipote, che porta lo stesso nome. Sarà
anche l’occasione per ragionare sul rapporto fra arte, artigianato e industria.
In ottobre poi, ad un anno dalla prematura scomparsa, ci sarà la mostra antologica di un artista molto amato a Sant’Angelo, Luigi Bianchini, del quale potremo apprezzare l’intero percorso di ricerca.
Novembre e dicembre saranno invece dedicati alla storia dell’arte: saranno programmati sei incontri (“Sei dialoghi d’arte”) che, partendo dagli impressionisti, attraverso le diverse correnti che ci hanno portato al giorno d’oggi, ci faranno conoscere gli artisti più importanti degli ultimi anni.
Dulcis in fundo, concluderà l’anno la mostra “del piccolo formato”, opere pittoriche nel formato 20x20 a dimostrazione che anche in piccole dimensioni l’arte mantiene la propria forza.