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Preoccupa l’ampliamento dell’inceneritore di Vidardo


Il tema dell’ampliamento dell’inceneritore Ecowatt di Vidardo torna di stringente attualità e suscita preoccupazione sul territorio, con gli amministratori comunali e le associazioni ambientaliste che chiedono di fermare il progetto. La stessa Wwf del Lodigiano si è espressa in maniera molto dura contro l’iniziativa.

La novità

Partiamo dai fatti. La società proprietaria della Ecowatt ha riattivato il percorso per ottenere l’autorizzazione a quintuplicare la capacità di trattamento rifiuti dell’impianto di Vidardo. La proprietà il 22 aprile 2024 ha depositato infatti una nuova istanza per la convocazione di una Conferenza di Servizi Preliminare “per valutare lo studio di fattibilità dell’iniziativa e definire l’iter procedimentale”. Lo ha annunciato il presidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio, anticipando la contrarietà politica della sua maggioranza.

Il piano presentato nel 2023
Il piano di ampliamento era stato presentato ufficialmente a maggio 2023, tuttavia l’istruttoria aveva impattato contro l’ostacolo burocratico. A luglio 2023 Ecowatt aveva abbandonato il procedimento avviato.
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E rilanciato nel 2024…
La novità è che il 22 aprile 2024 Ecowatt ha inviato alla Provincia di Lodi la richiesta di avviare una conferenza di servizi preliminare per definire il percorso autorizzativo.
Il progetto del 2023 che dunque torna attuale prevede di potenziare l’inceneritore di Vidardo fino a una capacità di 154mila tonnellate l’anno: sarebbe il terzo più grande in Lombardia; la superficie passerebbe da 15mila a 42mila metri quadrati, con edifici alti fino a 55 metri e l’ampliamento da 16 attuali rifiuti ammessi (sostanzialmente biomasse) a oltre 400, di fatto tutti i rifiuti compresi quelli definiti dalla normativa pericolosi. Rispetto al primo piano presentato nel 2023, ci sono due integrazioni: la realizzazione di un impianto per la produzione di metanolo utilizzando la Co2 prodotta dall’inceneritore e un nuovo elettrodotto di 8 chilometri per portare l’energia elettrica prodotta dall’inceneritore alla sottostazione Terna di Cornegliano Laudense.

Il “no” della Provincia
La Provincia di Lodi è contraria: “È un impianto che non serve al Lodigiano e alla Lombardia, con dimensioni clamorose e in aperto conflitto con il contesto territoriale di inserimento, tra case e scuole a breve distanza, con un impatto paesaggistico pesantissimo e un aumento dell’inquinamento atmosferico e del traffico pesante”, ha detto il presidente Santantonio.

L’appello del Wwf alla popolazione
Dura la posizione del Wwf Lodigiano, che chiama a raccolta la cittadinanza per dire “no”: “Se siete anche voi stanchi della continua violazione dei nostri diritti a una vita tranquilla, a un territorio salubre, a respirare aria pulita, se volete anche voi consegnare un mondo più vivibile ai nostri figli, venite a darci una mano: tutto il territorio compatto deve rifiutarsi di diventare la pattumiera della Lombardia e oltre. Se volete potete firmare e fare firmare la petizione su change.org: Petizione “Fermate l’ampliamento dell’inceneritore di Castiraga Vidardo”. Rendiamo visibile che la gente del Lodigiano dice No al mega inceneritore”.
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