I primi cento anni dell’Oratorio San Luigi
È stato presentato lo scorso 4 ottobre il libro “100 anni insieme. La storia dell’oratorio San Luigi raccontata dai suoi protagonisti”. Si tratta di un volume non molto impegnativo – una cinquantina di pagine – realizzato internamente all’oratorio e che ha il merito di celebrare un anniversario significativo per la nostra comunità, come abbiamo già avuto modo di raccontare sullo scorso numero de “Il Ponte”. La struttura del libro è costituita da una serie di testimonianze di quanti, da religiosi o da laici, hanno vissuto l’oratorio San Luigi negli ultimi settant’anni circa, o poco meno se andiamo a vedere gli interventi delle firme più longeve. “L’oratorio nel tempo si è trasformato e non solo nelle sue strutture, come ben testimoniano alcune fotografie del passato - scrive il parroco monsignor Enzo Raimondi -. A cambiare nel tempo sono anche le persone che lo hanno frequentato, che in esso si sono impegnate, ma certamente anche le modalità di una proposta che si è inteso fare. Una realtà dura nel tempo per i valori fondamentali che propone, per i bisogni essenziali che intercetta, per la sua capacità di adattamento che non sconfessa la propria natura e finalità”.
Ad aiutare il lettore a capire come nel tempo si è evoluto l’oratorio di Sant’Angelo Lodigiano, sono gli interventi-testimonianza dei sacerdoti che nel corso degli anni hanno assunto la responsabilità di coadiutori. Se qualcuno si è soffermato sugli aspetti personali, altri, penso a don Luca Maisano, ci regalano anche un affresco del tempo. Le firme di questi importanti contributi sono di don Rino Baffi (coadiutore dal 1974 al 1984), don Luca Maisano (1984-1991), don Gianfranco Rossi (1992-1994), don Carlo Granata (1995-2001), don Giancarlo Baroni (2001-2011), don Mario Bonfanti (2011-2020). A chiudere il volume, la testimonianza di don Nicola Fraschini, attuale coadiutore dell’oratorio, ma prima, una carrellata di testimonianze laiche: Bruno Cerri, Bice Di Salvo, Silvia Bertoli, Filippo Cerri, Chiara Rusconi e Gemma Cresta. Il libro è disponibile in oratorio.
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Furini racconta le storie di calcio…
Tante storie di sport, in particolare di calcio, l’11 ottobre scorso alla sala Girona con la presentazione del libro “L’armadietto di Pelè” (Univers Edizioni) a firma di Gigi Furini. L’autore, già giornalista del gruppo Espresso, pavese, è oggi impegnato a parlare di calcio sulle Tv locali, in primo luogo della sua Inter, ma non disdegna l’impegno letterario, come dimostra questo ben riuscito volume, che raggruppa una lunga serie di storie di personaggi noti e meno noti del panorama calcistico nazionale e non, di epoche e contesti storici assai differenti tra loro. Se un capitolo è dedicato a Pelè (con aneddoti non banali…), negli altri l’autore si è cimentato con personaggi del calibro di Carlo Ancelotti e Roberto Baggio, andando però a scavare anche nei bassifondi del calcio locale, e proponendo ad esempio la figura dell’allenatore Oronzo Pugliese, personaggio assai pittoresco, che si presentava in panchina con gallina portafortuna al seguito. Un capitolo dei tanti meritevoli di attenzione è dedicato al lodigiano Giovanni Lodetti da Caselle Lurani, bandiera del Milan, scomparso pochi anni fa e simbolo di un calcio romantico e nostalgico, nel quale i valori erano anteposti ai soldi, esattamente l’opposto di quanto accade oggi. Non a caso i racconti su Lodetti hanno scaldato il cuore del pubblico presente alla Girona. Un libro da leggere, capitolo dopo capitolo, senza un ordine preciso ma con tanta curiosità, passando dai mostri sacri… ai “mostri e basta” (inteso in termini benevoli sia chiaro…) del nostro amato/odiato sport nazionale!