Si cominciava a fine novembre a parlare di Santa Lucia, che avrebbe portato i regali nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre. Noi bambini (che nei primissimi anni ’50 avevamo tre, quattro, cinque o sei anni) canticchiavamo in dialetto questa filastrocca, della quale ci sfuggiva il reale significato:
Sànta Lüsìa màma mìa
cun la bùrsa de me šìa
cun la bùrsa de me papà
Santa Lüsìa la vegnarà
La sera del 12 ci si coricava in preda ed un’emozione indicibile, destinata ad esplodere nella gioia del mattino dopo, alla vista dei doni portati dalla Santa.
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Poi cominciava l’attesa del Natale, della nascita del Bambin Gesù che, in quegli anni, non portava doni, ma solo qualche dolcetto con alcuni frutti (mandarini e frutta secca).
Nella settimana che precedeva il Natale si preparava il Presepe in tutte le case e poi, la sera del 24 dicembre, a letto presto, per un’altra notte magica: se si riusciva a restare svegli si poteva sentire “la pìva”: la musica degli angeli che così salutavano la venuta del Signore sulla Terra. Questo era ciò che ci raccontavano, ma era la banda musicale del paese che suonava.
In quei giorni noi bambini canticchiavamo quest’altra filastrocca:
Pìva, pìva, l’òli d’ulìva
gnàca, gnàca, l’òli che tàca.
El Bambén el fa uè,
la Madòna la spènde i danè.
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Un’altra magìa, che accadeva di notte, ma si palesava solo alla luce del mattino, era lo spettacolo dei “vèdri ramàdì”.
Nelle stanze da letto, in quegli anni, non c’era riscaldamento. La sera si scaldavano i letti con “el prète” o “el fra’” messi sotto le coperte ed entro i quali si poneva la “brašéra” con le braci ardenti. Ogni tanto accadeva che bruciassero le coperte.
Le camere da letto erano molto molto fredde, le finestre non avevano vetri doppi e, di notte, il vapore del respiro dei dormienti gelava a contatto con i vetri.
Alle prime luci del mattino, quando si aprivano le imposte (“i scüri”), si poteva godere lo spettacolo dei “vèdri ramàdi”, cioè dei vetri decorati con fantastici sottilissimi meravigliosi arabeschi di ghiaccio.
Una magìa oggi irripetibile.