Il Ponte di Sant'Angelo Lodigiano Foglio d'informazione locale

Le decorazioni che non vogliamo

Stiamo attenti a dove mettiamo i piedi

di Angelo Pozzi

Le Chiudere il 2024 proponendo ai lettori immagini come quelle che illustrano questo articolo può non essere gradevole. Ma la realtà va guardata in faccia: il decoro a Sant’Angelo sembra diventato una cosa sconosciuta; il degrado, invece, diventa ogni giorno più invasivo e vistoso.

Non è tollerabile che lungo le vie della città (città!?) si debba camminare con gli occhi a terra, per evitare di calpestare deiezioni. Non è accettabile che ci siano cittadini (si fa per dire) che se ne fregano dell’igiene, del decoro … e della legge, tanto da costringere gli altri cittadini (certamente la stragrande maggioranza) ad avere sotto gli occhi, sempre e dovunque, sporcizia e cacche di cane. Non è ammissibile che questo stato di cose tenda costantemente a peggiorare, senza che vengano presi provvedimenti da chi ha il potere (e il dovere) di farlo. Sono ormai anni che questo degrado va crescendo nel silenzio più assoluto di cittadini e amministratori. IL PONTE ne ha già accennato in alcune occasioni; oggi ha deciso di dirlo a chiare lettere e con forza: è ora che Sant’Angelo torni pulita!

A monte esiste certamente un problema di scarsa educazione civica, di educazione al vivere civile in comunità, avendo rispetto di sé e degli altri.
Un’azione informativa ed educativa appare necessaria per far sì che tutti coloro che vivono e vogliono continuare a vivere a Sant’Angelo abbiano comportamenti corretti e godano dei corretti comportamenti altrui. È un’azione che deve essere attuata attraverso tutti i canali disponibili: informazione da parte degli uffici pubblici, insegnamento nelle scuole, educazione in famiglia, attivismo associativo e anche prediche dal pulpito.
Manca anche una vigilanza adeguata. Che non è solo quella che mette (o dovrebbe mettere) in campo chi amministra la città, ma anche quella spicciola del cittadino che segnala situazioni critiche e denuncia (sì, denuncia!) comportamenti illeciti, quando vi assiste di persona. L’atteggiamento delle tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) non è adatto ad una comunità che si ritiene civile e che non vuole sfigurare davanti ai forestieri che capitano a Sant’Angelo per visitare il Castello o la Casa di Madre Cabrini.
Da ultimo (ma non meno importante) chi ne ha il potere deve trovare il modo di sanzionare i comportamenti illeciti.

Ti educo e ti informo, ti segnalo e ti metto sull’avviso e, alla fine, se non vuoi capire, te la faccio pagare.
Sì, perché, se chi imbratta, sporca, abbandona rifiuti non paga, sono gli altri cittadini che devono pagare di più per la necessità di interventi supplementari di pulizia e nettezza urbana.
Spiace chiudere l’anno con la denuncia di un aspetto negativo che riguarda Sant’Angelo, ma lo si vuole fare nella speranza che nel 2025 qualche cosa possa cominciare a migliorare.
Auguri di Buon Anno, dunque!







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