Con la partecipazione
di numerose delegazioni delle sezioni AVIS associazione dei donatori
di sangue del territorio e delle associazioni di volontariato
Festa del donatore
L'AVIS associazione dei donatori di sangue santangiolina festeggia
i suoi 48 anni
Anche quest'anno, il 22 ottobre, si è svolto presso
il teatro dell'Oratorio S. Luigi, il tradizionale appuntamento dei
donatori di sangue organizzati nell'AVIS ( avis associazione dei donatori
di sangue ) comunale di Sant'Angelo, non solo per festeggiare il 48°,
ma anche per fare il bilancio delle attività svolte nel corso dell'anno,
per dare i giusti e solenni riconoscimenti ai donatori che si sono
distinti e per sollecitare nuove adesioni.
E' questo il succo del messaggio che Pier Raffaele Savarè, presidente
della sezione locale e della provinciale nonché esponente AVIS regionale,
ha voluto dare con il suo breve ma appassionato ed efficace discorso
ai numerosi avisini presenti in sala, alle autorità che presenziavano
e, vorremmo dire, all'intera cittadinanza.
La riunione presso il Teatro dell'oratorio è stato il momento culminante
di una mattinata iniziata con il raduno presso la Sede Sociale di
viale Partigiani, il corteo che si è snodato per le vie cittadine
con la partecipazione degli stendardi delle numerose delegazioni delle
sezioni AVIS dell'intero territorio e delle associazioni di volontariato
e la S. Messa celebrata presso la Basilica.
Al tavolo della presidenza erano anche presenti il dott.Vittorio Altrocchi,
direttore sanitario AVIS, il dott. Egidio Clerici, vicepresidente
AVIS provinciale, il prof. Tinelli , vicepresidente del Centro Regionale
Emoderivati (CRE), il sig. Casimiro Carniti, segretario provinciale
AVIS e il sindaco Domenico Crespi. Le presentazioni e la conduzione
dei lavori sono state ottimamente svolte dalla sig.ra Ornella Grecchi,
vicepresidente della sezione AVIS di Sant'Angelo. In sala erano inoltre
presenti il comm. Francesco Lombardi, ex presidente ASL di Sant'Angelo,
il dott. Giovanni Scetti, sindaco di Graffignana e il rag Roberto
Miragoli, sindaco di Valera Fratta.
Il presidente Savarè, nel suo discorso, ha peraltro fornito alcuni
dati interessanti sull'andamento annuale delle donazioni e delle iscrizioni,
mettendo in rilievo i progressi compiuti rispetto all'anno scorso
nel numero delle donazioni che si attesteranno sulle 900-920 (e forse
qualcosa in più), ma rilevando altresì come questo numero non abbia
comunque ancora raggiunto i picchi che si erano registrati prima che
la donazione venisse accentrata dalle Asl. Il Presidente ha peraltro
fatto richiami ai lavori AVIS nazionale dove erano stati sottolineati
analoghi problemi e dove si era levato un grido d'allarme per l'insufficienza
delle donazioni rispetto al fabbisogno (anche se le regioni del Nord,
e in particolare la Lombardia, sono più avanti nella raccolta rispetto
a quelle del centrosud). E' quindi cruciale fare nuovi proseliti soprattutto
fra i giovani, che a quanto pare sono la nota dolente a livello nazionale.
A livello locale ci sono invece segnali incoraggianti, come si è anche
visto dalla numerosa presenza di giovani alla manifestazione Negli
interventi degli altri oratori sono stati toccati altri aspetti del
problema della donazione. Il dott. Altrocchi ha evidenziato la crescita
qualitativa non solo delle donazioni ma anche della consapevolezza
del ruolo da essi svolto da parte dei donatori: osservazioni in parte
riprese nell'intervento del sig. Carniti.
Il prof. Tinelli ha illustrato i progressi organizzativi e tecnici
del Centro emoderivati regionale, che garantisce un'altissima qualità
del sangue donato (in Lombardia si registrano gli standard di qualità
più alti) e organizzativamente è diventato un vero modello a livello
nazionale.
Il sindaco Crespi ha concluso la serie degli interventi plaudendo
alla generosità degli avisini che con la loro opera donano gratuitamente
una parte del proprio corpo e auspicando nuovi proseliti.
Si è poi passati alla premiazione dei donatori
che si sono particolarmente distinti (l'elenco lo diamo a parte).
A questo proposito il cronista non può fare almeno di annotare alcune
novità positive rispetto agli altri anni. In primo luogo si è visto
un accresciuto numero di donne e di giovani donatori che hanno ricevuto
il meritato riconoscimento; si è osservato un fenomeno nuovo che è
quello della premiazione del primo donatore straniero (che ha superato
le prime otto donazioni), il sig. Acosta Arenas, proveniente dalla
Colombia (dove era già donatore) e ottimamente integrato nel nostro
paese, espressione, crediamo, di un fenomeno destinato a crescere;
infine la commovente ovazione che i presenti hanno dedicato al decano
dei donatori, Gaetano Latini, che con le sue 121 donazioni, dopo aver
ottenuto tutti i riconoscimenti previsti dal cerimoniale, ha quasi
obbligato i dirigenti dell'AVIS a trovare una nuova forma di riconoscimento,
la Croce Cavalierata della FIODS.
L'incontro si è poi concluso in modo conviviale presso il ristorante
Villanterio, sito nell'omonima località.
Angelo Montenegro