Come se non dovessero bastare gli interventi sul
tetto della Basilica e i restauri pittorici all’interno di essa,
la parrocchia si trova ora ad affrontare il complesso problema del
campanile con l’Angelo che presenta problemi di statica e le quattro
statue poste sul terrazzino con indizi di corrosione (una di queste
sculture ha perso le mani a causa di un fulmine).
Allo stato attuale non è possibile valutare
esattamente quali siano i mali che affliggono il monumento. Per
potere accertare da vicino la situazione e scongiurare eventuali
danni irreparabili, i consiglio pastorale della parrocchia ha deciso
di realizzare il ponteggio di oltre 62 metri di altezza, una incastellatura
snella che dalla base del campanile si proietta fino all’altezza
dell’Angelo.
L’impalcatura, della "Ponteggi Dal mine"
di Graffignana, è costituita da una torre di salita, a base
quadrata di metri 1,80x1,80 che, all’altezza del balconcino posto
sopra l’orologio ed alla base della colonna, tramite una struttura
orizzontale di appoggio, consente di installare il traliccio finale
che ingloba interamente l’Angelo.
Per il trasporto e l’innalzamento del materiale
viene utilizzato un montacarichi elettrico che consente di portare
il materiale fino a ben 56 metri altezza.
E’ inutile sottolineare l’ingente onere economico
che graverà sulla parrocchia. Il preventivo per la realizzazione
del ponteggio si aggira attorno ai 50 milioni di lire, vi saranno
poi da considerare le spese di noleggio, per le indagini e per gli
eventuali interventi di restauro e conservazione.
Un primo contributo è giunto da parte dell’Amministrazione
comunale, che ha stanziato L. 15.000.000 sull’esercizio di quest’anno.
Certamente occorreranno altre iniziative per poter salvaguardare
il nostro Angelo, simbolo non solo religioso della nostra borgata.
Antonio R.