centro diurno integrato

ANNO 5 - N.5 (Versione web - anno 2 n.5) NUOVA SERIE NOVEMBRE 2001

Casa di Riposo

Centro diurno integrato

Intervista a Don Carlo Ferrari

 

E’ancora forte la soddisfazione per la buona riuscita della cerimonia di domenica 30 settembre, quando il parroco Don Carlo Ferrari ha varato il nuovo impegnativo progetto del Centro Diurno Integrato presso la Casa di Riposo, con la posa della prima pietra dell’edificio: un gesto concreto per informare e coinvolgere i santangiolini nella realizzazione. In tanti hanno portato una testimonianza di stima e la loro promessa di impegno: le istituzioni (comune e provincia), l’Azienda Sanitaria Locale, la Fondazione Cariplo, la quale ha di fatto reso possibile l’inizio dei lavori con un notevole stanziamento. Un’intera giornata di grande festa e partecipazione: la Messa, le proiezioni e i momenti di spettacolo che hanno animato la Casa di Riposo hanno ben sottolineato l’eccezionalità dell’evento. <<Una festa che ha unito impegno religioso e cultura sociale>>, dice Don Carlo, <<nella quale abbiamo voluto promuovere la nostra idea forte: saper trasformare i pro-blemi degli anziani e delle loro famiglie in pro-getti, perché è così che si risponde alle esigenze delle persone e delle loro vite>>.

centro diurno integrato


Osservo il parroco mentre parla e colgo tutta la passione che lo anima: <<In questi anni abbiamo fatto della Casa di Riposo una struttura viva, in continua evoluzione: la casa di tante persone, con le porte sempre aperte. Sapete cosa mi fa più piacere? Che collaborano tanti giovani! Li vedo crescere in umanità e spiritualità, perché sono convinto che ricevono più di quello che danno. Poi conferiscono a tutto un tocco di allegria che è davvero originale e particolare, soprattutto in un ambito come quello della terza età. Affronto questo nuovo impegno con grande fiducia!>>

La scheda

Casa di Riposo

La Storia

  • La Casa di Riposo è stata fondata il primo gennaio del 1884 ed è stata legata all’ospedale fino agli anni ‘50
  • E’ divenuta una realtà autonoma nel 1962 con la costruzione della nuova sede, limitandosi al ruolo di ospizio, un ricovero per anziani e nulla-tenenti
  • Negli anni 80 ha preso il via il ridimensionamento della struttura
  • Dal 1986 al 1991 la grande ristrutturazione
  • Oggi la Casa di Riposo è una vera e propria clinica, all’avanguardia per i servizi offerti, la qualità degli ambienti, la cura per la sicurezza, la professionalità del personale.
  • Sempre più si punterà sulla diversificazione dei servizi: già ora l’attenzione per la sicurezza degli ospiti e l’offerta nell’ambito dell’animazione sopravanzano gli standard richiesti dalla regione

 

I Numeri

  • I dipendenti sono cresciuti in questi anni da 15 a 80
  • 2 Fisiatri
  • 1 Geriatra
  • 2 Generici sempre presenti
  • 1 Logopedista
  • Servizio di odontoiatria
  • 4 Animatrici e numerosi volontari
  • Una decina di infermiere
  • 123 ospiti

Molto concretamente: cosa sarà questo nuovo Centro Diurno Integrato?

C’è una fascia intermedia di persone che si colloca tra quegli anziani che necessitano di cure ed assistenza sempre e chi, invece, può condurre la propria vita in maniera del tutto indipendente: sono coloro i quali si trovano in solitudine solo durante il giorno, perché i famigliari non possono essere presenti. Il nuovo centro consentirà loro di stare in famiglia o comunque nelle proprie case, aderenti alle loro radici e, nel contempo, di beneficiare di tutti i servizi che la Casa di Riposo fornisce già da tempo. In particolare penso alla fisioterapia (punta di diamante della nostra clinica) e alle animazioni. L’intento è di ricreare i nostri anziani nel fisico tenendo mentalmente desta la persona: a questo scopo sono previsti una palestra; la vasca per idromassaggi e idroterapia; spazi per la ludoterapia; una sala polivalente per incontri, giochi, lettura e un atelier per attività comuni. Tutto questo senza trascurare i servizi medici-infermieristici: si potranno fare in loco medicazioni e controlli accurati… impegni dai quali potremo sollevare le famiglie offrendo in aggiunta una garanzia di qualità. All’aumento degli ospiti faremo corrispondere un accrescimento del personale e questo comporterà dei costi: il centro non potrà ovviamente essere gratuito.

Parliamo delle risorse necessarie…

Dal punto di vista del personale partiamo da quello della nostra Casa di Riposo: vantiamo infatti una solida base professionale con i dipendenti nei vari ambiti. Abbiamo poi la disponibilità preziosa del volontariato e possiamo contare sulle figure dei semi-volontari. Di questi ultimi non si parla quasi mai, nonostante la loro importanza. Si tratta di persone che ricevono una semi-remunerazione dalle famiglie degli ospiti che assistono, nel contempo però prestano le loro cure gratuitamente anche agli altri.

…E dal punto di vista economico ?

Ci sono oneri di due tipi: bisognerà tirar su i muri, quindi l’edilizia, e approntare tutta la strumentazione. Solo l’edificazione costa 2 miliardi. Partiamo dai 400 milioni stanziati dalla Fondazione Cariplo e… dalla speranza nell’aiuto e la generosità di tutti. Dal momento che abbiamo sempre attuato una gestione no-profit non possiamo avvalerci di nostri patrimoni o accantonamenti, l’alternativa rischiosa e poco auspicabile è quella di un forte indebitamento. Faccio dunque ancora appello alla generosità del paese: la Casa di Riposo è amata da tanti santangiolini, che la sentono fortemente ed orgogliosamente propria e, sono convinto, non si tireranno indietro neanche stavolta.

 

Mentre questo progetto, prende il via Don Carlo, prefigura già nuove iniziative:<<Sarebbe importante collegare la Casa di Riposo ad un servizio domiciliare per gli anziani… poi mi piacerebbe un giorno veder realizzata la costruzione degli "alloggi protetti": veri e propri appartamenti contigui alla Casa, nei quali poter vivere in maniera indipendente. Conto molto sull’idea di poter coniugare libertà della persona e servizi: mi sembra una valorizzazione del rispetto dell’individuo e più in generale della famiglia, concetti cardine del vivere insieme.

Ciò che concretamente stiamo già realizzando è una fondazione in mano alla comunità parrocchiale: un modo per sottolineare che la Casa di Riposo è una risorsa del nostro paese, aldilà delle vicissitudini istituzionali che potranno esserci. In questo senso voglio rassicurare tutti i santangiolini: la Casa di Riposo è e sarà sempre per la gente e della gente!>>

Marco Lodigiani

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