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IL PONTE
sportello primo lavoro
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ANNO 5- N.5 (Versione web - anno 2 n.5) NUOVA SERIE NOVEMBRE 2001

Lavoro interinale e nuova occupazione

Questo il tema di un convegno promosso dall’ Acli barasina

Versione WEB

 

Già da tempo l’ Acli barasina, presieduta da Pinuccia Bracchi, sono attive sul fronte del lavoro con l’apertura dello Sportello primo lavoro che ha svolto un ruolo importante nel sostegno a quanti, giovani e meno giovani, erano alla ricerca di un’occupazione. I risultati di questa attività, gestita esclusivamente da volontari, sono stati assai incoraggianti:, attraverso questo canale, molti giovani, non solo italiani, hanno trovato un fondamentale supporto per compilare curriculum e orientarsi nel mondo del lavoro, trovando non di rado occupazione nel nostro territorio. I risultati conseguiti da questa attività e la crescente domanda sono stati tali da incoraggiare l’Acli santangiolina a potenziare questa sua attività collegandosi all’agenzia per l’occupazione interinale "Obiettivo lavoro". Questa collaborazione consentirà di mettere in più diretto contatto la domanda con l’offerta di lavoro, consentendo di trovare occupazione "interinale", ossia lavoro temporaneo, a quanti da tempo sono in attesa di inserirsi nel mercato del lavoro.

E’ stato questo il tema del convegno che si è svolto presso la Sala congressi dalla Banca Popolare di Lodi il 16 ottobre, che, oltre ai dirigenti locali dell’Associazione cattolica, ha visto la presenza di Roberto Oliva, responsabile Acli del lavoro interinale e Marco Maggi, responsabile dell’agenzia "Obiettivo Lavoro".

Nel corso della serata Roberto Oliva ha illustrato i cambiamenti intervenuti storicamente nelle forme di occupazione e le nuove frontiere che, in tempi di flessibilità del lavoro, si prospettano a coloro che intendano inserirsi nel mondo del lavoro. Ha parlato quindi delle nuove tipologie di "lavoro temporaneo" e fra queste del "lavoro interinale", una forma di lavoro "in affitto" a tempo determinato. Il "posto fisso" , miraggio delle passate generazioni che una volta trovata l’occupazione "fissa" in cui iniziavano e concludevano la loro carriera lavorativa è ormai avviato ad un irrimediabile declino, come è in declino quella forma di economia e di produzione di cui il "lavoro fisso" era espressione. In un periodo di forte accelerazione dello sviluppo delle tecnologie in una economia dominata dal settore dei servizi, costretti a rapide trasformazioni per soddisfare la mutevole domanda del mercato, è sempre più necessaria la mobilità del personale la ricerca di sempre nuove e più specializzate qualificazioni: ciò che obbligherà gli occupati a farsi le competenze sul campo, ad accumulare una molteplicità di esperienze ad essere disponibile ad una formazione permanente per seguire la rapidità dei cambiamenti tecnologici e organizzativi. Acquisire insomma una sorta di "flessibilità" che renda capace di adattarsi a questa nuova "frontiera del lavoro" che sempre più sarà costituita dai cosiddetti "lavori atipici" anche a carattere temporaneo.

Il "lavoro interinale", nuovo per l’Italia, ma esistente ormai da decenni in altri paesi occidentali, è una forma di occupazione che molte imprese offrono in momenti particolari della loro attività, quando ad esempio aumenta in modo considerevole e per un periodo temporaneo la domanda o quando il mercato richiede prestazioni eccezionali o di nuovo tipo. In questi casi le aziende richiedono la prestazione di nuova manodopera occupata temporaneamente, per il periodo necessario all’azienda per far fronte alla straordinaria domanda. In alcuni casi il lavoro interinale si è trasformato in occupazione a tempo indeterminato, quando la crescita dell’azienda diventa strutturale, o quando l’azienda intende mantenere della forza lavoro che dimostri particolari competenze e capacità.

L’agenzia "Obiettivi lavoro", come ha spiegato Marco Maggi, si presenta con una carta d’identità di tutto rispetto: ha occupato a tutt’oggi oltre un milione di persone delle quali circa il 30% ha ottenuto alla scadenza del contratto un posto a tempo indeterminato e la quota rimanente ha raggiunto lo stesso risultato dopo un anno e mezzo.

E’ perciò da salutare con particolare soddisfazione che queste opportunità, grazie all’impegno dei volontari dell’Acli (il cui sportello rimane aperto dal martedì al sabato, dalle 10 alle 12), venga ora portato direttamente a Sant’Angelo, offrendo una speranza in più per tutti coloro, italiani e non italiani, che sono in cerca di occupazione.

Angelo Montenegro

 

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