La Pigotta, un grande gesto d’amore
Grazie a tutti quelli che hanno adottato una "Pigotta", i bambini di vari Paesi del mondo che potranno usufruire di una vaccinazione completa contro le malattie infettive saranno 668. E’ questo l’ottimo risultato (L. 20.040.000, circa 10.000 Euro) dell’iniziativa umanitaria "Per Natale adotta una Pigotta", organizzata dal gruppo zonale santangiolino dell’Unicef, con la collaborazione del Distretto Scolastico, del Comune e della Pro Loco.
L’inaugurazione dell’esposizione è avvenuta alla Sala Girona, il giorno 8 dicembre scorso, alla presenza di Stefano Taravella, responsabile provinciale dell’Unicef, dei sindaci Domenico Crespi di Sant’Angelo, Giovanni Scietti di Graffignana, Roberto Miragoli di Valera Fratta, di qualificate personalità e di un pubblico numeroso e festante. Le bambole di pezza esposte sono state 940, create da numerose scuole del territorio, da associazioni e da privati cittadini.
Le 272 "Pigotte" rimaste sono state destinate all’iniziativa dell’Unicef intitolata "Un bambino nato, un bambino salvato", che consiste nel regalare ai bambini e bambine che nascono negli ospedali del territorio una "Pigotta", la cui adozione sarà finanziata dai Comuni di residenza e dalla Provincia.

Luana Ribolini giovane promessa di karatè

Lo scorso 8 e 9 dicembre a Mestre, si è tenuto il 1°Festival Mondiale delle Arti Marziali. In questa occasione LUANA RIBOLINI, ha guadagnato un brillante terzo posto nella categoria "cintura marrone femminile". Luana, che ha solo dieci anni e in pochi anni di attività ha raggiunto ottimi risultati, ha partecipato a questo importante appuntamento con la squadra santangiolina, addestrata dal Maestro Paolo Zoccolanti. A Luana i migliori auguri da "Il Ponte" e da tutti i suoi lettori.

Mario Boneschi, podista giramondo

Certamente opportuno il diploma di benemerenza con la relativa medaglia che il Comune ha consegnato il 18 gennaio scorso al Gruppo Podisti di Sant’Angelo nel corso dell’annuale festa sociale. Il presidente Mario Boneschi, nel corso della riunione, ha fatto il bilancio dell’attività sociale relativa all’anno 2001, che ha visto la partecipazione degli atleti santangiolini a 63 gare in Italia e all’estero. Il sodalizio sportivo barasino, che conta ventisette anni di vita, è presieduto dalla sua istituzione da Mario Boneschi, classe 1935, che ne è stato il fondatore e può essere considerato il trascinatore dell’intero gruppo. Di grande rilievo il ruolino di partecipazioni alle maratone internazionali di Mario Boneschi nel corso degli anni: nel 1985 a Vienna (km. 120 in tre tappe); nel 1986 in Olanda (km.200 in 4 tappe); nel 1995 ad Atene (km.42); nel 1997 a Helsinki (km.42); nel 1999 a New York (km.42) ed infine la più recente a Cuba (mezza maratona di km.21) oltre ad altre centinaia in Italia. Una grande passione da elogiare, che di riflesso fa onore a tutta l’attività sportiva della nostra borgata.

Medaglia d’oro dei Combattenti e Reduci al prof. A.Soini

Con una cerimonia semplice ma altamente significativa, l’Associazione ex Combattenti e Reduci di Sant’Angelo ha consegnato recentemente al prof. Antonio Soini un attestato di benemerenza con medaglia d’oro. La motivazione che accompagnava il gesto, mette in rilievo la sua appartenenza da sempre al sodalizio, l’esemplare condotta durante la guerra del 1940/45 e il suo impegno svolto all’Ospedale Delmati.
Il prof. Antonio Soini fu valoroso tenente medico che assistette i prigionieri inglesi ricoverati nel nostro castello, dove nel settembre del 1943, accolse l’eroico cugino Mario Flaim soldato del IV Alpini. Il prof. Soini, è stato poi stimato primario del reparto maternità dell’Ospedale Delmati, inaugurato il 7 febbraio 1945. Dopo la Liberazione, fu componente con Don Nicola, il dott. Benincori e rappresentanti politici locali, di un’autocolonna che raggiunse il Brennero con lo scopo di prestare aiuto a ex-internati, trasportati poi a Sant’Angelo nel nostro Ospedale per le cure mediche.

La scomparsa di Don Orfeo Ferrarese

Grande commozione ha suscitato la scomparsa di don Orfeo Ferrarese, 55 anni, sacerdote della congregazione di Don Orione. La sua famiglia, originaria di San Martino di Venezze (Rovigo), a seguito dell’alluvione del Polesine, si trasferì a Sant’Angelo nel 1951, e qui da noi don Orfeo maturò la vocazione sacerdotale e missionaria. Fu ordinato prete l’8 settembre 1973, passando attraverso diverse esperienze pastorali sino al 1978, quando fu trasferito in Francia ad Annecy come delegato della missione cattolica italiana per l’Alta Savoia. Fu poi destinato a Saint Ouen e infine nel 1997 a Parigi con l’impegnativo incarico di delegato nazionale e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Cei "Migrantes". Un vescovo, i responsabili delle istituzioni a cui apparteneva, più di 50 sacerdoti, comitive di emigrati italiani dell’Alta Savoia, hanno partecipato ai suoi funerali, svoltisi il 18 gennaio nella nostra Basilica. Ai familiari, "Il Ponte" esprime il più sentito cordoglio.