Per
una volta le note di pezzi musicali tra i più intensi della
storia della musica si sono associati all’evocazione del fiume Lambro.
Il concerto tenutosi in Basilica in occasione del patrono San Antonio,
è stato un bel modo di celebrare 25 anni di storia di un
Consorzio che, nella sua esatta definizione, si chiama "Consorzio
per la disciplina degli scarichi ed il risanamento delle acque del
comprensorio del Basso Lambro".
Il
percorso di questo Ente è iniziato nel 1976, grazie alle
possibilità offerte dalla Legge Merli, che proponeva l’associazionismo
tra comuni ed enti superiori ( le province) per contrastare il problema,
allora emergente, dell’inquinamento delle acque.
Questa
favorevole e intelligente circostanza legislativa si legò
ad un periodo di particolare malessere del fiume e alle conseguenti
reazioni dei santangiolini posti di fronte alle puzze e alle schiume.
Gli abitanti del quartiere San Rocco infatti il 15 Aprile 1976,
inscenarono una nuova protesta. Nel mezzo della carreggiata, sul
ponte che divide la piazza dal quartiere San Rocco, vennero gettati
copertoni incendiati. Il traffico fu bloccato. L’autorità
pubblica, consapevole della situazione scelse la strada della mediazione
e non dello scontro. Venne avvisato il Sindaco Dott.Gino Pasetti
che intervenne convincendo i manifestanti a sciogliere la protesta,
dando peraltro totale adesione all’iniziativa. Nei giorni seguenti
il Sindaco dichiarò "di astenersi da qualsiasi votazione…"
e 32 cittadini vennero denunciati.
Da
questa sensibilità dei santangiolini, condivisa da tanti
altri comuni rivieraschi nacque il Consorzio, con delibera regionale
del 9 novembre 1976 e l’adesione di 18 comuni del Lodigiano, del
Pavese, della provincia di Milano e di Pavia.
Il
Consorzio, che ha nel suo statuto una durata di 40 anni, (ha superato
di poco la metà del suo percorso) ha tra gli scopi il processo
di risanamento delle acque perseguito con diversi mezzi, dalla costruzione
degli impianti di depurazione necessari, all’iniziativa politica
e culturale, allo studio del fenomeno dell’inquinamento fluviale.
Il
consorzio ha interpretato il suo ruolo in alcune direzioni prioritarie.
L’impegno fondamentale è stato la costruzione di una rete
di depuratori e di decine e decine di chilometri collettori per
il nostro territorio. Il primo impianto è stato quello di
San Colombano al Lambro entrato in funzione nel 1986, l’ultimo nato,
il decimo sarà quello di Villanterio.
Il
Consorzio però ha anche interpretato la protesta popolare
facendosene portavoce nei confronti dell’autorità amministrativa
e statale.
Ogni
Presidente ( fino ad oggi sono quattro) in particolare, ha sempre
scritto all’atto del suo insediamento, al Sindaco di Milano in carica,
chiedendo collaborazione e protestando per la mancata costruzione
del depuratore di Nosedo. L’attuale presidente Sig. Antonio Danelli,
circa un mese fa, ha inviato un nuovo telegramma al Dott. Gabriele
Albertini, in qualità di commissario straordinario per le
acque milanesi, chiedendogli conto dello stato del cantiere di Nosedo
e la possibilità di un sopralluogo per verificare di persona
in che misura i lavori procedono.
Infine
il Consorzio, specie negli ultimi anni, ha scelto di dedicarsi alla
divulgazione e alla didattica sul tema dell’inquinamento delle acque.
Visite di scolaresche ai depuratori, mostre, pubblicazioni, poster
sono solo alcune delle realizzazioni degli ultimi anni, prodotte
sempre con un esiguo ed impegnatissimo gruppo di dipendenti.
Oggi
il Consorzio lega 29 comuni distribuiti su tre province. Si è
infatti aggiunta la provincia di Lodi dal 1997.
Il
Consorzio del Basso Lambro con il concerto sembra ora farsi portavoce
di un nuovo modo di valorizzazione del fiume. Scegliere la musica
classica per accostarsi al fiume Lambro vuol dire associare alle
acque nere immagini di rara bellezza e quindi salvare il fiume,
destinato altrimenti al ruolo irrreversibile di discarica, anche
nell’immaginario collettivo.
(Cristoforo
Vecchietti)
|
Concerto
in Basilica
E’ stato
seguito con grande attenzione e ampia partecipazione di pubblico
il Concerto Sinfonico Corale organizzato dal Consorzio Basso Lambro
in occasione della festa Patronale di S. Antonio Abate giovedì
17 gennaio, per ricordare il 25 anni di vita del Consorzio.
Il Concerto
è stato eseguito dall’Orchestra "Euphonia"
di Carbonate (Co), di recente formazione, diretta dal giovane e
bravissimo maestro Giampaolo Vessella e composta da musicisti provenienti
dall’area milanese. Assolutamente classico il repertorio composto,
nella prima parte, da brevi brani di musica sacra di Mozart, Rossini,
Verdi, Mendelsshon Bartholdy e Bizet, e dalla Messa dell’Incoronazione
( in do maggiore KV 317 per soli coro, orchestra e organo) nella
seconda parte della serata.
Assolutamente
all’altezza dell’impegnativo repertorio si sono dimostrati il coro
e le splendide voci di Franca De Poi (soprano), della giapponese
Tokako Yoshida (mezzosoprano), di Filippo Pina Castiglioni (tenore)
e del bulgaro Venelin Arabov (basso).Una nota particolare merita
il virtuoso dell’ottimo organista Alessandro Passuello. I brani
sono stati eseguiti nella splendida cornice della Basilica i cui
affreschi di recente restaurati, si potevano ammirare in tutto il
loro splendore grazie anche ad un sapiente gioco di luci.
Al concerto,
preceduto da una breve presentazione del Presidente del Consorzio
Antonio Danelli, erano presenti i sindaci dei comuni rivieraschi
del Lambro e numerose autorità. A conclusione della manifestazione
il sindaco Crespi ha consegnato un dono a don Domenico Grazionli
per i suoi Ottanta’anno, mentre lo stesso Danelli ha ufficialmente
consegnato un contributo finanziario al Parroco, Mons. Carlo Ferrari
per i lavori di restauro della basilica. Parole di compiacimento
per l’iniziativa sono state in fine pronunciate dal prevosto che
ha ospitato la manifestazione.
a.m.
|