PRG
Con l’esame delle osservazioni
pervenute, La VARIANTE GENERALE al vigente PRG di Sant’Angelo
è stata approvata dal Consiglio Comunale durante la
seduta del 21 dicembre 2001. Dovrebbe essersi così
concluso il lungo percorso iniziato, con l’affidamento dell’incarico,
nel lontano dicembre 1996.
Un percorso che si è
distinto per la durata assolutamente anomala e di cui sfuggono
le motivazioni, dato lo stretto riserbo entro cui l’Amministrazione
Comunale ha sempre voluto mantenere lo sviluppo del progetto,
e la totale mancanza di possibilità di partecipazione
da parte dei cittadini, che sono i veri ed unici destinatari
di ogni atto amministrativo.
Dopo l’adozione della Variante,
avvenuta il 15 dicembre 2000 (come si vede i tempi non sono
certo rapidi), sono state raccolte, nei 60 giorni successivi,
le osservazioni presentate dai cittadini. Ebbene, ci è
voluto un anno intero perché tali osservazioni approdassero
all’esame del Consiglio Comunale, accompagnate dalle critiche
dei consiglieri di opposizione per lo scarsissimo tempo concesso
(una sola settimana, a fronte dei nove mesi trascorsi nell’immobilismo)
per un loro attento esame, che ne consentisse una valutazione
ed una interpretazione alla luce dei contenuti del progetto
urbanistico. Fra di esse alcune, di carattere generale, rilevavano
che il nuovo strumento pianificatorio tralasciava di prendere
in considerazione e di dare soluzione ad alcuni importanti
aspetti urbanistici, quali ad esempio, la viabilità,
i servizi generali, la valorizzazione del patrimonio edilizio
comunale e degli elementi di rilevante valore storico, paesaggistico,
sociale e culturale (ad es. il castello, il luogo di nascita
di Santa Cabrini, la potenzialità in termini formativi
e di istruzione offerta dall’esistenza in loco di un centro
di ricerca di valore internazionale e di antiche tradizioni
di arti e mestieri, ecc.), mentre, sotto l’aspetto infrastrutturale,
non sono risolti né il problema del traffico, né
quello del verde pubblico.
Ora la Variante resta depositata
per ulteriori 60 giorni in comune e poi sarà presentata
alla Provincia per l’approvazione conclusiva, dopo di che
il nuovo Piano Regolatore entrerà definitivamente in
vigore.
Dovrebbe così essere
finalmente terminato il lungo iter cominciato oltre sei anni
fa.
Dovrebbe……
Perché qualche dubbio
rimane, se un documento, che dovrebbe essere condiviso da
tutta la comunità, ha visto la sua approvazione limitata
al voto della maggioranza CRESPI, a causa dell’abbandono dell’aula
da parte dei consiglieri di opposizione di VIVERE SANT’ANGELO,
per protesta contro l’assoluta mancanza di trasparenza e di
coinvolgimento nei confronti di tutte le componenti della
comunità santangiolina, e della LEGA per la lunga gestione
dell’urbanistica locale (8 anni) attraverso lo strumento dei
Piani di Recupero.
E’ stata notata anche l’assenza
del consigliere di maggioranza che rappresenta FORZA ITALIA.
Non sembra proprio un buon
viatico. Staremo a vedere.
|
POSTA
Biblioteca Comunale
L’associazione
Donne & Donne
di S. Angelo Lodigiano è nata da quattro anni e durante
questo periodo ha visto crescere costantemente sia il numero
delle associate che le proprie iniziative in campo culturale,
dell’attualità, salute, svago, lavoro… il tutto naturalmente
con particolare attenzione alle esigenze e alla sensibilità
di noi donne. Ma veniamo ai fatti.
Non è la prima volta che l’Associazione
chiede all’Amministrazione Comunale di S.Angelo Lodigiano
l’utilizzo dei locali della Biblioteca Comunale e anche in
occasione di una prossima attività di carattere culturale
è stata inoltrata una richiesta in tal senso.
Ancora una volta l’Amministrazione ha detto
NO!
La nostra richiesta era motivata dal fatto
che la Biblioteca ben si adatta ad accogliere una tale iniziativa,
che prevede un corso di scrittura creativa rivolto a un’utenza
di adulti (uomini e donne) non specialisti (circa 15 persone)
in quanto per la sua peculiare atmosfera può facilitare
l’incontro con se stessi/e e la comunicazione all’interno
del gruppo, mentre inadatta secondo noi sarebbe una scuola,
visti i ricordi adolescenziali non sempre piacevoli che evoca.
Riteniamo inoltre che la Biblioteca, all’interno
della comunità, debba essere il luogo deputato, oltre
che alla lettura, ricerca, prestito di libri (attività
peraltro importanti sebbene in costante diminuzione soprattutto
per l’avvento di "Internet"), anche alla comunicazione,
sperimentazione di nuove attività, incontro tra le
persone. In parte questo succede nei piccoli centri dove spazi
pubblici (dalle sale civiche alle biblioteche) vengono messi
a disposizione di gruppi e/o associazioni e cittadini per
diverse iniziative (teatro, corsi di lingua, riunioni ecc.).
Questo aiuterebbe "L’istituzione Biblioteca" a perdere
quell’aria un po’ "asettica" che rischia di avere
e che la costringe in un ruolo passivo all’interno della collettività.
Comunque questo nuovo diniego (motivato dal
Comune per iscritto con fax del 21.01.02 con il fatto che
"non è possibile assicurare la presenza di personale
Comunale in orario serale") ci pone le seguenti domande
-a parte il dubbio… sono forse un pochino "misogini"
gli amministratori santangiolini?!?-:
- Come mai altri Comuni sono tanto più bravi ad "assicurare"
ai cittadini/e ciò che il Comune di S. Angelo non
riesce ad "assicurare"?
- Non è possibile "autogestire" uno spazio
pubblico quando si garantisce che questo sarà utilizzato
correttamente, riordinato, lasciato integro ecc ?
- Amministrare il patrimonio pubblico vuol dire solo renderlo
inaccessibile ad iniziative che non siano esclusivamente
quelle di chi amministra?
- Come mai un paese delle dimensioni di S. Angelo non dispone
di una sala o altro luogo attrezzato da rendere disponibile
ai diversi gruppi e/o associazioni che sono attivi sul territorio
e che potrebbero condividerne gli oneri di gestione?
gruppo letteratura
associazione culturale
DONNE
& DONNE
|