La professoressa
Luisa Boggi
ci ha lasciati
E’
scomparsa il 29 maggio, a soli 54 anni, la professoressa Luisa
Boggi, lasciando nel più grande sconforto i suoi cari,
i colleghi di lavoro, gli alunni e l’intera comunità santangiolina,
che ha partecipato numerosa alla cerimonia funebre officiata in
basilica da don Carlo Ferrari.
Insegnante
di Lettere presso la scuola media "Baracca", oggi "Cabrini",
ricopriva da anni anche la funzione di Vicepreside. Ha formato
numerose generazioni di santangiolini con instancabile pazienza
e con grande sensibilità didattica e pedagogica, sempre
attenta alle innovazioni che sapeva accogliere con il filtro dell’esperienza
e del buon senso.
Stimata
dai colleghi e amata dai suoi alunni, anche nella sua veste di
Vicepreside ha sempre dato prova di grande equilibrio e disponibilità,
svolgendo un ruolo importante nella gestione anche quotidiana
della Scuola presso la quale insegnava.
E’
stata sempre impegnata, a vario titolo e con grande generosità,
nel volontariato locale. Da qualche anno partecipava attivamente
alle attività svolte in ambito sociale e scolastico dalle
Acli.
Con
la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che
l’hanno conosciuta e con i quali ha lavorato e collaborato.
Al
marito Angelo Savarè, ai figli Nicola e Davide e a tutti
i suoi cari esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.
"IL
PONTE"
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Il ricordo della Preside
Anna Ravera
Ricordare Luisa Boggi per me significa
riandare col pensiero agli anni trascorsi nella scuola media,
da quando, nell’’89, è iniziato il mio lavoro a Sant’Angelo
e nello stesso tempo la nostra collaborazione. E’ bastato poco
per capire quale straordinaria docente fosse, quanto appieno si
dedicasse all’insegnamento e come avesse bene in mente gli obiettivi
da perseguire: sempre attenta ai problemi degli alunni, pronta
a cogliere in ognuno qualcosa da valorizzare, dando così
pieno significato al suo ruolo di educatrice, competente, professionale
ma anche gioiosa nel suo lavoro quotidiano, cordiale con i genitori
che le affidavano volentieri i propri figli perché sapevano
che erano in buone mani, sempre disponibile con tutti i colleghi
per i quali era un prezioso punto di riferimento, aperta alle
istanze innovative ma senza perdere di vista i valori culturali,
desiderosa di fare e di ottenere sempre il meglio e per questo
disponibile alla ricerca e al confronto.
Insieme abbiamo condiviso scelte
decisive per la scuola, abbiamo lavorato consapevoli dell’importanza
del nostro operato e comunque con l’intento di costruire, giorno
dopo giorno, qualcosa di positivo che rimanesse e potesse dare
buoni frutti. Io credo che questo Luisa Boggi abbia fatto e sono
convinta che tanti ragazzi, adolescenti, adulti abbiamno ricevuto
molto da lei.
Grazie professoressa Boggi.
Anna Ravera
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