E’ stato festeggiato con tutti gli
onori e con un’ampia partecipazione, domenica 27 ottobre, il 50esimo
della sezione barasina dell’AVIS da anni guidata da Pier Raffaele
Savarè, il quale, con il rammarico dei presenti, ha dovuto
rinunciare, per motivi di salute, a presenziare all’attesa manifestazione,
sostituito per l’occasione dal vicepresidente Giuseppe Bosoni.
Si è trattato di un importante
"evento" non solo per la benemerita Associazione dei donatori
ma per l’intero paese, rappresentandone da sempre l’espressione
più alta e disinteressata di volontariato. La ricorrenza,
con tutti i significati simbolici che può avere il mezzo
secolo di vita, è stata davvero molto sentito dai cittadini
e dai circa 400 associati
La manifestazione di domenica è
stato infatti il momento più alto e conclusivo di una serie
di iniziative che hanno fortemente contribuito a creare un clima
di partecipazione nell’intera cittadinanza. In giugno c’era infatti
stata la pubblicazione dell’inserto informativo sulle attività
e la storia dell’Avis barasina, distribuito con il numero de "IL
PONTE". Il 29 settembre si era organizzato l’annullo postale
su cartoline con 7 diverse riproduzioni raffiguranti la sede locale
dell’AVIS, luoghi significativi di Sant’Angelo e alcuni disegni
relativi alla vita dell’associazione. Il 12 ottobre ha poi avuto
luogo, presso l’Oratorio S. Luigi, , sempre a cura dell’AVIS , un
entusiasmante concerto dell’apprezzato gruppo, "acappella quintet,
"Daltrocanto". Si è infine giunti al momento culminante
delle manifestazioni del 28 ottobre, aperte con l’inaugurazione
del bel monumento al donatore, opera dell’architetto Beppe Roberti.
Si tratta di una composizione composta
da un ampio cerchio marmoreo raffigurante la vita "riempito"
da linee d’acciaio realizzate dalla ditta Senna, al cui centro campeggia
la goccia di sangue, simbolo dell’AVIS; da una pietra di travertino
sulla quale sono scolpite la due date che comprendono il cinquantennio
e una targa a ricordo dei donatori, da cui si diparte una fontanella
che versa acqua, simbolo della vita, in un recipiente di terracotta.
La bellezza del monumento è valorizzata da una lampada che
lo illumina dal bassa, creando un gioco di suggestivi riflessi sui
raggi d’acciaio. Ad ospitare il monumento è stato progettato
un vialetto con arredo e giardino che è andato a sostituire
quello preesistente sul fianco dell’attuale sede comunale.
L’inaugurazione del pregevole monumento
è stata officiata da mons. Gaetano Bonicelli, ex arcivescovo
metropolita di Siena, alla presenza del Sindaco di sant’Angelo e
dei rappresentanti delle sezioni Avis del territorio con rispettivi
gonfaloni che hanno fatto da cornice alla cerimonia. Si è
poi formato un lungo corteo che ha sfilato per le vie cittadine
recandosi presso la casa natale di santa Cabrini e prendendo poi
posto nella basilica dove lo stesso arcivescovo Bonicelli ha celebrato
la messa.
I partecipanti alla manifestazione
si sono poi riuniti nella sala congressi della Banca Popolare, dove
si è proceduto alla tradizionale premiazione dei donatori.
Al banco di presidenza, oltre al vicepresidente Giuseppe Bosoni
che ha fatto gli onori di casa, hanno preso posto il signor Franco
Bertolotti per l’AVIS regionale, il sig. Carniti per il provinciale,
il dott. Vittorio Altrocchi, direttore sanitario, il sindaco Giuseppe
Carlin, il responsabile del centro trasfusionale della provincia
di Lodi, dott. D’Agostino, e poi ancora, l’arcivescovo Bonicelli
e mons. Ferrari. Il vicepresidente Giuseppe Bosoni, prima di dare
avvio alle premiazioni, ha voluto inviare al convalescente presidente
Pier Raffaele Savarè, il saluto affettuoso e gli auguri di
tutti i presenti. Ultimate le premiazioni (di cui riferiamo in altra
parte del giornale) gli astanti si sono dati appuntamento al ristorante
Villanterio per concludere in un clima conviviale le manifestazioni
della giornata.
a.m.
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I donatori premiati
Diploma di benemerenza: 8 donazioni
Bellani Daniele; Bozzini Simone,
Cabrini Mario, Cantoni Mario, Fattorelli Fausto Gianni, Garlaschelli
Daniela, Rozza Achille, Sgualdi Simone, Torresani Ornella, Toscani
Giovanni, Toscani Pietro, Zuccala Luigi.
Medaglia di bronzo: 16 donazioni
Acosta Arenas Wilson Bernardo, Arrigoni
Mariangela, Bianchi Giovanna, Brunetti Alberto, Bruschi Luca, Cremascoli
Mauro, Fratti Santina, Furiosi Enrico, Michelutti Margherita, Paralovo
Massimo, Parazzini Ranato, Rozza Giuseppe, Rustioni Loris.
Medaglia d’argento: 24 donazioni
Bargiggia Mariangela; Bargiggia
Luisella, Legutti Claudia, Lucini Domenica, Lunghi Giacomo Battista,
Roveda Massimo, Sacchetta Carmelo, Savarè Giuseppe.
Medaglia d’oro: 50 donazioni
Allieri Vitaloni Mario, Bosoni Giuseppe,
Soffientini Luciano.
Distintivi d’oro con fronda : 75
donazioni
Bozzini Pietro, Malagni Luigi, Pizzamiglio
Flavio, Pozzi Umberto, Rozza Eugenio
Croce d’oro: 100 donazioni
Mascheroni Luigi
Goccia d’oro: 30 anni di appartenenza
all’Avis
Bardoni Mario, Grossi Angelo, Savarè
Pier Raffaele, Villani Michelangelo, Zacchetti Luigi.
Croci cavalierate della Federazione
Internazionale delle organizzazioni dei donatori di sangue
Dott. Corsi Gianluca; dott. Dehò
Felice, Gandolfi Mario, Moroni Rocco, prof. Soini Antonio, cav.
Speziani Carlo (alla memoria),
Manzoni Paolo (alla memoria)
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