Sant’Angelo Calcio
Un girone di vecchie
conoscenze
E’ praticamente tutto lombardo-piemontese
il girone A della Serie D, nel quale è stato relegato il
Sant’Angelo. Evitati i dispendiosi trasferimenti in Sardegna, nonché
le difficili (per motivi logistici) trasferte in terra di Toscana,
il club barasino si trova infatti inserito in un raggruppamento
che vede la partecipazione di dodici società lombarde e di
cinque società piemontesi, con il solo Fiorenzuola (neo retrocesso
dalla Serie C/2) a tenere alta la bandiera dell’Emilia-Romagna.
Sant'Angelo -Uso calcio 1-3: Carboni viene anticipato
dall'uscita del portiere ospite (Foto Cine Zeta)
Caratterizzato dalla pressoché massiccia
presenza di "vecchie conoscenze" del club santangiolino,
quali, ad esempio, il Cuneo, il Casale, il Voghera ed il neo promosso
(ma assai ambizioso) Pergocrema, il girone in questione vede in
vetta ai favori del pronostico un trio formato da Voghera, Cuneo
e Palazzolo, con U.S.O. Calcio (ottimo secondo classificato nel
girone B di Serie D nella passata stagione), Sant’Angelo e Pergocrema
(ex Cremapergo) insignite del ruolo di possibili outsider, mentre
un gradino più in basso appaiono invece tutte le altre compagini.
Merita infine una particolare segnalazione il neo promosso Robbio,
guidato dell’ex tecnico barasino Marzio Buscaglia, in quanto potrebbe
rappresentare la classica "mina vagante" del torneo, ovvero
l’illustre sconosciuta in grado di creare dei problemi anche a formazioni
di più elevato spessore tecnico.
Giuseppe Livraghi
12settembre1919@katamail.com
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Fine della "telenovela"
Il Sant’Angelo regolarmente iscritto al campionato
E’ finalmente finita la "telenovela"
estiva inerente la ventilata non iscrizione del Sant’Angelo al campionato
di Serie D: risolti i noti problemi, il club barasino mantiene infatti
il proprio posto nell’ex torneo Interregionale (girone A). Per dovere
di cronaca, va segnalato che l’unico sodalizio escluso dalla Serie
D è risultato essere il neo retrocesso Campobasso, gloriosa
società che negli Anni Ottanta militò in Serie B e
che nella non lontana stagione 2000-2001 sfiorò la promozione
in Serie C/1, svanita sul filo di lana. Diverso invece il discorso
inerente la Civitanovese ed il Tricase, con la prima che aveva da
tempo espresso la volontà di rinunciare alla categoria e
con la seconda (anch’essa proveniente dalla serie superiore) che
ha rinunciato all’iscrizione per protesta contro la decisione federale
di relegare la Fiorentina in Serie C/2.
Dunque il Sant’Angelo continua la
propria avventura in Serie D, seppur non più con il titolo
di "squadra da battere", il che, tuttavia, potrebbe consistere
in un vantaggio, dato che i rossoneri potranno giocare senza l’assillo
del successo ad ogni costo. Il campionato 2002-2003 si preannuncia
difficile, ma è appunto nei momenti difficili che una grande
squadra dà il meglio di sé. "Labè ten
nìken, Sant’Angelo!" ("Afferra la vittoria, Sant’Angelo!")
Giuseppe Livraghi
12settembre1919@katamail.com
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