Scuola e
Formazione
Nel suo saluto inaugurale ad
avvio di anno scolastico il responsabile dell’Ufficio scolastico
provinciale di Lodi (ex Provveditorato), Pasquale Gaglione,
ha tracciato un quadro di una scuola lodigiana che inizia
l’anno scolastico in condizioni di tranquillità per
quanto riguarda la copertura delle cattedre e l’erogazione
dei sevizi fondamentali, almeno quelli di competenza di quell’Ufficio.
Anche le scuole di Sant’Angelo che tra materne, elementari,
medie e superiori conta intorno ai 1.500 alunni, partono con
le cattedre quasi tutte coperte (con qualche problema ancora
aperto per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno) e il
personale dirigente stabile. L’unico cambiamento è
stato l’avvicendamento alla direzione delle Medie che da quest’anno
hanno alla loro guida la prof. Maria Teresa Cigolini, che
ha sostituito l’uscente prof. Aldo Cafiso.
La tranquillità dell’avvio però è solo
apparente, come dimostra lo sciopero alla prima ora di lezione
indetto dai sindacati confederali il primo giorno di scuola:
un segnale di insoddisfazione per la riforma Moratti, che
dopo tante promesse stenta a partire, anche per la mancanza
di adeguate risorse finanziarie.
La sperimentazione nelle scuole elementari che ha coinvolto
200 scuole a livello nazionale non ha trovato alcuna adesione
nel Lodigiano (al momento in cui scriviamo), non per mancanza
di volontà ma soprattutto per la fretta con la quale
è stata lanciata, trovando scuole e genitori assolutamente
impreparati. Con il risultato che tutto rimane come prima,
cioè con una grande incertezza circa i tempi dell’avvio
della riforma in una difficile fase di transizione da un modello
di scuola ad un altro.
Un altro problema che rimane aperto e di cui purtroppo soffrono
i soggetti più deboli è la cronica mancanza
di personale di sostegno specializzato per gli alunni portatori
di handicap - come lo stesso Dirigente provinciale ha sottolineato
- che costringe a ricorrere a personale senza alcuna qualifica
con le conseguenze che si possono immaginare. L’amministrazione
comunale, come ha sempre fatto negli ultimi anni, ha nominato
assistenti ad personam per facilitare l’integrazione
scolastica degli alunni in difficoltà, ma l’impiego
di questo personale (pur utilissimo e anzi da potenziare)
non può avvenire al meglio se manca il punto di riferimento
rappresentato da personale qualificato nominato dagli uffici
scolastici centrali.
Vi è poi la questione della crescita esponenziale del
numero degli alunni stranieri, particolarmente elevata alle
scuole elementari e alle medie che necessitano di servizi
di accoglienza efficaci per favorirne l’integrazione, primo
fra tutti l’insegnamento della lingua italiana. In questo
campo, grazie alla buona volontà e all’impegno degli
insegnanti, sono state avviate iniziative positive, come la
costituzione del Centro di documentazione territoriale che
in collaborazione con il Distretto scolastico gestisce interessanti
progetti di integrazione degli alunni stranieri. Inoltre nuovi
corsi di aggiornamento per insegnanti sono stati avviati a
livello provinciale trovando numerose adesioni. Ma, nonostante
tutte queste iniziative, l’apprendimento della lingua italiana
avviene ancora con troppa lentezza e con modalità e
ritmi che non riescono a conciliarsi con i tempi della programmazione
curricolare. ..
Ma a Sant’Angelo ci sono altre due questioni su cui vorremmo
richiamare l’attenzione ad avvio di anno scolastico (anche
se ce ne sarebbero molte altre) e cioè il problema
più generale dell’educazione degli adulti (EDA) e quello
della formazione professionale. Si tratta di due problemi
di cui purtroppo si parla poco e sui quali sarebbe importante
il contributo che potrebbe dare l’ amministrazione comunale,
insieme agli altri enti territoriali che si occupano della
materia. E vorremmo cominciare con l’osservare che quest’anno,
come era già successo l’anno scorso, i contributi comunali
per l’EDA nel Piano per il diritto allo studio sono
diminuiti, diversamente da altre voci dello stesso piano in
cui i finanziamenti sono invece aumentati. Dobbiamo dare atto
che l’assessore Aldo Cafiso è stato uno dei pochi assessori
del Lodigiano a garantire finanziamenti all’EDA ai tempi della
sua fondazione. Ma già l’anno scorso questi finanziamenti
erano stati ridotti e lo stesso è accaduto quest’anno
(da 2.582,00 euro del 2002 ai 1.550,00 previsti per il 2003).
Al contrario noi pensiamo che questo sia un settore che vada
invece tenuto nella più alta considerazione dall’amministrazione
comunale che proprio in questo campo può molto operare
per far crescere l’alfabetizzazione degli adulti, offrendo
corsi di formazione cui possano accedere sia coloro che, espulsi
dai processi produttivi, vogliono riqualificarsi, sia quelli
che, specie fra le donne e i pensionati, vogliono accostarsi
a temi e materie di cultura generale (arte, lingue, storia,
intenet ,ecc.), cui non hanno avuto la possibilità
di accedere in altri momenti della loro vita. Non bisogna
dimenticare che più si innalza il livello culturale
medio dei cittadini, più progredisce la civiltà
e la qualità della vita di tutta la nostra comunità.
Perciò impegnarsi in questo settore non è un
lusso, come qualche mente superficiale potrebbe pensare, ma
un vero e proprio investimento di lungo periodo per il nostro
paese.
Sulla seconda questione, sarebbe importante pensare a corsi
di formazione professionale di breve durata da offrire agli
alunni che non vogliono o non possono iscriversi alle scuole
di durata quinquennale come gli istituti tecnici del territorio.
L’indirizzo turistico funzionante dallo scorso anno al "Pandini"
sta raccogliendo buone adesioni, ma si tratta pur sempre di
un percorso di cinque anni che può raccogliere solo
una parte della domanda formativa dei giovani santangiolini.
Bisognerebbe invece pensare seriamente a offrire la formazione
professionale di breve durata anche a quei ragazzi che, dopo
un anno o due, abbandonano gli studi negli istituti superiori
e non trovano alternative immediate e facilmente fruibili.
In questo campo il Comune, in regime di autonomia scolastica,
può fare molto come motore propulsore, individuando
indirizzi compatibili con le caratteristiche socio -economiche
del nostro territorio e concordando eventuali azioni da intraprendere
in collaborazione con i dirigenti scolastici locali e con
il sistema della formazione professionale regionale e territoriale
(CFP).
Ci auguriamo che su entrambi i problemi gli amministratori
dimostrino la sensibilità del caso e si mettano all’opera:
sarebbe un segnale importante di svolta nel campo delle politiche
scolastiche e una dimostrazione della volontà – da
noi sempre auspicata - di interagire positivamente con il
territorio nel campo della formazione.
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Piero Speziani
ci ha lasciati
E’ scomparso il 24
agosto 2002
il comm. Piero Speziani. Con
Lui se ne va un importante
pezzo di storia santangiolina
del ‘900. Tra le sue molteplici
attività, egli ha conosciuto uno
dei momenti più fulgidi della
sua esistenza nei difficili anni
fra il 1943 e il 1945, quando fu
attivamenteimpegnato nelle
file della Resistenza. Combatté
valorosamente, insieme ad altri
santangiolini, per conquistare
la libertà perduta nel periodo
buio dell’occupazione
nazifascista. In quelle
drammatiche circostanze, per
coraggio e spirito di sacrificio,
Egli fu un esempio per tutti,
lasciando un ricordo indelebile
nei suoi compagni di lotta e in
tutti coloro che lo conobbero.
Alla famiglia Speziani porgiamo
le nostre più sentite
condoglianze.
"IL PONTE.
Ricordiamo con immutato
affetto e viva commozione il
nostro caro amico e
valente redattore
Massimo Savini
che ci lasciava all’improvviso
il 24 settembre 1998
IL PONTE
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