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IL PONTE
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festa di sant'antonio

ANNO 7 - N. 1 (Versione web - anno 4 n.1) NUOVA SERIE FEBBRAIO 2003

Nella festività di Sant’Antonio, premiati i santangiolini meritevoli

La gratitudine della Comunità

Nella sua quarta edizione, la “Festa della Riconoscenza” è iniziata con il minuto di silenzio che il folto pubblico del Cupolone, in un segno collettivo di stima, ha tributato al prof. Angelo Montenegro, scomparso solo la notte precedente.


La consegna della benemerenza civica al prof. Antonio Soini

Durante la manifestazione, svoltasi la sera del 17 gennaio, festa di Sant’Antonio, sono state consegnate come ogni anno le attestazioni di benemerenza civica ai santangiolini che si sono distinti nei vari campi di attività sociale, del volontariato e si sono prodigati per lo sviluppo del bene pubblico o hanno saputo portare lontano il nome del nostro borgo.

La serata è stata introdotta dal vice sindaco Cristiano De Vecchi, che ha subito affidato la presentazione nelle mani di Ernesto Racconi e Angelo Gallorini, presidente della Pro Loco. I due, avvalendosi della presenza di Patrizia Monti, si sono avvicendati nella conduzione di quella che si è rivelata una piacevole serata.

La novità rispetto alle passate edizioni della festa non è stata, infatti, solo l’inedita cornice (che negli anni scorsi era quella della sala teatro dell’Oratorio San Luigi); sul palco del Cupolone hanno preso vita momenti di musica, con le esibizioni di giovani talenti, e di teatro, con le anticipazioni degli spettacoli che i gruppi di dilettanti barasini porteranno in scena nel corso del 2003.

Una di queste anteprime è stata proposta dal gruppo  Fiesta Brava, che sta preparando una messa in scena ispirata alle avventure di Pinocchio.

È stata poi la volta della Compagnia del dialetto barasino, che ha offerto un saggio del lavoro che la sta impegnando ormai da oltre un anno per la trasposizione in dialetto santangiolino del romanzo I Promessi Sposi.

Scatenato è stato il gruppo  Ciack si gira, la notte degli Oscar, che prossimamente si esibirà recitando e ballando sulle musiche della celeberrima colonna sonora dei Blues Brothers.

I veri protagonisti della serata sono stati comunque loro: i “benemeriti”. Come ogni anno la commissione presieduta dal Sindaco, e alla quale è spettato il compito di assegnare i riconoscimenti, si è adoperata per valutare le proposte pervenute dai cittadini. Un lavoro più che mai selettivo quanto necessario, visto che a fronte di tutte le proposte avanzate, quest’anno si è deciso di assegnare sei benemerenze, la metà rispetto a quelle del 2002.

I primi a salire sul palco sono stati i Volontari della Casa di Riposo, che con una rappresentanza accompagnata da mons. Carlo Ferrari hanno ritirato la targa consegnata loro da Maurizio Villa, assessore per i servizi sociali.

Una targa è stata consegnata anche ai Lavoratori Credenti, il gruppo guidato da don Peppino Barbesta che a Sant’Angelo raccoglie numerosi associati.

Sono state poi consegnate le quattro medaglie d’oro previste per la cerimonia, la prima delle quali è andata al prof. Antonio Soini, figura chiave nel periodo di passaggio dal vecchio al nuovo ospedale di Sant’Angelo, e decisivo punto di riferimento per l’espansione del nosocomio. Per lui tutti i presenti hanno applaudito lungamente.




È stato poi il turno di Gaetano “Tanén” Rusconi, noto imprenditore che ha ricevuto il premio dalle mani di Giuseppe Ferrari, presidente dell’Associazione Commercianti di Sant’Angelo.

La terza medaglia d’oro è stata assegnata al prof. Piero Barbaini, che per motivi di salute non ha potuto presenziare alla cerimonia. È stato il consigliere comunale Valerio Esposti a leggere ai presenti il messaggio di ringraziamento scritto dall’intellettuale che nella sua vita ha incontrato più volte le difficoltà di chi ha il coraggio di andare controcorrente, ma che in questa occasione ha ricevuto dai suoi concittadini un significativo riconoscimento.


È toccato infine all’assessore Simona Malattia consegnare l’ultima benemerenza, quella assegnata alla sezione AVIS di Sant’Angelo guidata da Pier Raffaele Savaré, che insieme al vicepresidente Giuseppe Bosoni ha ritirato il riconoscimento. L’associazione, che esprime una delle più importanti realtà di volontariato e servizio civile, ha così coronato un anno di festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario di fondazione.

Giuseppe Sommariva

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