cernobyl
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Anche
quest’anno il Comitato Pro-Cernobyl ha potuto
realizzare la possibilità di ospitare 41 bambini (21 femmine e 20 maschi)
di nazionalità bielorussa accompagnati da due adulti: un’interprete, Volha, che abita abitualmente a Minsk
che è la capitale e un’insegnante, Natalia, della scuola elementare di Antonovka. I
ragazzi, che anche quest’anno sono ospitati in famiglie, passano la maggior parte della giornata all’oratorio
San Rocco, dove viene allestita anche una mensa. L’obiettivo
primario di questa vacanza terapeutica è soprattutto quello di favorire
una crescita sana, grazie ad un’alimentazione abbondante e varia che dovrebbe
sopperire alle carenze dovute all’ambiente contaminato
del Paese di provenienza. La
maggior parte di questi bambini bielorussi è già alla seconda vacanza
qui a Sant’Angelo e molti hanno potuto riabbracciare la stessa famiglia
che già li ha ospitati l’anno scorso. Altri, cinque in tutto, sono stati
accolti in altre famiglie che si sono aperte per la prima volta all’ospitalità. Altri
dieci piccoli, invece, sono alla prima esperienza,
come le famiglie che li ospitano. Per questi bambini si ha un’attenzione
particolare, ma già dai primissimi giorni (sono arrivati il 24 maggio)
hanno manifestato un buon inserimento sia nel gruppo, che nel nucleo familiare. Giuliana
Lunghi
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