L'acqua, un bene prezioso
"H2O oro blu" nelle fotografie in
mostra per l'ottobre missionario
Dall'Africa culla dell'umanità, un richiamo agli storici imperi
idraulici e al bene più prezioso da cui nasce la vita: l'acqua.
A questo elemento, contraddistinto fin dagli albori della storia del
pensiero quale il più importante per l'esistenza di ogni essere
vivente, è stata dedicata la mostra "H2O oro blu",
allestita al Salone della Banca Popolare di Lodi nella settimana tra
il 14 ed il 21 ottobre dal Gruppo Africa Chiama, in occasione dell'ottobre
missionario.
|
Un bambino curdo, di ritorno dalla
sorgente,
trasporta il rifornimento di acqua per la sua famiglia |
Elemento unico, l'acqua, intorno a cui prolifera la vita nelle sue
più svariate forme in un connubio inscindibile, e intorno al
quale ha "navigato" l'itinerario dell'esposizione fotografica
attraverso gli scatti legati all'oro blu.
Dal dominio incontrastato agli albori del pianeta attraverso la cartografia
storica, fino all'avanzare della desertificazione nel prosciugamento
del Lago d'Aral, in tutto 120 fotografie hanno illustrato forse il
bene più grande in natura, prima e durante la stessa storia
dell'uomo.
Scorci anche sui grandi fiumi che ieri e oggi ne hanno disegnato i
ritmi, snodandosi attraverso quella geografia idrica che ne segna
a tutt'oggi lo sviluppo, soprattutto lungo i grandi corsi d'acqua,
dal Nilo al Gange, ricordando anche la più piccola mezzaluna
fertile ad ogni latitudine, considerando gli stessi pozzi che Africa
Chiama costruisce in Burkina Faso ad incrementare lo sviluppo di determinate
aree.
Attraverso le immagini, gli spunti di riflessione su un dono da conservare,
dai panorami crepuscolari all'uso domestico purtroppo non alla portata
di tutti.
Da qui un pensiero allo sviluppo sostenibile ed al delicato equilibrio
legato ad un fabbisogno idrico da gestire oculatamente, in un rapporto,
quello tra l'uomo e la risorsa, che non si può spezzare. Pena
il dissesto e una tragedia umana forse lontana nelle rappresentazioni,
ma più che mai vicina nella concretezza della realtà
quotidiana. In quel bicchiere da cui molti, purtroppo, non possono
bere ogni giorno.
Matteo Fratti