C.R.E.A. di Lodi C.R.E.A. di Lodi
C.R.E.A. di Lodi

Premio Cento alla stampa locale


ANNO 7 - N. 5 (Versione web - anno 4 n.5) NUOVA SERIE NOVEMBRE 2003

Premio Cento alla stampa locale
"Il Ponte" a Cento

Cento, città agricola della pianura ferrarese, ci accoglie con i suoi palazzi seicenteschi, le vie porticate e il pavè dove le donne ci perdono i tacchi. Quando Lucrezia Borgia andò in sposa al duca di Ferrara, suo padre, il papa Alessandro VI, le diede in dote anche questa cittadina posta sulla riva occidentale del fiume Reno.
Qui arriviamo la sera del 4 ottobre, partiti da Sant'Angelo per assistere alla cerimonia di premiazione alla quale siamo invitati.
Siamo qui perché qualche mese fa, prendendo spunto da un'idea di Angelo Montenegro, decidemmo di partecipare, con il nostro giornale, al concorso nazionale "Premio Cento alla stampa locale". Un concorso indirizzato alla stampa periodica locale a diffusione gratuita e a contenuto generalista che da cinque anni si svolge sotto il patrocinio degli enti locali della zona (Comune di Cento, Provincia di Ferrara, Regione Emilia Romagna) e dell'Ordine dei Giornalisti.
Abbiamo inviato la scheda di partecipazione con due numeri de "Il Ponte" e qualche CD (con la versione pubblicata in internet) e siamo sicuri di non sfigurare. Ne abbiamo conferma appena entrati nell'auditorium quando vediamo il nostro giornale in prima fila nella mostra allestita per l'occasione.

Premio Cento alla stampa locale

Più di 50 testate per la sezione "enti pubblici", altre 34 nella sezione "soggetti privati" (la nostra) e 17 nella sezione "on line" (anche qui ci siamo iscritti) fanno compagnia a "Il Ponte di Sant'Angelo Lodigiano" in attesa del verdetto finale.
Composti nei nostri vestiti buoni (non si sa mai...per le foto) ci accomodiamo con un po' di apprensione: lungo il tragitto non ce lo siamo detti, ma ognuno di noi spera almeno in un piazzamento.
Ascoltiamo interessati la discussione (la funzione della stampa locale, le difficoltà a far sopravvivere questi prodotti di artigianato mediatico, il possibile ruolo delle scuole di giornalismo a favore del volontariato pubblicistico...e tanto altro) ma il clima da notte degli Oscar ci prende appena l'ospite d'onore della serata, Lucia Blini, giornalista sportiva Mediaset, si accinge a leggere la terna vincente di ogni sezione.
L'eccitazione si spegne subito: già alla chiamata del terzo classificato della sezione "on line" capiamo che non siamo della partita. I rappresentanti dei vincitori sicuramente sono stati avvertiti prima visto che vengono chiamati sul palco con nome e cognome: a noi il nome non lo hanno chiesto, e nemmeno il cognome (solo il numero, siamo in cinque).
Così va infatti: vince una rivista di Reggio Emilia, che però, a dispetto del regolamento, non ci sembra né locale, né gratuita, né generalista.
Inutile nascondercelo, siamo delusi (e un po' arrabbiati). Non perché non abbiamo vinto: siamo venuti qui con lo scopo principale di confrontarci e imparare da chi ha più esperienza di noi, ma il fatto che i premi sono assegnati senza alcuna motivazione pubblica non ci piace.
Con questo stato d'animo ritorniamo verso casa. Prima però dobbiamo riconciliarci con l'Emilia che se non è riuscita ad appagare le nostre menti, saprà appagare certamente i nostri palati. Non ci resta che cercare un posto dove affogare la nostra frustrazione in un mare di ...tortellini !

G.B.