I “Ciapa Nas”:
ragazzi con la passione per il dialetto
Nella rinata stagione teatrale santangiolina meritano
uno spazio anche i “Ciapa Nas”, compagnia dialettale locale
che si distingue per una peculiarità: i suoi attori vanno dai
16 ai 17 anni. Ragazzi quindi, con la passione per il dialetto, e
l’ambizione a calcare le scene.
Già il nome la dice lunga sulla loro vera essenza, “Ciapa
Nas” sta ad indicare non solo una semplice molletta ma, spiega
uno dei componenti, Matteo Capra:«Dovrebbe dare l’idea
anche di una persona che si diverte a prendere in giro i difetti degli
altri, ma senza cattiveria».
I “Ciapa Nas” mettono in scena la vita comune dei santangiolini,
con un occhio al passato. E talvolta caricano un po’, volutamente,
la mano, nel porre in evidenza vizi e virtù. Sono attori, e
in parte anche coautori dei loro spettacoli.
I testi vengono scritti da un adulto, il poeta dialettale Cesare Rusconi
in arte “Ruce”, perché si sa, scrivere in vernacolo
è davvero difficile, ma anche qualche ragazzo del gruppo sta
muovendo i primi passi come autore. In preparazione una nuova commedia,
completamente inedita e tutta in dialetto, dal titolo “Banane
e melòn l’è früta de stagiòn”,
che sarà pronta tra meno di due mesi.
Il gruppo ha iniziato ad esibirsi nel 1997 e può contare su
due attori storici, che in pratica ne sono i fondatori: Matteo Capra
e Alessandro Guarischi. Ci sono poi Simone Freschi, Mario Appiani,
Matteo Bordoni, Toa Giroletti, Fabiana Casiglio, Silvia Atzeni, Salvatore
Bertoni e Francesco Guarischi. Manager e primo fan del gruppo è
Gianantonio Abbiati.
L.R.