"CON-TATTO"
L'iniziativa dell ACLI per un diverso approccio al problema dell'immigrazione
E' maggio, quando il circolo Acli di Sant'Angelo Lod. lancia l'idea
di un progetto di integrazione degli immigrati, ne rende partecipi
le varie associazioni di volontariato e l'amministrazione comunale;
durante la riunione tenuta nel salone parrocchiale si discutono diverse
proposte e differenti punti di vista, ma emerge prepotentemente la
particolare attenzione con cui la comunità civile e religiosa
del paese vive il problema dell'accoglienza e integrazione dello straniero.
L'idea incontra, tuttavia, una serie di ostacoli di carattere soprattutto
economico. Ma la possibilità di un aiuto concreto da parte
della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi incoraggia la
speranza di realizzarla.
Siamo così arrivati all'elaborazione del progetto di integrazione
degli immigrati, chiamato "CON-TATTO" che ottiene l'approvazione
e il finanziamento di una parte delle spese, dalla suddetta Fondazione.
Le motivazioni del progetto
L'immigrazione nel paese è recente e in rapida crescita. I
dati ufficiali registrano in quattro mesi un aumento di presenze di
stranieri di 117 unità. Su una popolazione di 12.458 abitanti
, la percentuale di residenti stranieri ha raggiunto circa il 5%.
Di fronte a questi numeri, non si può rimanere indifferenti
o, peggio, parlare a vanvera in modo superficiale o folcloristico
come se la questione sia, nero su bianco, quella di essere cattivi
o buoni con gli stranieri, cattivi o buoni con i poveri. Si deve sentire
reale e viva l'esigenza di dare una risposta positiva a questa evidente
presenza.
Bisogna sforzarsi di cambiare l'ottica con cui si vede l'immigrato:
molto spesso chi arriva da noi è colui che crede di poter migliorare,
attraverso il suo impegno e il suo lavoro, la sua situazione personale
o quella della sua famiglia. Ha voglia, quindi, di integrarsi, di
diventare cittadino del nostro paese.
L'iniziativa di "CON-TATTO" ha proprio come punto di partenza
la profonda condivisione di questi obiettivi di solidarietà,
sussidiarietà e accoglienza , che hanno visto al lavoro insieme:
ACLI - AFRICA CHIAMA – CARITAS –CAV - COMMERCIO EQUOSOLIDALE
- DONNE E DONNE – FAC - FAMIGLIA CABRINIANA - LA VITA E' UN
VIAGGIO, impegnati in un percorso di collaborazione che, se mantenuto
vivo con entusiasmo, darà buoni frutti.
Le finalità del progetto
Creare le condizioni per favorire una reale partecipazione e una convivenza
pacifica dell'immigrato nella vita civile, sociale, culturale del
nostro paese.
Superare lo stadio del puro assistenzialismo per garantire una solidarietà
autentica, basata sul riconoscimento reciproco del valore della dignità
delle persone.
Mettere in rete conoscenze, risorse e mezzi e favorire la collaborazione
tra le varie associazioni.
Obiettivo del progetto
La realizzazione di uno spazio polifunzionale nel quale saranno articolate
le seguenti attività:
Area prima accoglienza: ascolto e individuazione dei bisogni immediati
e avvio delle procedure di prima assistenza (cibo, medicine, vestiario
..)
Area informativa: consulenza burocratica legale in merito alle pratiche
relative al rilascio di permessi, documenti e orientamento nella realtà
dei servizi offerti dal territorio(uffici comunali, scuole nei vari
ordini,servizi sanitari,ecc..)
Area integrazione culturale: incontri di educazione civica, di cultura
italiana; collaborazione con il centro di educazione permanente degli
adulti; luogo di aggregazione.
Si prevede di ubicare il centro polifunzionale in un locale adiacente
agli uffici del circolo Acli, di proprietà della parrocchia
SS. Antonio Abate e Francesca Cabrini, perché il circolo Acli,
promotore del progetto, mette a disposizione gli strumenti necessari
(telefono, computer,ecc.). Alcune delle iniziative che saranno attivate
all'interno delle varie attività, quali ad esempio distribuzione
di alimenti o vestiario, percorsi di alfabetizzazione, consultazione
di libri, ecc.., saranno attuate nelle sedi delle associazioni aderenti
al progetto.
Gli elementi innovativi e distintivi: innanzitutto l'idea di offrire
al paese e al territorio limitrofo, un servizio organizzato e strutturato
di ascolto e di accoglienza, razionalizzando le risorse e gli interventi
delle associazioni per evitare inutili sovrapposizioni e migliorarne,
così, l'efficacia; inoltre si avvierà in collaborazione
con il Cisvol di Lodi, un corso di formazione per i volontari e gli
operatori impegnati nel progetto, perché la realtà del
volontariato locale, costituito da tante persone che si prodigano
con entusiasmo e spirito di abnegazione, venga valorizzata e Sant'Angelo
possa diventare centro di promozione umana, civile, culturale e sociale.
Il dibattito sull'emigrazione è stato troppo spesso banalizzato
e/o strumentalizzato in maniera impietosa; in molti casi è
diventato un dibattito ideologico, incapace di proporre un discorso
articolato e approfondito e trasformandosi spesso in elemento di divisione
sociale. L'emigrazione è una questione ormai sovranazionale,
che riguarda la riforma del diritto di cittadinanza, la ridefinizione
di appartenenza etnica, religiosa, culturale, l'applicazione più
ampia dei diritti umani.
Diceva Madre Cabrini,"… non bisogna discutere sulla protezione
degli emigranti, bisogna farla…."
Il progetto è divenuto dunque una realtà che partirà
nei primi mesi del 2004. Ci auguriamo che possa radicarsi nel tempo
attraverso la collaborazione dell'amministrazione comunale, degli
enti statali, delle associazioni dei lavoratori, e di tutti i giovani
e meno giovani che vogliano dedicare un po' del loro tempo e delle
loro energie.
Luisella Lunghi