BUON
2004! A CHI?
A tutti, naturalmente. Alle donne e agli uomini,
a giovani, vecchi e bambini, alle autorità, ai cittadini,
agli immigrati nuovi cittadini. A quanti studiano, lavorano,
cercano lavoro, hanno lavorato una vita e ancora si danno da
fare in famiglia, nel paese. Ai volontari che a vario titolo,
individualmente o attraverso associazioni, si impegnano per
gli altri, si prendono cura di qualcosa o di qualcuno. IL PONTE,
per l'anno nuovo, sceglie di mettere in prima pagina il volontariato.
Anzitutto credo si possa affermare che il volontariato rappresenti
oggi, anche nel nostro paese, una delle realtà più
stimolanti e significative della vita civile. Sono più
di venti le organizzazioni ufficialmente raccolte in un elenco
comunale, ma, scorrendolo, ci si accorge che molte non sono
ancora inserite; se poi si considerano i tanti che si mettono
a disposizione in modo informale, non organizzato, come stile
di vita e a volte anche di lavoro, possiamo veramente sostenere
che lo spirito e la pratica del volontariato siano più
diffusi di quanto non si creda o di quanto non vogliano farci
credere i mass-media che propagandano prevalentemente immagini
di una società opportunista, calcolatrice, individualista,
disimpegnata, consumistica, violenta, che ha fretta, che non
ha tempo.
Pur attingendo, quanto a motivazioni, a radici culturali e/o
religiose diverse, i volontari "hanno in comune la passione
per la causa degli esseri umani, in particolare dei più
deboli, e per la costruzione di un mondo migliore" (Carta
dei valori del volontariato, art.2). Mettono a disposizione
il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri,
per la comunità di appartenenza o per l'umanità
intera e lo fanno in modo libero e gratuito.
A Sant'Angelo sono numerose le associazioni in campo, sia laiche
che cristiane; anzi si rileva sempre più una pluralità
di matrici ideali all'interno delle organizzazioni, i cui membri
si riconoscono essenzialmente nelle finalità cui aderiscono:
culturali, ambientali, socio-sanitarie, civili. Sono per lo
più di estrazione parrocchiale quelle che operano nell'ambito
della solidarietà. Il volontariato è generosità
e slancio, ma anche fatica, impegno, tenacia, e sempre di più
anche formazione, competenze, professionalità. Chi vive
la realtà delle organizzazioni di volontariato sa che
la loro gestione gravita su poche persone, che sono affiancate
e sostituite con molta difficoltà. A volte la cessazione
dell'impegno di poche persone rischia di provocare la cessazione
dell'attività di organizzazioni anche importanti. Questa
constatazione, a ben leggere, è solo in apparente contrasto
con quanto affermato in apertura. Le difficoltà essenziali
che le associazioni di volontariato devono affrontare sono:
la scarsa disponibilità di risorse umane attive, l'esigua
disponibilità di risorse finanziarie, il ricambio generazionale.
Forte delle esperienze fatte, dei valori che può mettere
in campo, della capacità dimostrata nel fornire risposte
ai problemi, a volte anche in modo creativo, il volontariato
è in grado di dare il proprio contributo per l'elaborazione
di politiche sociali avanzate. Nel rapporto con le istituzioni
pubbliche, rifiuta un ruolo di supplenza e non rinuncia alla
propria autonomia, ma rileva i bisogni, propone idee e progetti,
sperimenta soluzioni e servizi. Il volontariato, che si presenta
abitualmente nella sua dimensione attiva, cioè del fare
quotidiano, assume la dimensione politica.
Si può osservare che il fiorire dell'associazionismo
volontario è andato, almeno nell'ultimo decennio, di
pari passo con la disaffezione per la politica, specialmente
da parte dei giovani. Come mai? E come dobbiamo leggere questo
fenomeno? E' un rifiuto del mondo della politica che troppo
spesso ha predicato bene e razzolato male? E' invece anche un
primo passo verso una nuova partecipazione alla vita sociale
e ai processi democratici? La cifra del volontario è
il servizio; anche la politica nella sua accezione autentica
dovrebbe essere servizio. Se c'è questo comune denominatore,
è importante che l'Istituzione pubblica, a partire dall'Amministrazione
comunale, a prescindere dagli schieramenti di partito, valorizzi
e sostenga sempre più questa risorsa nell'interesse della
comunità.
E i giovani? Esiste un problema di ricambio, ma anche un problema
di convivenza intergenerazionale dentro le associazioni. I volontari
assidui sono collocati nella fascia anagrafica di mezzo e si
trovano quindi nel pieno della maturità umana e professionale,
mentre i giovani sono di solito una preziosa minoranza, per
quanto si osservi con fiducia un trend in crescita. Penso che
anche ai giovani di oggi non manchi una forte sensibilità
e una condivisione dei valori della pace, della non violenza,
della giustizia, della libertà, della legalità,
che sono i principi fondanti del volontariato. Penso anche che
è l'esercizio della volontà, compiuto con entusiasmo,
che fa essere volontari e che, a monte di ogni persona che viene
identificata come "volontario", ci sia stata un'educazione
della volontà: il ridimensionare le proprie esigenze,
le proprie aspirazioni, i seppur legittimi desideri, per far
posto anche a quelli degli altri. E questa è una riflessione
che si rivolge, in primo luogo, anche ai genitori.
Da ultimo e con l'auspicio che serva a rimpolpare le fila: essere
volontari, oltre che arricchire sul piano interiore e delle
relazioni, fa bene anche alla salute, come dimostra un recente
studio dell'Università canadese di Toronto!
Pinuccia Bracchi
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60 ARTISTI PER EMERGENCY VI
AUGURANO
BUON NATALE
Il Gruppo Emergency di Lodi e Provincia
organizza un'importan-te iniziativa a Lodi per il periodo
natalizio. Dal 7 dicembre 2003 fi-no al 6 gennaio 2004
presso l'ex Chiesa di San Cristoforo, in via Fanfulla
a Lodi, verrà allestita una mostra con l'esposizione
di opere d'arte pittoriche, sculture, litografie ed
altro, donate ad E-mergency da artisti lodigiani (e
non). Il ricavato della mostra sa-rà interamente
destinato a finan-ziare i progetti umanitari di Emer-gency
in Iraq. Gli orari di visita sono i seguenti: da martedì
a ve-nerdì dalle ore 17 alle ore 19 sa-bato e
domenica dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle 16 alle
19.00.
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