Diario di bordo
Sant’Angelo Calcio
E’ un anno terribile per il Sant’Angelo.
Le vittorie non arrivano, i punti salvezza, almeno per ora, sono una
chimera, e la sensazione è che si tratti di una stagione partita
male, continuata peggio, e senza grossi spiragli per il prosieguo.
A nulla è valso il triplo cambio di allenatore, che ha visto
avvicendarsi sulla panchina rossonera, prima Claudio Nichetti, poi
Carlo Piraino, e infine Claudio Balesini. Tre mister in soli 5 mesi,
segno che la situazione di confusione all’interno della squadra
è ben lungi dall’essere risolta. A farne le spese sono
soprattutto il nome del Sant’Angelo e i suoi tifosi, bistrattati
da una squadra non all’altezza, e da una miriade di errori societari
(almeno per quanto visto finora quest’anno), che hanno messo
in ombra il blasone, e la buona reputazione che la squadra vanta su
tutti i campi. Da ultimo, se i rinforzi difensivi, con Di Capita prima
e Del Monte a stretta distanza, sembrano aver portato un po’
più di solidità al reparto arretrato, permangono, vistosi
e ancora non risolti, i gravi problemi dell’attacco, tra i peggiori
del girone A, che non può contare su un centravanti in grado
di fare gol con continuità.
La cronaca. I rossoneri nella 14esima giornata sono impegnati nella
gara casalinga con la Canavese. La partita finisce 2-0 per gli ospiti,
con il primo gol che arriva a pochi minuti dal fischio d’avvio
e condiziona l’intera partita. Il Sant’Angelo si dimostra
generoso ma inconcludente, e lascia quindi i 3 punti ad un’avversaria
che approfitta dei limiti e delle carenze degli uomini di Piraino.
E segno che quest’anno le cose proprio non vanno nel verso giusto,
proprio nella gara con la Canavese è arrivata pure la contestazione
dei tifosi.
Sette giorni dopo arriva lo scontro esterno sul campo del Casale.
La partita finisce 2-0 per la squadra di casa, con le reti siglate
nel secondo tempo. La partita di Casale Monferrato vede inizialmente
un buon Sant’Angelo, ma come accade ormai costantemente quest’anno,
nei secondi 45 minuti emergono i soliti limiti dei rossoneri, che
spesso commettono errori vistosi, che denotano cali di concentrazione
e anche scarse capacità tecniche.
Il Sant’Angelo affronta la sfida interna con il Cuneo da ultimo
in classifica, con all’attivo soltanto 10 punti. Gli avversari
arrivano al “Chiesa” come quinta forza del torneo, con
25 punti, in condominio con il Voghera, squadra destinata a crescere
nel prosieguo, e che dimostrerà proprio contro il Sant’Angelo
le sue doti. La gara con il Cuneo porta però una buona notizia
agli uomini di Piraino, che si impongono con un perentorio 3-1. In
virtù dei 3 punti conquistati, la classifica si muove, e il
Sant’Angelo raggiunge il penultimo posto, a pari punti del Casteggiobroni.
Ma per i rossoneri, terminata la settimana del dopo Cuneo, è
un risveglio amarissimo. Il Sant’Angelo nella 17esima giornata,
l’ultima del girone di andata, va a far visita alla capolista
Borgomanero. A dire il vero non una gran squadra, con i rossoneri
che nel primo tempo potrebbero addirittura passare in vantaggio. Proprio
allo scadere dei primi 45 minuti di gioco però il Borgomanero
passa, e dilaga poi nella ripresa, per un punteggio finale davvero
rotondo, 4-0.
Il girone di ritorno parte con il derby del Lambro. Sant’Angelo-Sancolombano
finisce 1-1, con i barasini in vantaggio nel primo tempo, e gli azulgrana
che pareggiano nella ripresa. A danno del Sant’Angelo però
due espulsioni e 4 ammonizioni, il che la dice lunga sul clima teso
che si respira in casa rossonera.
Il derby è anche l’ultima partita dell’allenatore
Piraino. In settimana arriva infatti mister Claudio Balesini, alla
prima esperienza in categoria, e l’anno scorso, attaccante per
qualche mese proprio in forza al Sant’Angelo. I rossoneri vanno
a Vigevano, ma vengono sconfitti di misura per 1-0, a fronte di una
prestazione positiva.
L’esordio casalingo di Balesini coincide con Sant’Angelo-Voghera,
squadra robusta e in forma. Una squadra da vertice. Il Sant’Angelo
la affronta a viso aperto, ma a causa di errori individuali deve cedere
per 2-1.
Sette giorni dopo i rossoneri sono in Val d’Aosta, per la sfida
tra la penultima e l’ultima del girone. Vince il Valle d’Aosta
per 1-0, e il Sant’Angelo piomba all’ultimo posto della
graduatoria. Avrebbe dovuto essere la partita della svolta, e invece
per gli uomini di Balesini il match si trasforma in una “Caporetto”
senza scusanti e senza recriminazioni che tengano. E’ l’ennesima
delusione della stagione, cha va a sommarsi alle disfatte fino ad
allora accumulate. Il S.Angelo si dimostra squadra incapace di pungere,
pesantemente colpita dalle molte assenze, e priva di un metodo di
gioco armonioso o quantomeno efficiente.
La settimana che segue alla sconfitta è una settimana di passione,
con mister Balesini che chiama in causa i giocatori, minacciando addirittura
di essere disposto, in accordo con la società, a tagliare l’organico
e a continuare solo con i fedelissimi della casacca rossonera.
Nella gara interna con lo Sparta Novara, il Sant’Angelo cerca
di superare il trauma Valle d’Aosta: ne esce uno squallido 0-0,
con i rossoneri che restano inchiodati all’ultimo posto della
classifica. E dalla bocca dell’inferno, giornata dopo giornata,
comincia ad uscire un caldo insopportabile.
Lorenzo Rinaldi