Il “Pandini” riscopre
le radici del nostro borgo
È stato presentato venerdì 16 gennaio il volume intitolato
“I luoghi e il tempo - Sviluppo e toponomastica nella storia
di Sant’Angelo Lodigiano”. Presso l’aula magna dell’istituto
tecnico “R. Pandini”, studenti e insegnanti impegnati
nel progetto hanno fatto conoscere alla cittadinanza e agli appassionati
di storia il libro che rappresenta il punto d'arrivo di una ricerca
sull’evoluzione della toponomastica locale.
Iniziato nel 2002, in seguito al finanziamento assegnato dal Ministero
della Pubblica Istruzione all’istituto barasino come vincitore
del concorso “Lombardia: una tradizione da promuovere”,
il lavoro ha coinvolto direttamente i ragazzi del Pandini in ricerche
archivistiche, sotto la guida di un gruppo di docenti formato da Annalisa
Cavallini, Giorgio Merli, Guglielmina Migliavacca, Francesco Montera,
Ugo Sozzi e Fiammetta Zanaboni, a loro volta coordinati da Angelo
Montenegro, venuto a mancare quando non restava che raggruppare e
ordinare i dati raccolti.
Fiammetta Zanaboni, nel corso della serata, ha ripercorso le tappe
della ricerca e insieme a Bibiana Meyer, moglie di Angelo Montenegro,
ha ricordato con commozione quei primi momenti di progettazione caratterizzati
dall’entusiasmo contagioso del professore.
Particolarmente significativo è stato l’intervento di
Francesco Cattaneo, direttore dell’Archivio storico comunale
di Lodi, che ha definito il lavoro degli studenti “esemplare
dal punto di vista del metodo e dei risultati”.
Cattaneo ha inoltre tracciato un attento profilo professionale e umano
del professor Montenegro, sottolineandone “l’attitudine
a costruire progetti” che gli permetteva di eccellere in cultura
storica abbracciando la passione civile. La ricerca “sul campo”
dei dati storici relativi ai nomi delle vie del paese, le cascine,
la popolazione e lo sviluppo urbano, ha trovato una felice coincidenza
con la riapertura, nel 2002, dell’Archivio parrocchiale riordinato
da don Giulio Mosca. Gli studenti hanno avuto la possibilità
di cimentarsi in prima persona nel reperimento e nella consultazione
dei documenti.
Come ha fatto notare Angela Colombo, ispettrice della direzione scolastica
regionale, il coinvolgimento diretto dei ragazzi è stato decisivo
per la buona riuscita del progetto, invogliandoli a continuare l’elaborazione
dei dati anche di pomeriggio, in orari extrascolastici.
Durante la presentazione, a cui erano presenti anche il sindaco Giuseppe
Carlin, il vicesindaco Cristiano Devecchi e l’assessore alla
cultura e pubblica istruzione Aldo Cafiso, sono stati proprio i ragazzi
delle classi partecipanti (due ragionieri e due geometri) a leggere
per i presenti alcuni brani e a mostrare le fotografie contenute nel
libro.
Il volume è arricchito dalle immagini dei quadri messi a disposizione
dal gruppo “Pittori Santangiolini”, molti dei quali sono
stati esposti per l’occasione all’istituto “Pandini”.
Giuseppe Sommariva