ANNO 6 - N.2 (Versione web - anno 3 n.2)
NUOVA SERIE APRILE 2002
Teatro, cinema, lirica
e canzoni
fra storia e cronaca
Parte seconda: dagli anni ’40 agli
anni ’70 (Parte prima)
Inserto:
Rataplan
Sant'Angelo ciau
I giramondo
Concludiamo la narrazione di quanto
è accaduto a Sant’Angelo a riguardo del canto e della musica
dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Abbiamo iniziato con
il canto corale (cfr. "Il Ponte" – n.2 – aprile 2001)
e affrontato gli argomenti relativi al teatro, cinema e alla musica
lirica e leggera, con una prima parte (cfr. "Il Ponte"
– n.6 dicembre 2001) che trovano il loro compimento in questo articolo.
Dal giugno al settembre
del 1945, negli spazi all’aperto dell’Oratorio S.Luigi, ripresero
gli spettacoli teatrali e cinematografici. Da un registro, abbiamo
desunto alcuni titoli di pellicole proiettate in quell’anno: "Fra
Diavolo"; "La donna è mobile"; "Se io
fossi onesto", "Il cavaliere di S. Marco"; "La
maestrina"; "Casta diva"; "Fuga a due voci".
Nel novembre del 1945,
la mente geniale di Don Nicola De Martino, realizzò la trasformazione
dell’ex chiesa di S. Marta (chiusa al culto nel 1925) in un locale
ad uso Cinema e Teatro. Fu ricavato un salone di 14,05x15,60 m con
un palcoscenico sul cui boccascena erano raffigurate le maschere
del teatro greco rappresentanti la gioia ed il dolore e la scritta
"educando diverte". La sua attività incominciò
sul finire del 1946 con spettacoli di prosa e la proiezione di film,
quali: "Dramma dell’Artide"; "Il tesoro dei tropici";
"I 4 moschettieri"; "La famiglia Brambilla".
Dilettanti santangiolini
dopo lo spettacolo del 2 luglio1957 all'arena giardino
Nel mese di febbraio
del 1947, giunse al Teatro S. Marta la Compagnia di prosa "D’Origlia-Palmi"
composta da attori romani. La rappresentazione di copioni popolari,
quali "Christus", "Il Cardinale", "La
nemica", "S. Rita", "I due sergenti",
riscossero molto successo tanto da costringere gli attori a prolungare
la permanenza per circa due anni. L’autore di questa cronaca, a
quel tempo undicenne, fu scelto dai capocomici per interpretare
uno dei due ruoli principali del dramma "I due orfanelli",
l’altra parte fu affidata ad una brava Ginetta Cordoni, camuffata
in maschietto.
Il 1947 è stato
per Sant’Angelo, un anno all’insegna della musica lirica: al Teatro
Italia recita di "Lucia di Lamermoor" di Donizetti,
con protagonista il soprano Lina Pagliughi. Al Teatro Centrale,
rappresentazioni della "Traviata" di Verdi, con
il soprano Luisa Palazzini; "Boheme" di Puccini
e "Andrea Chemier" di Giordano. In estate, memorabili
furono le rappresentazioni di melodrammi nel Castello Bolognini
con la messa in scena delle opere: "Tosca" di Puccini,
"Rigoletto" di Verdi e "Madama Butterfly"
di Puccini. La manifestazione denominata "Dal Lambro all’Adda",
organizzata dal baritono Pino Raimondi con il concorso della Pro
Loco e di un Comitato Lirico ebbe un esito straordinario, valorizzata
ancor più dal cortile del Castello, dimostratosi cassa armonica
ideale.
Iris Selmi con Corrado nella trasmissione radiofonica "La Corrida"
del 10 luglio 1971
Ma non solo opere
liriche in quell’anno 1947, al Teatro Italia, anche musica leggera
con protagonista uno dei più acclamati interpreti della canzone,
Luciano Taioli.
Fu questo uno degli
ultimi spettacoli della gestione Moisello, perché il 14 maggio
il Cinema Teatro Italia venne acquistato dai fratelli Altrocchi
che, alcuni anni più tardi, nel giugno del 1955, furono autorizzati
ad esercitare l’attività cinematografica e teatrale in uno
spazio all’aperto in piazza dei Caduti, denominato Arena Giardino.
Dal 1952 al 1959,
sui palcoscenici del Centrale e di S.Marta, furono eseguiti una
serie di spettacoli musicali e nuove ugole si affacciarono alla
ribalta: Gianna Cordoni, Martino Beccaria, Giuseppina Saletta, Emilio
Esperi, Carlo Cella, Iris e Norma Selmi, Luisa Molinari, Mario Rozza,
Angela Maiocchi, Francesco Altrocchi, Luisa e Gabriella Beccaria,
Giuseppe Terrana a cui, più tardi, si aggiungeranno: Nadia
Deiuri, Cesare Dornini, Cesarina e Pierino Maiorani.
Alcuni componenti del gruppo "Alla luce del sole" con
il regista Carlo Cotti (il terzo da destra)
Con lo scopo di valorizzare
artisticamente i dilettanti locali, il 14 dicembre 1956, fu costituita
l’Associazione Musicale del Dilettante Santangiolino (AMUDIS). Fra
le iniziative intraprese, va ricordato l’incarico assegnato al compositore
Nino Ravasini e al paroliere Luciano Beretta di comporre una canzone
dedicata a Sant’Angelo. Il brano, intitolato "I Giramondo",
fu presentato il 5 marzo 1958 al Teatro Centrale. Il giorno precedente,
a rendere più importante l’avvenimento, dai microfoni radiofonici
del "Gazzettino Padano", il poeta Alberto Cavaliere declamò
uno dei suoi famosi "rataplan" dedicato all’intraprendenza
dei santangiolini.
Nel 1958, il maestro
Achille Mascheroni, ottenne grande popolarità con la trasmissione
televisiva "Il Musichiere", condotta da Mario Riva. Il
nostro concittadino fu il primo concorrente ad aggiudicarsi il titolo
in palio (cfr. "Sant’Angelo in TV" in "Il
Ponte" – n.3 – giugno 1998).
Un altro successo
a livello nazionale, ma in campo cinematografico, l’ebbe nel 1962,
il santangiolino Carlo Cabrini, che fu scelto dal regista Ermanno
Olmi come protagonista del film "I fidanzati". Dopo questa
esperienza Cabrini continuò nell’impegno di attore, prendendo
parte ai film: "Il terrorista", "Made in Italy",
"Vermisat" e "Il garofano rosso" (cfr. "Carletto
Cabrini: da operaio ad attore" in "Il Ponte"
– n.2 – aprile 1997).
Le tendenze musicali
tipiche degli anni ’60, portarono alcuni giovani appassionati musicisti
della nostra borgata a formare complessi musicali. Ricordiamo "Le
Impronte", "I Rubacuori", "Gli Dei" (cfr.
"Trent’anni fa: il ‘68" in "Il Ponte"
– n.2 – aprile 1998).
E venne il 1966, l’anno
in cui fu demolito il Cinema Teatro S.Marta, causando sentimenti
di nostalgia nei santangiolini, memori di irripetibili momenti di
divertimento in compagnia di un arguto Don Nicola, che sapeva commentare
sapidamente la proiezione dei film.
Alcuni angoli di Sant’Angelo
furono immortalati negli anni 1967 e 1968 dal regista Pier Paolo
Pasolini che soggiornò nella nostra borgata allo scopo di
girare sequenze dei film "Edipo Re" e "Teorema"
con protagonisti Silvana Mangano e Franco Citti (cfr. "Pasolini
a Sant’Angelo" in "Il Ponte" – n.3 – settembre
1996).
Rilevanti le vittorie
nella trasmissione radiofonica "La Corrida" condotta da
Corrado, dei cantanti barasini Pasquale Zamboni, il 19 novembre
1968 e Iris Selmi, il 10 luglio 1971.
Dal 1974 al 1977,
la nostra borgata fu vivacizzata da eventi di assoluto valore artistico,
per iniziativa del gruppo "Alla luce del sole", formato
da giovani ricchi di nuove idee, che con la guida del regista Carlo
Cotti e la collaborazione della Pro Loco, hanno fatto di Sant’Angelo
un’autentica cittadella dello spettacolo.
Lo spazio non consente
di enumerare tutti gli spettacoli messi in scena, ci limitiamo a
citare i più significatici: lo spettacolo con Lina Volonghi,
Franca Mazzola e Maurizio Merli; i concerti jazz con Carlo Loffredo
e la "New Orleans Jazz Band" e di Lino Patruno con la
"Milan College Jazz Society"; il concerto con l’orchestra
"Rosetum" di Milano e le letture di Paola Borboni e Bruno
Vilar; lo spettacolo "Ieri e sempre" con la cantante
Giovanna, Alain Corot e Cledy Tancredi, interpreti di poesie di
Giovanni Testori; la serata con Nilla Pizzi, Rossano e Rosalina
Neri; le commedie "Due dozzine di rose scarlatte"
e ""El professor di matt" con Piero Mazzarella;
la rivista "Milanin Milanon" con Renzo Palmer e
Millj; il cabaret "Quanti anni hai?" con Teo Teocoli,
Massimo Boldi e la regia di Enzo Jannacci; le riviste "Ciciarèm
on cicinin con i santangiulin " e "L’è tutt
ona fera" con Liliana Feldman ed Evelina Sironi; Bruno
Pezzini in "Fanfulla da Lodi".
Nel 1978 ebbe successo
l’incisione discografica della canzone "Sant’Angel ciau",
testo in dialetto e musica di Gino Daccò, interpretato da
Angelo Lucini.
Il Cinema Teatro Centrale
chiudeva definitivamente la sua attività nel 1978 mentre
l’immobile fu acquistato da un istituto bancario nel dicembre del
1981. L’anno successivo fu invece la volta della chiusura del Cinema
Teatro Italia, anch’esso ceduto per essere trasformato in una filiale
bancaria.
Antonio Saletta
(4. fine)
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