Editoriale
PREPARIAMOCI A SCEGLIERE
Le elezioni amministrative per il nostro Comune sono qui dietro l’angolo. Mancano circa tre mesi. Alcuni candidati alla carica di nuovo Sindaco sono già scesi in campo. I cittadini, che saranno chiamati a scegliere per decidere a chi affidare l’amministrazione della città nei prossimi cinque anni, possono già trovare i primi elementi per decidere, valutando come hanno operato coloro che hanno fatto parte o addirittura erano al vertice delle amministrazioni che hanno governato Sant’Angelo nell’ultimo decennio e che oggi si ripresentano per essere eletti. “Il Ponte”, che non promuove campagne elettorali e non sostiene alcun candidato, intende fare alcune riflessioni.
Sparito “Il Barasino” (non si sa perché), negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una raffica di uscite del volantino “Appunti Santangiolini”, pubblicato a cura di Forza Italia. Il contenuto abbondante e ripetitivo di questo foglio è costituito da elenchi di opere fatte, opere da fare, opere in progetto, dei loro costi, dei contributi ricevuti, delle somme spese e da spendere. Non entriamo nel merito dell’organicità, della razionalità, della rilevanza, della tempistica e della priorità di quanto è stato fatto. Sorvoliamo sui lavori frenetici di imbellettamento che stanno tormentando in contemporanea numerose vie di Sant’Angelo. Quello che ci aspettavamo di trovare e che invece non troviamo da nessuna parte (né sul volantino, né sulla stampa provinciale) è una analisi seria e pacata di quelli che erano i problemi di questa comunità cinque anni fa, una descrizione documentata di quello che si è fatto per risolverli, il quadro dei problemi che invece rimangono sul tappeto, l’indicazione delle nuove sfide da affrontare per il prossimo quinquennio, gli interventi (non elettoralistici) che si intendono mettere in campo, le risorse che si dovranno reperire a tale scopo ed il modo di ottenerle. È su questi elementi di giudizio che il cittadino può motivare meglio la sua ragionevole scelta, non su una sfilza di cifre milionarie sparate a raffica e ripetute fino alla noia, riguardanti soltanto opere pubbliche, manutenzioni, marciapiedi e sensi unici, cui fanno da cornice generiche ed autoreferenziali dichiarazioni di efficienza, di capacità, di abilità politica, senza tuttavia che si possano intravedere, dietro tali dichiarazioni, gli elementi concreti che le giustifichino e le sostengano.
Ma davvero siamo sicuri, come afferma il sindaco Carlin, che “Sant’Angelo ha riconquistato all’esterno il prestigio e la considerazione che merita”? Riguardo a che cosa? E quand’anche fosse, si è mai chiesto il sindaco qual è il giudizio dei santangiolini doc sulla Sant’Angelo di oggi rispetto a quella di dieci o quindici anni fa?
Il declino, che è sotto gli occhi di chi vuole vedere, si configura nell’incapacità di assicurare un’aspetto decente e pulito alla città, nel mancato decentramento di uffici e servizi pubblici, nell’assenza di iniziative che favoriscano la creazione di nuovi posti di lavoro, nell’inesistenza di spazi per i giovani, nell’evanescenza di proposte di carattere culturale e formativo. Ma quello che si fa sentire in modo ancor più pesante è la mancanza di un’incisiva sorveglianza del territorio: il problema della droga e dell’incremento continuo di atti di inciviltà e di più o meno piccola delinquenza sono ormai palesi. Perché nessuno ne parla? Perché chi amministra il paese sembra comportarsi ed agire come se certi problemi non esistessero?
Questi problemi vengono da lontano, non sono nati da poco e affondano le loro radici negli immobilismi del passato: erano presenti già dieci ed anche quindici anni fa. Bisogna allora concludere che non è più possibile nascondersi dietro l’indifferenza e che coloro che intendono candidarsi dovranno assumere una posizione ed indicare un programma preciso, concreto, attuabile riguardo a quei problemi che sono da troppo lungo tempo irrisolti.
C’è ancora una questione su cui vogliamo chiamare i cittadini a riflettere. Sul numero di gennaio di “Appunti Santangiolini” il sindaco Carlin sferra un attacco violento e sorprendente contro Lega e AN, tuttora membri di Giunta e della maggioranza che amministra Sant’Angelo. Tornano a galla le questioni riguardanti la correttezza di gestione del bilancio 2006. Non abbiamo certo dimenticato le vicende della scorsa estate, che hanno visto la dissociazione e poi il rientro della Lega. Partiti insieme, la compagine della Casa delle Libertà si è divisa, per poi tornare ancora unita. Oggi FI, Lega e AN sono ancora ai ferri corti.
Questa disinvoltura di rapporti ci appare eccessiva e non può che generare sfiducia nel valore e nella serietà dei protagonisti della compagine amministrativa uscente.
A questo punto si impone la domanda: a chi diamo in mano Sant’Angelo per i prossimi cinque anni?
Chiediamocelo! Chiediamocelo per tempo per operare scelte utili e ragionate, perché questa piccola e vivace comunità, che merita una valorizzazione ben diversa rispetto a quella che finora le è stata riservata, non sia costretta ad assistere impotente ad un degrado civico e sociale inevitabile, se non si opereranno inversioni di tendenza basate su un sano impegno, su lungimiranza, su conoscenza dei problemi, su capacità concrete di risolverli, su condivisione, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.
C’è ancora un po’ di tempo a disposizione. Speriamo che venga bene utilizzato, non solo dagli amministratori uscenti che intendano ricandidarsi, ma anche e soprattutto da tutti gli altri candidati.
Vedremo nelle prossime settimane cosa sapranno tirare fuori in proposito coloro che chiederanno di essere eletti alla guida della nostra cittadina dal 2007 al 2012. Facciano proposte serie, dimostrando concretezza ed assicurando l’impegno a raggiungere i risultati promessi, evitando polemiche sterili ed accuse contro gli avversari.
I cittadini vogliono votare per qualcuno e per qualcosa, non contro qualcun altro.
I cittadini non staranno solo a guardare, nei prossimi cinque anni. I cittadini faranno in modo che, volenti o nolenti, gli amministratori eletti ascoltino la loro voce anche dopo la data delle elezioni.