Editoriale
Auguri a IL PONTE
Perché compie 10 anni. Con l’uscita di questo numero, realizzato per l’occasione a colori, “Il Ponte” raggiunge un importante traguardo. Esiste infatti come testata autonoma dal dicembre 1996, quando andò in stampa e venne distribuito il N° 0. In realtà la sua nascita risale all’aprile precedente, quando venne pubblicato il primissimo numero, come supplemento del periodico “Quindici Giorni in Città” di Casalpusterlengo. Consentiteci dunque di essere un poco orgogliosi e di compiacerci, in modo misurato, di noi stessi.
Quando uscì il primissimo numero, “Il Ponte” si pose alcuni obbiettivi. Fra questi, crediamo di aver raggiunto lo scopo di rappresentare un “occhio”, un punto di osservazione sulle vicende della nostra comunità, non solo in termini di cronaca e di rappresentazione degli accadimenti presenti, ma anche su ciò che ormai è stato consegnato alla storia di Sant’Angelo Lodigiano, nel senso più impegnativo del termine.
Fra cronaca e storia, “Il Ponte” ha poi voluto tratteggiare diversi aspetti della nostra realtà, parlando di ambiente, di volontariato, di attività imprenditoriali, di tradizioni, di amministrazione pubblica. Lo ha fatto utilizzando tagli diversi. Così le pagine del nostro periodico sono state via via popolate da personaggi significativi, sia pure sotto profili differenti, della nostra storia recente: Achille Mascheroni primo Musichiere d’Italia, Carletto Cabrini protagonista dei primi film di Ermanno Olmi, i fratelli Beccaria, i fratelli Ferrari, Pasquale De Vecchi e tanti altri. Si è parlato di volontariato e di impegno sociale, ricordando le figure di Carlo Speziani e del professor Antonio Soini, l’Associazione Genitori e Amici dei Disabili, l’Avis, Africa Chiama, la Croce Bianca, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e così via.
Una particolare attenzione è stata dedicata alle attività del nostro paese, tanto per il passato: i Curdè, i Pularö, l’Ingüriè, i Masulàri, i Curéri, i Geròn, i Pescadù; quanto per il presente, con la serie dedicata ad alcune realtà produttive locali come Sinterama Tespiana (el Fabricòn), Giannoni S.p.a., Samadoval, Meccanica e Trattamenti, AT. MEC., ecc.
L’importanza della scuola è stata costantemente sottolineata da “Il Ponte”, sia con la trattazione di argomenti dedicati alle attività didattiche, sia con un riconoscente ed affettuoso ricordo di coloro che alla scuola, soprattutto a quella elementare, hanno dedicato la loro vita, come le maestre ed i maestri di Sant’Angelo. Uno spazio considerevole è sempre riservato alle attività sportive: non solo al calcio, ma anche a kick boxing, judo, motonautica, basket, nuoto, ciclismo.
Siamo poi stati, o abbiamo cercato di essere, attenti osservatori delle vicende sociali ed amministrative del nostro paese e del suo recente innalzamento al rango di città. Abbiamo parlato del Lambro, di rifiuti, di ambiente in generale; abbiamo seguito da vicino ciò che accade nel Palazzo Comunale, informando nel modo più corretto e completo possibile e sollevando, qualche volta anche in modo deciso, osservazioni e critiche, documentando le nostre affermazioni, e tuttavia mantenendo sempre un tono pacato per evitare di scadere nella polemica fine a se stessa. Su questo fronte, raramente siamo riusciti ad instaurare un dialogo con le Amministrazioni comunali, a cui far seguire momenti di partecipazione della cittadinanza alle scelte che la riguardano. Abbiamo incontrato ostacoli finora insormontabili: evidentemente la richiesta di condividere con chi siede in Comune le scelte per lo sviluppo ed il progresso della comunità non incontra il medesimo grado di interesse da entrambe le parti. Scelte urbanistiche, salvaguardia dell’ambiente, problemi dei giovani, qualità della vita non hanno trovato spazi di confronto e di condivisione.
Continueremo sulla nostra strada, perché crediamo di aver reso e perché ci impegnamo a rendere anche in futuro un servizio alla nostra Sant’Angelo, convinti come siamo di fare qualcosa di utile per i nostri concittadini. Certo questo impegno non lo sosterremo da soli, come da soli non lo abbiamo sostenuto in passato e di ciò ringraziamo sinceramente e profondamente tutti coloro che, con la loro collaborazione, anche di carattere economico, aiutano “Il Ponte” a vivere ed a continuare. A loro va, quindi, il nostro sincero ed affettuoso augurio di Buon Natale e di un Felice e Sereno Anno Nuovo.
In questa occasione, vogliamo rivolgere anche un particolare ringraziamento a mons. Carlo Ferrari che molti anni fa, prima che nascesse “Il Ponte”, intuì la necessità di un foglio di informazione civica, consentendo ad alcuni di noi di redigere e pubblicare periodicamente un inserto sul pe-riodico parrocchiale “La Cordata”.
Ma un ringraziamento ed un ricordo ancora più profondi e sentiti vanno agli amici de “Il Ponte” che ci hanno lasciato: a Massimo Savini, ad Angelo Montenegro, a Pierino Caserini.
“Il Ponte” è nato e continua a vivere anche grazie a loro.