Anno 22 - N.2 Aprile 2018 |
Il clima di tensione
nella politica locale
Abbiamo atteso a lungo - facendo leva su buon senso e prudenza - prima di prendere posizione sui fatti che stanno caratterizzando gli ultimi anni della vita politica e sociale santangiolina. Il rischio era di arrivare a conclusioni affrettate e mettere insieme, sullo stesso piano, singoli episodi slegati. Oggi però, quanto accaduto a un esponente politico di lungo corso (una bandiera gettata nel giardino di casa nottetempo con pesanti minacce al suo riguardo) impone una riflessione seria, da condividere con la società civile del nostro paese, per tentare di fare un passo avanti.
Chiariamo subito un aspetto. Non sappiamo chi sia l’autore delle minacce e attendiamo la conclusione del lavoro dei carabinieri della stazione di Sant’Angelo e degli agenti della Digos della Questura di Lodi. Auspichiamo sia fatta chiarezza al più presto, ma aggiungiamo che quest’ultimo episodio si inserisce in un contesto che desta preoccupazione e che vede un confronto politico teso e segnali crescenti di intolleranza ed estremismo. Siamo di fronte a una situazione che le forze democratiche della nostra città devono affrontare con fermezza, determinazione e soprattutto buon senso, evitando di esasperare i toni.
Da parte nostra proviamo a fornire tre piccoli spunti.
Primo. Non dobbiamo più essere disposti ad accettare o sottovalutare episodi che vanno al di là delle regole civili del confronto politico. Il nostro invito è rivolto in primo luogo a quanti hanno ricevuto dagli elettori il delicato incarico di rappresentarli nel consiglio comunale.
Secondo. Facciamo attenzione ai segnali di emarginazione, delusione, isolamento, frustrazione che possono emergere dal nostro contesto sociale. L’estremismo e l’intolleranza si nutrono proprio di questo, non lasciamo campo libero a chi vuole semplicemente cavalcare il malcontento.
Terzo. Un dibattito politico alto, magari anche ruvido ma costruttivo, può essere un efficace antidoto ai segnali di pericolo che abbiamo fin qui descritto. E il senso di responsabilità di tutti è fondamentale: occorre evitare di delegittimare l’avversario e scegliere con cura i contesti e i momenti pubblici a cui partecipare.
E, se necessario, imparare a dire dei no.
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Dal 1996 al servizio dei santangiolini
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