Editoriale
Il vice sindaco,
la partecipazione,
le aliquote Imu
Alcuni degli accadimenti che si sono verificati nella vita amministrativa di Sant’Angelo negli ultimi mesi non possono lasciarci indifferenti e ci impongono qualche doverosa riflessione.
La novità forse più importante che ha coinvolto l’intera città sono state le dimissioni, poche settimane fa, del vice sindaco e assessore al bilancio Ezio Rana. Rana aveva ottenuto un successo personale in termini di preferenze alle elezioni dello scorso maggio e, dopo cinque anni come semplice assessore, aveva assunto l’incarico di vice sindaco. A pochi mesi dall’insediamento della giunta, è arrivato però il passo indietro, improvviso e inaspettato. Rana ha parlato di ragioni personali e professionali, nel merito delle quali non vogliamo entrare. E’ tuttavia innegabile che l’uscita di scena di una delle figure più importanti di questa maggioranza lascia aperti alcuni interrogativi in merito ai rapporti interni alla maggioranza stessa e alle sue dinamiche future.
Nel momento in cui andiamo in stampa, il nome del nuovo vice sindaco non è ancora noto. E’ però assai probabile che la delega al bilancio (uno dei settori strategici dell’amministrazione comunale) verrà definitivamente mantenuta dal sindaco Domenico Crespi anche quando sarà deciso il successore di Rana.
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Nei mesi che ci siamo lasciati alle spalle la maggioranza che amministra Sant’Angelo ha delineato una prospettiva che, a nostro avviso, dovrebbe essere rettificata. Nel consiglio di amministrazione della Farmacia comunale sono stati nominati tre esponenti, tutti espressione della maggioranza. Nel Cda non ci sono più rappresentanti delle minoranze. E questo, dal punto di vista del controllo democratico sull’operato di un’azienda di proprietà di tutti i santangiolini, non è certo positivo.
Ma c’è dell’altro. Il numero dei componenti delle commissioni consiliari è stato ridotto. Anche in questo caso non si va nella direzione di una più ampia partecipazione alle decisioni della pubblica amministrazione. Sul tema hanno fatto sentire la propria voce due delle forze di opposizione, Sant’Angelo Nostra (centrodestra) e Sant’AngeloViva (centrosinistra), con una conferenza stampa nella quale hanno annunciato due esposti al prefetto: uno per il ritardo nella nomina delle commissioni consiliari, l’altro per la riduzione da 9 a 6 dei membri delle commissioni stesse.
Da parte nostra siamo convinti che le scelte sulla Farmacia comunale e sulle commissioni non siano definitive e cristallizzate nel tempo e dunque possano e debbano essere apportati - al più presto e senza esitazione alcuna - adeguati correttivi in modo da garantire una più ampia partecipazione democratica all’amministrazione della città.
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Lo scorso venerdì 26 ottobre il consiglio comunale si è riunito in seduta segreta (cioè senza il pubblico) per esaminare tre interpellanze e una mozione presentate dalle minoranze. Le interpellanze riguardavano l’organizzazione dei soggiorni comunali per anziani, la mozione i compensi del Cda della Farmacia comunale.
La decisione di riunire il consiglio comunale in seduta segreta è stata adottata dalla maggioranza alla luce del regolamento del consiglio comunale; il precedente più recente si era verificato in occasione di un consiglio comunale dedicato al caso rifiuti-Italia 90 scoppiato nel 2009. “Il Ponte” da anni chiede una più ampia condivisione delle scelte amministrative e invoca una più estesa partecipazione della cittadinanza alle stesse. Non possiamo che evidenziare come secretare una seduta di consiglio su temi di pubblico interesse come i soggiorni comunali per anziani e la Farmacia comunale sia in aperto contrasto con le richieste del nostro “foglio”.
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Nella stessa seduta del 26 ottobre sono state approvate le aliquote per l’Imu, l’Imposta municipale unica. L’aliquota per la prima casa è stata portata allo 0,45 per cento. Incremento molto più significativo per l’aliquota per le seconde case, che è salita all’1,06 per cento. L’aliquota per attività produttive e commercianti è rimasta invece allo 0,76 per cento. La giunta ha dunque deciso di privilegiare le attività produttive. Una scelta in controtendenza con quella adottata in altri comuni del territorio, dove per artigiani e commercianti ci sono stati incrementi sostanziosi. E ancora, in alcuni comuni, ad esempio Lodi, l’aliquota per la prima casa non è stata aumentata; in altri, ad esempio Casale, è salita fino allo 0,5 per cento. Le aliquote appena approvate saranno utilizzate per il calcolo della seconda rata dell’Imu, da pagare entro la metà di dicembre (salvo eventuali proroghe). In attesa di conoscere con precisione il gettito Imu dell’intero 2012 per Sant’Angelo, è possibile sapere qual è stato il gettito della prima rata, pagata a giugno (fonte ministero dell’Economia). Il gettito complessivo per la città di Sant’Angelo è stato di 1 milione 689mila euro; di questi, poco più di 1 milione sono finiti nelle casse comunali, mentre 682mila euro sono stati trasferiti immediatamente allo Stato. L’Imu pro capite (prima rata) è stato a Sant’Angelo pari a 128 euro, a Lodi 183 euro, a Codogno 127, a Casale 115, a Lodi Vecchio 107.
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