Editoriale
Due indispensabili
gocce nel mare
Da qualche anno ormai, nel periodo di Natale, le cassette delle lettere vengono invase da ogni tipo di pubblicità, tra cui innumerevoli richieste di aiuto delle più svariate associazioni benefiche. Grandi e piccole, conosciute o sconosciute, tutte chiedono un contributo, tutte mostrano i loro progetti con foto e slogan ad effetto. Di fronte a questo “mare magnum” solidale, a volte risulta difficile raccapezzarsi e fare una cernita tra chi è veramente meritevole di aiuto e chi invece, cerca soltanto di approfittare del momento. La famiglia media inoltre, sempre più in difficoltà a far quadrare i bilanci di fronte all’impennata dei prezzi (a proposito, a novembre l’inflazione più alta dal 2004), rischia di vedersi costretta a cestinare la maggior parte delle richieste di solidarietà.
“Il Ponte” non vende ricette, e in questo caso ci siamo limitati a fotografare una realtà che è sotto gli occhi di tutti. Ma in occasione del Natale ci permettiamo di segnalare un paio di iniziative di beneficenza, due soltanto, che ci sono sembrate degne di attenzione. Una guarda al mondo intero, l’altra alla nostra Sant’Angelo. Una si rivolge ai più piccoli, l’altra ai più anziani.
Iniziamo dall’impegno dell’Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Un nome che tutti conoscono, una realtà che è una garanzia, e che anche in questi giorni è in prima linea per affrontare le emergenze di mezzo mondo. Il dramma del ciclone in Bangladesh è purtroppo recente e le ferite ancora aperte.
Ma non è questo l’unico fronte su cui i volontari dell’Unicef sono impegnati, basta pensare alla lotta quotidiana per strappare ad un destino di morte le migliaia di “bambini soldato” africani o alle grandi campagne di vaccinazione per il sud est asiatico, dove resistono malattie oggi debellate nel mondo occidentale.
Proprio in questi giorni i volontari dell’Unicef chiedono un aiuto, un segno di vicinanza e solidarietà. È possibile acquistare le ormai tradizionali “pigotte” nel nuovo punto vendita di piazza Vittoria a Lodi (proprio di fronte al duomo), oppure acquistare giochi, regali e partecipare alle iniziative con un piccolo contributo da versare al banchetto allestito a Sant’Angelo, nel centro commerciale “Il Castello”. A distanza di 18 anni dall’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, votata all’assemblea generale dell’Onu di New York il 20 novembre 1989, la condizione di molti bambini nel mondo resta gravissima. Un piccolo segno di generosità dalla nostra Sant’Angelo rappresenterà l’indispensabile goccia nel mare.
Da New York a Sant’Angelo, la seconda iniziativa meritevole di attenzione è quella delle “Piccole buone azioni”, promossa dalle parrocchie locali per sostenere i lavori di adeguamento tecnico della Casa di riposo. Partita con la prima domenica di Avvento, la campagna prevede un versamento di 50 euro quale segno di vicinanza ad una delle realtà più vivaci del territorio. In cambio, si riceverà una litografia realizzata per l’occasione dall’artista Enrico Cerri. Quella delle “Piccole buone azioni” è l’ennesima sfida lanciata dalla Casa di riposo, che si rivolge ancora una volta ai santangiolini per stare al passo con i tempi e con le normative.
Così come la campagna delle “Buone azioni” aveva permesso di concludere i lavori del Centro diurno integrato alla Casa di riposo (oggi un fiore all’occhiello per Sant’Angelo) così quella delle “Piccole buone azioni” rappresenta un’altra richiesta di aiuto, alla quale, c’è da star certi, molti santangiolini risponderanno presentandosi nelle parrocchie, al Fac, in Casa di riposo.
È davvero sbalorditivo come in questi ultimi anni la Casa di riposo sia cambiata, grazie alla generosità della gente e peraltro senza certezze finanziarie. Ora, di fronte agli ennesimi interventi da realizzare, affidarsi nuovamente alla nostra comunità significa coinvolgere tutti nella gestione di un bene comune.
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