Nel momento in cui questo numero de “Il Ponte” va in stampa è trascorso quasi un anno dalle elezioni amministrative del maggio 2012, dalle quali sono usciti vincitori il sindaco Crespi e la sua maggioranza. Troppo poco per tratteggiare un bilancio dei risultati raggiunti (una visione completa si potrà avere solo a fine mandato), ma un periodo sufficiente per proporre qualche considerazione sull’attività amministrativa svolta e sulle linee guida (francamente non ben delineate) seguite dalla giunta.
La crisi ha influito pesantemente sul contesto sociale ed economico di Sant’Angelo, rendendo certamente più complicate anche le scelte degli amministratori. Riteniamo che il maggior sforzo sia stato indirizzato al settore delle politiche sociali e al sostegno alle situazioni di difficoltà. Ma al di là dell’emergenza, un’amministrazione comunale ha anche l’obbligo di guardare al futuro e pensare alla crescita della propria comunità. Su questo fronte poco si è visto.
Ci sono poi una serie di “partite aperte”, sulle quali in un anno di lavoro la nuova giunta non è riuscita a incidere. E ancora, sono state prese decisioni che riteniamo quantomeno discutibili. Partiamo dai rifiuti. Lo scorso febbraio il Comune ha annunciato per la primavera una rivoluzione del servizio di raccolta. Vedremo con quali risultati. Nel frattempo Sant’Angelo resta agli ultimi posti della classifica lodigiana per la raccolta differenziata. Il problema dei sacchi neri e dell’abbandono indiscriminato di rifiuti in alcune zone della città non è stato risolto. Così come non è stata ancora affrontata in maniera definitiva la delicata partita dell’appalto, aperta dal 2009. Si attende la nascita di Sogir, società pubblica lodigiana di raccolta rifiuti. Ma i tempi non sono certi e intanto Sant’Angelo continua a pagare cifre elevate (ben sopra il milione di euro) per raccogliere l’immondizia.
In tema di fiscalità locale, l’introduzione dell’Imu ha creato ulteriori problemi alle famiglie. L’imposta è stata voluta dal Governo, ma al Comune spettava la definizione delle aliquote del saldo 2012. Sant’Angelo ha deciso di aumentare l’aliquota sulla prima casa, congelando invece quella sulle attività produttive, discostandosi da quanto fatto da numerosi comuni del Lodigiano. Se si voleva stare al fianco delle famiglie, probabilmente questa non è stata una scelta azzeccata. Una riduzione dell’aliquota sulla prima casa potrebbe arrivare entro il prossimo mese di giugno. Vedremo.
Sul piano culturale, in tema di grandi scelte, tutto tace. Cascina Ortaglia, un tempo destinata a diventare sede museale, resta chiusa. I lavori di ristrutturazione sono terminati ormai da anni (una decina). La sensazione che a causa di questo immobilismo si stiano gettando al vento i soldi pubblici (1 milione di euro) è sempre più forte tra i cittadini. Anche la biblioteca (se così si può definire) rappresenta un problema. L’unica novità - il bando per reclutare volontari - maschera un preoccupante vuoto. Nel circondario le biblioteche sono un punto di aggregazione e sede di iniziative culturali. A Sant’Angelo no.
Sembra essere finito nel dimenticatoio pure l’archivio storico comunale. Si tratta di un patrimonio immenso di documenti che raccontano la storia della nostra borgata. Valorizzarlo, riordinarlo, renderlo accessibile in un luogo adeguato rappresenterebbe un’operazione di alto spessore, al servizio non solo della cittadinanza di oggi, ma soprattutto di quella di domani. Il trascorrere del tempo, senza che nessuno intervenga, rischia seriamente di compromettere un patrimonio collettivo.
Il tempo passa inesorabile anche per la “posticcia” rotatoria della Mottina, che ha sostituito l’incrocio dell’Agip. La rotatoria è stata realizzata in guard rail di plastica bianchi e rossi. Si pensava a una scelta provvisoria. Invece è diventata permanente. I cittadini attendono da mesi la costruzione di una rotonda vera e propria. Magari senza gli sfarzi di quella dell’incrocio dei pompieri, ma almeno tecnicamente corretta.
Il quadro appena descritto non è certo esaustivo. Al contrario si limita a fotografare alcuni dei problemi che riteniamo siano di interesse pubblico. Non si tratta di situazioni cristallizzate e pertanto l’auspicio, ancora una volta, è che le nostre segnalazioni possano rappresentare lo spunto per “raddrizzare” l’azione amministrativa della giunta.
In fondo, è soltanto una questione di buon senso.

È in preparazione la seconda monografia de “Il Ponte”, dedicata alla storia e alle storie di Sant’Angelo. Si tratta di una raccolta di articoli pubblicati in questi anni sulle pagine del nostro giornale. Molti gli argomenti trattati dalla monografia, tra questi le vicende della famiglia Baraza, la storia del Monte di Pietà, un “ritratto” di Gaetano Semenza e ancora, il ricordo del Gamba de lègne e della grande alluvione che distrusse il mulino del Lambro. Il volume sarà presentato nella seconda metà del 2013 e rappresenterà un’originale strenna natalizia.

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SCAFFALE
a cura di Antonio Saletta

- EL GAMBA DE LEGN
- LE PIETRE DELLA MEMORIA

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La storia del Sant'Angelo

Antonio Ravarelli ci ha consegnato questa bella fotografia che ritrae l’attacco del Sant’Angelo dell’anno 1952: da sinistra Agostino Savarè, Mario Lobbia, Luigi Bersani detto “Lia” (scomparso pochi mesi fa), Giuseppe Trabucchi e Cesare Senna. Tutti venivano dal calcio oratoriano.