Anno 20 - N. 2 Aprile 2016 |
I candidati sindaci
e il voto dei cittadini
La comunicazione ufficiale è arrivata venerdì 8 aprile: per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione diretta dei sindaci si voterà domenica 5 e lunedì 6 giugno. Sant’Angelo arriverà all’appuntamento con le urne dopo quasi dieci mesi di commissariamento, scattato lo scorso settembre a causa delle dimissioni del primo cittadino. Dieci mesi: un periodo abbastanza lungo, nel quale il Comune è stato amministrato da un funzionario dello Stato e le rappresentanze democraticamente elette dai cittadini sono state accantonate, come prevede la legge. Il commissario ha preso decisioni dolorose e impopolari per rimettere il bilancio comunale sui binari della sostenibilità, talvolta ha faticato a farsi capire dai santangiolini e provvedimenti come la mezza rivoluzione dei parcheggi a pagamento, la chiusura improvvisa dello stadio comunale e l’aumento delle tariffe per manifestazioni ed eventi pubblici sono risultati francamente poco comprensibili.
Ora è arrivato il momento di voltare pagina e gli elettori, attraverso il voto, avranno la possibilità di decidere liberamente a chi affidare la guida della città per i prossimi cinque anni. Lo scenario elettorale si è chiarito solo nei primi giorni di aprile, quando l’offerta politica si è via via delineata. Finora si è parlato molto di alleanze, coalizioni e candidati alla carica di sindaco. Poco o nulla, nel dibattito pubblico e sui giornali, è stato detto circa i programmi elettorali e gli impegni che i candidati si sentono di assumere nei confronti degli elettori.
“Il Ponte” prova a fissare qualche coordinata, a indicare ai candidati qualche priorità, nella consapevolezza che l’elenco che andremo a stilare non è esaustivo.
Il nuovo sindaco, chiunque esso sia, dovrà necessariamente confrontarsi con i gravi problemi del bilancio comunale, che sono stati messi in luce dalla fase di commissariamento e che nei fatti hanno portato alla fragorosa caduta della scorsa amministrazione comunale. E’ inutile nasconderlo: il commissario ha avviato la manovra di riequilibrio dei conti, che andrà però a trovare compimento nell’arco dei prossimi dieci anni. Compito del nuovo sindaco sarà quello di riportare il bilancio comunale in salute e al tempo stesso non spremere eccessivamente i cittadini. In parole povere, un inasprimento della pressione fiscale locale (già molto alta) non sarebbe accettabile, anche perché oggi i servizi offerti dal Comune sono pochi e non giustificano il livello della tassazione.
Il nuovo sindaco dovrà farsi carico di un secondo importante compito: far uscire Sant’Angelo dal degrado. Negli ultimi anni il livello delle manutenzioni degli immobili comunali, delle strade, di parchi e giardini è calato vistosamente. Due esempi su tutti: il piano inferiore dell’asilo nido di via Bolognini, dove vi sono il Museo dei Combattenti e Reduci e gli spazi destinati ai volontari dei vigili del fuoco è ormai fatiscente; i parchi pubblici necessitano di un intervento urgente di sistemazione, per riportarli a un decoroso livello di fruizione, con aree pulite, erba tagliata e giochi per i bambini. Il degrado è visibile però anche in alcune strutture private e pure in questo caso il Comune è chiamato a intervenire: non è più accettabile lasciare che vi siano cantieri immobiliari abbandonati a sé stessi e stabili fatiscenti, anche in pieno centro, che oltre a peggiorare l’immagine della città rappresentano un problema di sicurezza. Si tratta di proprietà private, è vero, ma sulle quali il Comune ha il potere di intervento.
Merita poi una particolare attenzione il discorso delle nuove povertà e l’emergenza casa. Il nuovo sindaco non potrà limitarsi a prenderne atto. Dovrà invece impegnarsi in almeno tre direzioni. Mettere in campo politiche attive del lavoro. Collaborare il più possibile con le realtà parrocchiali e del terzo settore che già operano a favore dei bisognosi. Far sentire la propria voce affinché l’Aler di Pavia-Lodi assegni i molti alloggi sfitti: vedere appartamenti murati, in via Cogozzo e al Pilota, è inammissibile e il recente appello dei parroci all’Aler, affinché questi alloggi vengano assegnati, ha colmato il colpevole vuoto della politica.
C’è poi il tema vastissimo e complesso dell’immigrazione. Il nuovo sindaco non potrà affidarsi unicamente ai proclami, perché fino ad oggi questi non hanno sortito risultati. Al contrario occorrerà essere pragmatici: l’immigrazione è una realtà, chi promette di volerla eliminare completamente racconta bugie e dunque l’unica strada possibile è quella dell’integrazione, fatta di diritti e doveri, regole certe e sanzioni, senza distinzioni e senza zone d’ombra. Aiutare concretamente le scuole, che rappresentano il primo gradino del percorso di integrazione, sarebbe già un passo avanti notevole.
Un ultimo punto: il problema irrisolto della sicurezza. Chi promette zero furti e pugno di ferro rischia di raccontare frottole, perché i poteri di un sindaco sono limitati. I fatti degli ultimi anni sono un esempio lampante. Qualcosa però si può fare. Ad esempio è possibile ragionare su un sistema serio e realmente funzionante di videosorveglianza, che metta in rete anche le aree industriali e le zone residenziali maggiormente colpite dai furti. Lo hanno fatto in realtà più piccole e meno organizzate della nostra, ottenendo buoni risultati, ci si può provare anche a Sant’Angelo.
Chiudiamo con un auspicio: sarebbe bello che il cambio nell’amministrazione comunale portasse anche ad un atteggiamento più attento verso il volontariato. E’ stato un bell’esempio quello del commissario che ha voluto, nei suoi primi atti, incontrare le molte energie positive che Sant’Angelo sa offrire. Fare da facilitatori delle iniziative, mettere in moto sinergie, offrire spazi alle associazioni (senza distinzioni fra alleati o avversari) potrebbe essere un altro impegno di chi si candida. Al comune costerebbe poco, la comunità ne guadagnerebbe molto.
La redazione.
Pillole di saggezza
... in breve
CITTA'
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COMUNE
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CULTURA
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Dal 1996 al servizio dei santangiolini
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Una mostra per festeggiare l’anniversario
1996-2016 Vent’anni con “Il Ponte”
Dal 7 al 15 maggio alla sala Bpl, Inaugurazione 7 maggio alle 17.30
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Eh, si... cari lettori, sembra ieri ma sono passati vent’anni.
Era il maggio 1996 quando nelle case di tutti i santangiolini arrivò per la prima volta “Il Ponte” di Sant’Angelo Lodigiano, il giornale che ancora oggi state leggendo.
Da allora “Il Ponte” ha accompagnato la vita di Sant’Angelo, ha scavato nelle sue radici, ne ha recuperato la memoria storica.
Si è qualificato fin dal primo numero come uno strumento di partecipazione alla vita pubblica ed ha rivendicato negli anni questa sua vocazione con la scelta della distribuzione gratuita in tutte le famiglie.
Le sue pagine sono diventate una palestra al servizio dell’informazione, della democrazia e dell’impegno civile, un luogo di incontro di idee, attraverso il quale i cittadini hanno potuto discutere questioni di interesse comune.
Sulle pagine de “Il Ponte” ha trovato spazio la narrazione di un paese diventato città, con la sua cronaca, le |
sue storie, i suoi personaggi, i suoi problemi, il suo modo di parlare, la sua forza, la sua gente.Scorrendo i numeri di questi vent’anni cisiamo convinti di quanto, questo racconto, potesse essere interessante per tutti i nostri lettori, e una risorsa per tutta la Città.
Abbiamo quindi deciso di celebrare i vent’anni de “Il Ponte” allestendo una mostra tematica utilizzando gli articoli e le fotografie del giornale.
La mostra dal titolo 1996/2016 – 20 anni con “Il Ponte” sarà articolata in un percorso che ci aiuterà a capire qualcosa di più di Sant’Angelo e dei suoi cittadini.
Con questa rassegna vi porteremo con noi nei diversi ambiti in cui si è svolto in questi anni il nostro lavoro.
Riscopriremo insieme le ragioni che portarono alla realizzazione del giornale e gli obiettivi che si diedero i fondatori.
Ripercorreremo le vicende amministrative sulle quali “Il Ponte” ha sempre vigilato con grande attenzione.
Rivivremo con voi tutti i momenti belli e quelli più difficili della nostra città, ci tufferemo nelle nostre radici, perlustreremo il nostro singolare dialetto, e vi mostreremo alcune fra le testimonianze più significative delle nostre ricerche storiche.
Ricorderemo con nostalgia i tempi della scuola e ci stupiremo dei brillanti risultati raggiunti da alcuni dei nostri giovani.
E ci renderemo conto di quanta energia positiva sa offrire questa città grazie all’impegno nel volontariato, nello sport e grazie ai tanti talenti dei suoi abitanti.
E poi vi parleremo anche un po’ di noi, delle nostre iniziative e dei libri che in questi anni la nostra associazione, la Società della Porta, ha dedicato alla città.
Vi aspettiamo dunque, cari lettori, dal 7 al 15 maggio presso la sala della Banca Popolare di Lodi: celebreremo insieme i vent’anni de “Il Ponte” e insieme rivivremo vent’anni della nostra vita!
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Dopo mesi di operazioni sotto traccia, incontri al vertice e pochissime certezze, il mese di aprile ha regalato finalmente un po’ di chiarezza al panorama politico santan- giolino.
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Alla data in cui scriviamo (14 aprile) i candidati sono quattro: in rigoroso ordine alfabetico Giuseppe Carlin, Angelo Pozzi, Maurizio Villa e Maria Cristina Vitale.
Altre liste e movimenti, che hanno lavorato negli scorsi mesi, devono ancora annunciare i candidati o confermare la loro partecipazione al voto. ..SEGUE |
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Nel silenzio di molti il Delmati continua a perdere pezzi. E il tanto sperato rilancio?
Due brutte notizie per l’ospedale
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I parcheggi a pagamento
La “Mille Miglia” di quest’anno farà tappa a Lodi per rendere
omaggio alla vittoria di sessant’anni fa del pilota lodigiano
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El 25 April 1945 a Sant’Angel
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territorio che causarono morti e feriti fra la popolazione inerme
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Sant’Angelo Calcio
Diario di Bordo
Successo per la 7° Gran Fondo di ciclismo amatoriale
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