IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano
Anno 21 - N. 5 Novembre 2017

SICUREZZA E LEGALITÀ, FINORA POCHI RISULTATI

Quanto accaduto venerdì 3 novembre al quartiere Pilota - una violenta rissa scoppiata per il tentativo di occupazione abusiva di un appartamento - rischia di essere troppo frettolosamente derubricato a semplice “episodio di ordine pubblico”. In realtà nasconde almeno due segnali allarmanti: da un lato il Pilota dopo il Contratto di quartiere degli anni Duemila è stato colpevolmente trascurato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute; dall’altro si è tollerato troppo a lungo quel senso di impunità e di illegalità che sovente traspare dai racconti di quanti (onesti) ancora abitano in quelle palazzine popolari. Non ci riferiamo tanto ai problemi di criminalità, che pure esistono e sono evidenti, quanto al mancato rispetto delle regole su cui è basata la civile convivenza. Un esempio su tutti: l’elevato tasso di morosità, che non può essere unicamente ricondotto alle difficoltà economiche delle famiglie e che è colpa dell’Aler e non del Comune, premia i furbi e crea un profondo senso di frustrazione in quanti continuano a pagare, magari tirando la cinghia. Un altro esempio è proprio quello delle occupazioni abusive, in numero ancora non elevato ma che iniziano a verificarsi anche da noi.
Voci allarmanti si levano anche dal quartiere Gescal. I controlli dei carabinieri di Sant’Angelo e della polizia inviata dalla questura di Lodi hanno più volte portato alla luce il problema dello spaccio di droga. Risale a poche settimane fa l’ultimo blitz nel parco giochi del quartiere, che dovrebbe essere un luogo dove far divertire i bambini e invece si è trasformato, in alcuni casi, in una piccola piazza di spaccio. Si tratta, è bene ricordarlo, di informazioni trasmesse dalle forze dell’ordine, apparse sui giornali e mai smentite.
I ladri invece sembrano essere diventati degli sgraditi compagni di viaggio per numerosi artigiani che lavorano alla Malpensata. Da mesi è in procinto di partire un dialogo tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria (nello specifico Confartigianato) per l’installazione di telecamere agli ingressi della Malpensata e di Maiano, ma ad oggi non ci risultano passi avanti.
I problemi del Pilota, della Gescal e delle aree artigianali sono sotto gli occhi di tutti e, se è vero che la principale competenza è in capo alle forze dell’ordine, è altrettanto vero che il Comune è chiamato a fare la sua parte, specie se pochi mesi fa (ci riferiamo alla campagna elettorale del 2016) gli attuali componenti della giunta e della maggioranza si sono spesi per assicurare sicurezza e rispetto della legalità. Iniziative come il Controllo di vicinato, che palazzo Delmati sta promuovendo proprio in queste settimane e di cui diamo conto nelle pagine interne, sono interessanti e meritano di essere approfondite con spirito propositivo. Ma non bastano. Il rischio dell’immobilismo è quello di lasciare spazio al diffondersi degli estremismi, che poi sono sovente difficili da controllare. E purtroppo, anche a Sant’Angelo, gli esempi non mancano.




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