Anno 25 - N.6 Dicembre 2021 |
25 ANNI
IL PONTE li compie proprio con questo numero e in questo mese. Era infatti il dicembre 1996 (cioè nel secolo e nel millennio passati) quando andò in stampa e venne distribuito il N° 0.
Venticinque anni non sono pochi: proviamo a ricordarci come eravamo, quanti anni avevamo e quante cose sono cambiate da venticinque anni fa ad oggi. IL PONTE le ha viste, le ha annotate ed oggi costituisce una lunga memoria che ci accompagna come testimone di un quarto di secolo di vicende santangioline, alcune delle quali sono ormai prossime a diventare storia.
IL PONTE è nato nello stesso decennio di internet (1991) e del primo smartphone (1992), tecnologie che solo nei primi anni 2000 sono diventate di ampio dominio della popolazione. IL PONTE ha visto succedersi ben 7 Amministrazioni Comunali con i relativi Sindaci: Crespi fino al 1997, poi ancora Crespi fino al 2002, quindi Carlin dal 2002 al 2007, Crespi fino al 2012 e ancora fino al 2016, quindi Villa dal 2016 al 2021 e ancora Villa rieletto nell’ottobre di quest’anno.
Dal suo osservatorio IL PONTE ha così potuto registrare, documentare e anche dare qualche giudizio sulle cose fatte o non fatte. Lo ha fatto nell’interesse ed al servizio dei cittadini, per informarli e, se possibile, interessarli alle vicende della pubblica amministrazione, cioè alle scelte di chi opera in nome, per conto e con i soldi di tutti i cittadini.
IL PONTE ha offerto anche un importante contributo per la conoscenza e la divulgazione della storia di Sant’Angelo Lodigiano, un contributo serio, documentato, aderente ai fatti realmente accaduti ed ai personaggi realmente esistiti che hanno operato nel nostro territorio. Un grande merito di tutto ciò va riconosciuto ad Antonio Saletta, che delle pagine storiche è stato l’artefice colto e perspicace.
Le pagine de IL PONTE hanno ospitato ampiamente anche rubriche, racconti e documenti legati alle nostre tradizioni, con particolare attenzione al nostro dialetto, lingua rara e di altrettanto rara vivacità.
Moltissimi poi sono gli altri aspetti della realtà santangiolina che IL PONTE ha ritratto, documentato, ricordato: ha parlato di ambiente, di salute, e di impegno sociale, di attività imprenditoriali, di tradizioni, di amministrazione pubblica; ha parlato di volontariato, di scuola, di istruzione, di occupazione, di sicurezza, di scelte urbanistiche e di sport; ha prestato attenzione ai problemi dei giovani, della qualità della vita ed anche degli aspetti poco gradevoli legati al degrado sociale, alla droga, ai vandalismi.
L’editoriale del primissimo numero (maggio 1996, quando IL PONTE usciva come supplemento del periodico “Quindici Giorni in Città” di Casalpusterlengo) indicava alcuni scopi che il nuovo periodico si proponeva di raggiungere: essere un “tramite” tra le diverse realtà sociali che costituiscono la comunità locale, essere un “occhio” sulla nostra città e sul nostro territorio, essere una “voce” che informa i cittadini e li stimola a partecipare alla vita comune. Con poca modestia, forse, ma con sincera consapevolezza possiamo confermare e sostenere che questi scopi sono stati costantemente perseguiti; quanto ai risultati lasciamo il giudizio ai cittadini.
Continueremo sulla nostra strada, perché crediamo di aver reso e perché ci impegneremo a rendere anche in futuro un servizio alla nostra Sant’Angelo, convinti come siamo di fare qualcosa di utile per tutti i santangiolini. Certo questo impegno non lo sosterremo da soli, come da soli non lo abbiamo sostenuto in passato e di ciò ringraziamo sinceramente e profondamente tutti coloro che, con la loro collaborazione, anche di carattere economico, aiutano IL PONTE a vivere ed a continuare. A loro va, quindi, il nostro sincero ed affettuoso augurio di Buon Natale e di un Felice e Sereno Anno Nuovo. Ma un ringraziamento ed un ricordo ancora più profondi e sentiti vanno agli amici de IL PONTE che ci hanno lasciato: a Massimo Savini, ad Angelo Montenegro, a Pierino Caserini e ad Antonio Saletta.
IL PONTE è nato, ha continuato e continuerà a vivere anche grazie a loro.
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Dal 1996 al servizio dei santangiolini
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Riforma della sanità,
cosa cambia per Sant’Angelo?
Arrivano Ospedale e Casa della comunità,
ma restano numerose le incognite, anche perché
in passato le delusioni sono state tante.
Nella nostra città in pochi ne parlano: non è un bel segnale.
di Lorenzo Rinaldi
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Il consiglio regionale lombardo ha approvato il progetto di legge 187, chiamato a riorganizzare il sistema sanitario. Una riforma era indispensabile, perché la pandemia ha evidenziato una profonda frattura tra un sistema ospedaliero di eccellenza (pubblico e privato) e una sanità territoriale debole e sempre meno in grado di rispondere alle esigenze, anche minime, dei cittadini-contribuenti.
Il progetto di legge prevede un potenziamento della medicina territoriale (per intenderci quella dei medici di famiglia e delle prestazioni fuori dagli ospedali) e dell’ambito della prevenzione. ..............SEGUE
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La POST@ de IL PONTE
- Causa di beatificazione del dottor Bertolotti.
Ricordiamo ai lettori che desiderano scrivere a Il Ponte che le lettere devono riportare gli estremi dell’autore, cioè: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e per chi non volesse far comparire il proprio nome la richiesta che la lettera non sia firmata. La redazione de Il Ponte
Fondata nel 1920, operò in città per circa sedici anni:
alla presidenza anche il sindaco Angelo Manzoni
Quando Sant’Angelo
aveva una banca cattolica
L’epopea della Cassa rurale ispirata dal parroco don Enrico Rizzi:
arrivò a oltre 150 soci e finanziò la costruzione della nuova basilica
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