Editoriale
I mal di pancia
degli amministratori comunali
Cosa succede in Comune? E’ la domanda che si pone “Il Ponte”, che si pongono molti cittadini e che proviamo a girare agli amministratori. Da diversi mesi, infatti, arrivano segnali preoccupanti sulla compattezza della maggioranza e sul conseguente lavoro della macchina amministrativa. Segnali che non soltanto “Il Ponte” ha avvertito e sui quali non si può tacere.
Non è più un mistero ormai la frattura tra i due partiti che hanno vinto le elezioni amministrative del 2002, con la Lega Nord che non condivide più con Forza Italia il cammino amministrativo. Questo almeno è quel che sembra, visto che gli assessori leghisti non hanno più preso parte alle sedute della Giunta comunale. Da questo sorge un primo quesito: esiste ancora a Sant’Angelo una maggioranza con intenti comuni, capace di rispettare il programma elettorale con cui si era presentata agli elettori, dai quali aveva ottenuto larga fiducia?
Nei primi mesi del nuovo anno sono stati molteplici i segnali di un malessere interno all’Amministrazione. Dall’esterno abbiamo colto alcuni di questi, dai mal di pancia di alcuni assessori nel momento di votare il bilancio di previsione, alle diverse scelte in Consiglio comunale; dal frastagliato rapporto con il mondo del commercio, alle opinioni divergenti su alcune priorità della spesa pubblica. Mentre i lavori procedono dunque con qualche comprensibile difficoltà, la città vive i suoi cronici problemi. Mentre insomma i partiti litigano, o almeno questo è quel che coglie il cittadino comune, nei palazzi si approvano delibere per sospendere temporaneamente il bando annuale per le case popolari perché, si sa, di case non ce ne sono più e dunque è inutile illudere la gente. E’, questo, solo un esempio, a cui si potrebbe aggiungere una manifesta difformità d’opinioni tra i diversi partiti di maggioranza su talune opere pubbliche approvate.
Quello che noi pensiamo, e che rispecchia il volere di molti santangiolini, è che questa Amministrazione comunale abbia il dovere di portare a termine il mandato, affinché i cittadini possano giudicare il suo operato. Un dovere rafforzato dal risultato delle recenti elezioni politiche, nelle quali i santangiolini hanno ribadito la fiducia ai partiti del centrodestra. Certo, se poi continuassero i litigi e le ripicche, una soluzione di emergenza apparirebbe inevitabile per il bene dei cittadini. Raffreddori, mal di pancia, malesseri passeggeri in Giunta possono essere risolti. Fratture nette no. “Il Ponte” si ripromette di seguire con attenzione l’evolversi della situazione nei prossimi mesi.