Editoriale
IL SENSO DELLA MISURA

Ha suscitato molte polemiche lo scorso agosto il servizio dedicato a Sant’Angelo dal Tg regionale di Rai 3. In tempi di crisi, alcuni esponenti della giunta comunale si sono improvvisati giardinieri e con l’aiuto di qualche volontario hanno tagliato l’erba in diversi punti della città, ad esempio nel cortile del municipio e alla rotatoria di Maiano. Il tutto ripreso dalle telecamere Rai, mentre il sindaco spiegava al giornalista le difficoltà di amministrare con poche risorse. Dopo il servizio, le opposizioni hanno parlato di pura propaganda, mentre qualche cittadino ha segnalato (e fotografato) che l’erba della rotatoria di Maiano era stata tagliata per metà, evidentemente solo la parte che interessava alla troupe di Rai 3.
Quanto successo, lungi dall’essere meritevole di diventare un caso politico, può tuttavia prestarsi a qualche considerazione.

Iniziamo da una premessa a nostro parere fondamentale e cioè che in questi ultimi anni il lavoro degli amministratori pubblici, in tutta Italia e in particolar modo nei comuni, è diventato difficile. Le risorse a disposizione sono sempre meno, le richieste al contrario sono aumentate. La coperta insomma è divenuta cortissima e Sant’Angelo ne è l’esempio lampante.
Passiamo alle considerazioni. La prima che ci sentiamo di fare riguarda il servizio Rai. Ci si è concentrati su un particolare curioso - l’assessore che tagliava l’erba dell’aiuola - senza raccontare per intero la realtà dei fatti e cioè che il verde di Sant’Angelo è stato lasciato, durante l’estate, nella quasi totale incuria. Esempi ne avremmo a bizzeffe. Ci limitiamo a ricordare che, proprio all’indomani del servizio di Rai 3, “Il Cittadino” ha proposto un ampio articolo sulla situazione disastrosa dei giardini pubblici, mentre “Sant’AngeloTv” ha pubblicato svariate fotografie del quartiere di viale Europa (zona Cupolone), con i marciapiedi invasi dalle erbacce. Coincidenze davvero curiose.
La seconda considerazione riguarda invece il ruolo del sindaco e degli assessori. Il Comune vive una fase complessa: parte dei servizi pubblici sono stati tagliati o ridotti, altri potrebbero subire la stessa sorte nei prossimi mesi; la piscina è rimasta chiusa per il terzo anno consecutivo; per contro la pressione fiscale sui cittadini è stata inasprita in maniera considerevole. E il futuro non è roseo, perché ai cittadini potrebbero essere chiesti ulteriori sacrifici. In uno scenario così critico, unico probabilmente nella storia “recente” di Sant’Angelo, i nostri amministratori sono chiamati a muoversi con estremo senso della misura. Proprio quello che è venuto meno in questa occasione.

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