Anno 22 - N.5 Novembre 2018 |
Droga e alcol,
oltre 300 casi:
il problema
interroga tutti
A fine ottobre, intervenendo a un programma radiofonico dedicato al dramma di Desirée, la ragazzina morta a Roma in tragiche circostanze, un esperto di dipendenze avvertiva che oggi si parla troppo poco di droghe. O meglio, a fare notizia sono soprattutto quelle sintetiche, di nuova generazione, mentre la piaga dell’eroina e della cocaina, spesso usate in maniera combinata, trova poco spazio nel dibattito pubblico. Eppure la maggior parte dei tossicodipendenti sono ancora “schiavi” delle droghe tradizionali e anche nel nostro territorio la situazione non è rassicurante.
Il Rapporto Annuale sulle dipendenze 2017 redatto dai responsabili del Sert indica che in provincia di Lodi ci sono 1.436 soggetti presi in carico dai centri di Lodi, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano. Rispetto al 2016 si registra un incremento (+3 per cento). Il Rapporto rivela poi che su dieci persone prese in carico dal Sert nel 2017, tre hanno fatto il loro ingresso nel corso dell’anno, mentre gli altri sono soggetti già conosciuti e in cura. La maggior parte delle persone che si rivolge al Sert lo fa perché ha problemi di tossicodipendenza (1.003, pari al 69 per cento), mentre i restanti hanno problemi di alcol, tabagismo, gioco d’azzardo patologico oppure sono famigliari che chiedono un aiuto psicologico per affrontare una situazione non facile.
Gli esperti del Sert indicano poi una lentezza nel processo di ricambio dell’utenza. Significa che la maggior parte dei tossicodipendenti in cura assumono eroina (55 per cento) e cocaina (22 per cento), seguite da cannabis (12 per cento). Viene però segnalato il “mutamento nelle modalità di consumo”, con l’eroina che viene utilizzata in associazione ad altre sostanze, dando vita al fenomeno del poliabuso.
Ancora qualche dato. Il Sert di Sant’Angelo nel 2017 ha preso in carico 306 persone, di cui 113 nuovi utenti e 193 utenti già in carico o rientrati. Il principale problema affrontato è quello della tossicodipendenza, con ben 213 casi contro i 191 del 2016 (+ 11 per cento). Ci sono poi 70 persone seguite per alcolismo (erano 73 nel 2016) e 9 per gioco patologico (il numero è invariato). Ci sono infine utenti con problemi di tabagismo e famigliari di tossicodipendenti.
Se allarghiamo ancora per un attimo il campo all’intera provincia di Lodi, vediamo che le persone seguite dal Sert (Lodi, Casalpusterlengo e Sant’Angelo) per problemi di alcol sono 300 (25 in meno rispetto al 2016), di cui il 75 per cento già conosciuti. Si tratta perlopiù di uomini dai 40 anni in su, mentre “pur registrando un sensibile incremento rispetto al 2016 - si legge nel Rapporto - gli adolescenti e i giovani sono poco presenti fra l’utenza del Sert”.
Il quadro fin qui descritto dimostra bene come in provincia di Lodi e anche a Sant’Angelo e dintorni, la diffusione della droga rappresenti ancora un problema serio sebbene sia passata in secondo piano nel dibattito pubblico. Anche nella nostra città ci sono situazioni allarmanti e molte famiglie vivono drammi personali. A questo aggiungiamo che le operazioni delle forze dell’ordine finalizzate alla repressione dei fenomeni di spaccio (lungo la strada che porta in collina, al Pilota e alle Gescal solo per citare casi di cronaca, oppure, per richiamarci alla stretta attualità, davanti a scuole e oratori) certificano la situazione. C’è poi il problema pericoloso dell’abuso di alcol, specie a partire dall’adolescenza, sul quale sarebbe bene - al pari delle tossicodipendenze - non abbassare la guardia.
MANGIA CHE TI FA BENE!
Nasce la C.Re.Ma nella cucina
dell’ Oratorio San Rocco
Il menù della cena
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Dal 1996 al servizio dei santangiolini
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Rappresentanti locali e attività di ricerca sono solo due dei punti
da sciogliere:
il rischio è che le decisioni su un patrimonio santangiolino
vengano prese a Roma
Cosa succede al nostro castello?
Sulla Fondazione Bolognini sembra essere calato il silenzio
e mancano certezze
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Un consiglio di amministrazione ormai privo di rappresentanti locali. La relazione di un avvocato romagnolo in cui si indica che la Fondazione ha cessato progressivamente le attività per cui era stata pensata.
E un patrimonio immenso, costituito da terreni, cascine e in primo luogo dal castello di Sant’Angelo, un bene di straordinaria importanza per il Lodigiano e in generale per tutta la Lombardia, che al suo interno ospita tre musei e la sede della Fondazione stessa. ...................................................................................................... ...SEGUE
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Al consueto momento celebrativo di fine ottobre, la Festa del Donatore 2018 è per il Sessantaseiesimo di attività della nostra Sezione, che ha omaggiato nuovamente domenica 28 del mese scorso, nella sala teatro dell’oratorio San Luigi, volontari e consorelle per l’assiduo impegno in un contesto in crescita, risposta non sempre scontata in tempi di obblighi vaccinali e bisogno di sangue.
È quindi un sentito grazie che si rinnova anche quest’anno, da parte di tutto il Consiglio direttivo e delle rappresentanze... ........... ...SEGUE |
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