Editoriale
Avanzo di bilancio 2004
€ 1.787.005
3.460.114.000 di vecchie Lire
Mai visto! Superato il record del 1995 (€ 1.553.147). Ci chiediamo come mai e la risposta, esauriente, vorremmo averla da chi ci amministra.
Si poteva pensare che, dopo aver raggiunto il minimo di € 580.113 nel 2002, l'impennata del 2003 (€ 1.399.154) sarebbe stata "corretta" da un minore avanzo nel 2004. Invece no. Anzi si è saliti ancora, appunto fino alla cifra record di 1.787.005 Euro. Bel colpo, non c'è che dire, soprattutto per i cittadini.
Gli incrementi sul medio periodo (2000-2004) sono presenti un po' ovunque.
Le riscossioni sono passate da € 8.314.356 a € 10.712.036 (+29%), ma nel 2003 avevano già raggiunto € 10.374.843.
I pagamenti sono passati da € 6.434.278 a € 10.674.622 (+66%), ma nel 2003 avevano già raggiunto € 10.405.401.
I residui attivi (incassi previsti ma non avvenuti) sono saliti da € 5.570.609 nel 2000 a € 9.312.519 nel 2004 (+67%), mentre nel 2003 erano di soli € 4.595.023. Dei 9.312.519 ben 8.302.904 si riferiscono alla sola gestione di competenza, cioè al solo anno 2004. I residui passivi (spese o investimenti previsti ma non effettuati) sono saliti da € 7.278.589 nel 2000 a € 10.211.447 nel 2004 (+40%), mentre nel 2003 erano di soli 5.817.388. Dei 10.211.447 ben 8.987.372 si riferiscono alla sola gestione di competenza.
C'è di che rimanere perplessi. Nel corso del 2004 deve essere successo qualcosa che ha impedito all'Amministrazione Comunale di funzionare al meglio. Non è nostro compito indovinare le motivazioni. E' invece nostro compito sollecitare risposte chiarificatrici, che siano in grado di spiegare perché non si è riusciti a spendere e ad investire somme già impegnate e perché non si sono incassati importi già accertati, generando invece un consistente avanzo di amministrazione.
Tutto questo a fronte di altre variazioni avvenute negli ultimi anni, che hanno "scaricato" i loro effetti sul cittadino. Vedia-mole un po' più da vicino.
Le entrate del Comune hanno due fonti: lo Stato ed i cittadini. Dal 2002 al 2004 i trasferimenti erariali, cioè dallo Stato, si sono ridotti da € 170,80 a € 41,53, cioè a meno di un quarto, con una variazione assoluta in diminuzione di € 129,27 pro capite. Nello stesso periodo la pressione locale è aumentata da € 410,10 a € 919,07, cioè a più del doppio, con una variazione assoluta in aumento di € 508,97 pro capite, vale a dire circa 1 milione di vecchie lire a testa.
E questi non sono i soli aumenti che negli ultimissimi tempi hanno contribuito ad alleggerire le tasche di tutti. A fronte di maggiori sacrifici sarebbe però opportuno che, in attesa di migliori risultati, venissero fornite motivate, chiare ed esaurienti spiegazioni.
E' questo, crediamo, in un regime di libera democrazia, lo snodo essenziale per rendere consapevoli i cittadini contribuenti dei loro doveri, dei loro diritti, delle azioni messe in campo da chi li governa e li amministra e dei risultati attendibili.
Sembra invece che, a tutti i livelli, le scelte da operare, le azioni da intraprendere, i risultati ottenuti, le risorse impiegate ed i soldi effettivamente spesi siano questioni riservate solo a pochissimi addetti, mentre ogni notizia in merito passa (o vien fatta passare) sotto un velo di scarsa rilevanza, attribuendole al più un titolo di vago interesse e trattandola comunque con linguaggi spesso difficili e certamente di non agevole comprensione per la grande maggioranza dei cittadini.
Dunque, questa nota al Conto Consuntivo 2004 del nostro Comune non vuole essere solo un commento ai dati più rilevanti in esso contenuti ed un sollecito all'Amministrazione affinché fornisca gli elementi per una loro più estesa comprensione. Essa vuole ancora una volta stimolare coloro che operano scelte rilevanti nei confronti e su mandato della comunità, perché siano disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni di comportamenti e di scelte.
Non di rado, in assenza di precisazioni esaurienti, le critiche generiche e qualunquiste, magari anche immotivate, finiscono per instillare nel cittadino il sospetto che le decisioni vengano comunque prese sopra la sua testa, senza che nulla egli possa opporre, né nell'immediato, né al momento di periodiche scelte elettorali, perché sprovvisto di quella materia essenziale che è l'informazione esauriente e corretta, per formulare una valutazione ed un giudizio consapevoli.
Ci aspettiamo dunque, non solo che i nostri amministratori sappiano e vogliano chiarirci le ragioni dei risultati non brillanti conseguiti nell'esercizio 2004, ma che in occasione di importanti scelte future, siano esse di carattere urbanistico, ambientale, economico, sanitario, e così via, sappiano estendere ai loro concittadini e con loro condividere le responsabilità di una buona gestione della cosa pubblica.
Certo, l'esercizio della democrazia è difficile e faticoso, ma i pericoli di una sua attenuazione sono subdoli e comportano rischi gravi per il benessere e la serenità futuri di una società che voglia dirsi civile.