Anno 22 - N.4 Settembre 2018 |
Questuanti
con i bambini,
il problema
interroga tutti
Alzi la mano a chi non è capitato – al cimitero, fuori dalla basilica, al centro commerciale o all’ingresso dell’ospedale – di essere avvicinato da giovani ragazze con al seguito bambini, in cerca di elemosina. Ormai molti di noi non ci fanno più nemmeno caso perché queste presenze sono entrate, è brutto a dirsi ma è così, nella nostra quotidianità. Così quando nel pieno dell’estate l’ex sindaco e oggi consigliere comunale di minoranza Giuseppe Carlin ha pubblicamente sollevato il problema sulle pagine dei giornali, ha attirato la nostra attenzione. Carlin ha chiesto al Comune e ai vigili urbani di intervenire con maggior incisività, nell’interesse dei bambini che vengono lasciati per ore sotto il sole in estate e al freddo in inverno (il caso dell’ospedale è emblematico). L’ex primo cittadino ha espresso in forma ufficiale quello che è sotto gli occhi di tutti, anche se il suo appello non ha trovato grande accoglienza, forse anche per il periodo in cui è stato lanciato.
Il tema però è reale e interroga le coscienze di tutti, non solo dei nostri amministratori. Ecco perché ci siamo sentiti in dovere di parlarne, ben sapendo che il tema potrebbe suscitare la reazione contrariata di quanti sostengono che chiedere l’elemosina sia una libera scelta. Non vogliamo qui entrare nel merito delle decisioni di ognuno, ma sottolineare come la presenza di bambini, talvolta di pochi mesi, esposti per ore al freddo o al caldo torrido, non può lasciarci indifferenti.
Cosa fare? Difficile obiettivamente da parte nostra dare una risposta. Il problema è complesso, attiene al rapporto tra genitori e figli e vogliamo sperare che chi di dovere abbia già valutato il da farsi, alla luce della legge. Per quanto siamo riusciti a capire, anche raccogliendo informazioni da fonti autorevoli, queste ragazze non sono residenti a Sant’Angelo (e dunque non sono in carico al nostro Comune) sebbene abitino in prevalenza presso cascina Belfuggito. Il fenomeno, insomma, è solo uno degli effetti collaterali di una situazione sociale ormai sfuggita di mano e per la quale la risposta non può essere solo affidata alle forze dell’ordine.
Il sindaco alla fine di agosto, intervistato dal “Cittadino”, ha garantito che nei prossimi mesi cascina Belfuggito sarà una osservata speciale. Ha dichiarato di aver preso parte in estate a un vertice con esponenti della prefettura e della questura di Lodi e ha annunciato che l’obiettivo è quello di intensificare i controlli. Una buona notizia, perché per troppo tempo si è tollerato che ai confini della nostra città crescesse una “zona franca”.
Non abbiamo motivo di dubitare che già dall’autunno le forze dell’ordine aumenteranno il presidio sulla cascina e per questo le ringraziamo. Ci permettiamo solo di sottolineare, riprendendo il discorso da dove eravamo partiti, che all’interno di un nucleo dove abitualmente vivono fra le trenta e le quaranta persone (citiamo i numeri forniti dal Comune alla stampa) ci sono anche tanti bambini, i quali non hanno certamente colpa della triste condizione nella quale sono costretti a vivere. Pensiamoci tutti.
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Dal 1996 al servizio dei santangiolini
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Il Piano diritto allo studio fotografa la mappa delle iscrizioni e dei servizi attivati
La scuola riparte per oltre
1800 alunni
Nel quartiere di San Rocco ormai uno studente su due non è italiano.
E il trend è in crescita
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La scuola di Sant’Angelo è sempre più multietnica, in particolare la materna e la elementare del quartiere San Rocco, dove in pratica un alunno su due non ha la cittadinanza italiana. Il dato - rintracciabile nel Piano per il diritto allo studio 2018/2019 (Pds) approvato dal consiglio comunale - conferma una tendenza in corso ormai da anni e che da tempo su “Il Ponte” abbiamo evidenziato. I mutamenti nel mondo della scuola sono uno degli effetti diretti dell’evoluzione della società santangiolina, nella quale - dagli anni Novanta del secolo scorso - la componente straniera è sempre più numerosa. Sant’Angelo è uno dei comuni della provincia di Lodi con il maggior numero di stranieri residenti. Non solo, il tasso di natalità della comunità straniera è più alto di quello delle famiglie italiane. ..........................................................
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Il Sant’Angelo Calcio punta in alto
........di Matteo Talpo
La nuova stagione è cominciata bene.
Lo confermano i risultati ottenuti sul campo e, non meno importante, l’entusiasmo che circonda di nuovo la squadra dopo un’annata grigia, se non infelice. Anzi, appare essere proprio quest’ultimo l’aspetto più importante e tanto diverso rispetto al recente passato: «Quest’anno si respira un’aria diversa, e qui a Sant’Angelo sappiamo tutti quanto importante può essere l’aria che si respira in vista della stagione», ha del resto dichiarato Giuseppe Ferrari sabato 13 agosto, giorno di inizio preparazione al “Chiesa”. Il direttore generale rossonero, tornato dunque in seno alla società nel ruolo che è sempre stato suo dalla rifondazione del 2014, tolta la parentesi delle dimissioni formali dell’ottobre 2017, ha poi salutato il «nuovo compagno di viaggio», che poi così nuovo per Sant’Angelo.............. ...SEGUE |
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La POSTA
- Sosta selvaggia, nulla è cambiato
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suggerite da “Il Ponte” di giugno
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all’Ironman 70.3 di Nizza
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